Archeologo (Stoccolma 1843 - ivi 1921). Si dedicò agli studî di preistoria, pubblicando (1869) il primo saggio sui resti dell'età del Ferro in Scandinavia. Spetta a lui il merito di una classificazione [...] cronologica del Neolitico e dell'età del Bronzo basata sulla comparazione dei tipi delle varie culture europee. Fu direttore del Museo di antichità nazionali di Stoccolma. Socio straniero dei Lincei (1897). Fra le sue numerose opere: Orienten och ...
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allevaménto degli animali Attività (e relative strutture) per la gestione, il mantenimento e la riproduzione di animali domestici (mammiferi, uccelli e pesci) al fine di sfruttamento economico (produzione [...] per lo più ai Mammiferi e agli Uccelli, ma anche agli Insetti (ape, baco da seta).
Cenni storici
L'uomo neolitico già allevava in domesticità alcune specie di animali. Vi sono elementi sufficientemente attendibili per ritenere che la prima specie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La nascita dell'economia produttiva in Egitto e le prime comunita di rango
Gian Maria Di Nocera
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
L’Epipaleolitico egiziano
Molto [...] a quella del Fayyum A, la cosiddetta cultura Tarifiana, dal sito di el-Tarif, ma quello che emerge è che l’economia neolitica di questa regione non si è mai pienamente sviluppata e lo stile di vita dei cacciatori raccoglitori è rimasto dominante.
La ...
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PRAGA. Musei archeologici
B. Svoboda
Museo Nazionale. Il Museo Nazionale di P. (fondato nel 1838) raccoglie anzitutto i monumenti dello sviluppo preistorico della Boemia.
Di primaria importanza per [...] indipendente, geologica e paleontologica. Il numero degli oggetti sale a circa trecentomila. Vi si trovano esemplari unici del periodo neolitico, dell'Età del Ferro (Hallstatt, La Tène) e del periodo slavo. Nell'anno 1949 la collezione fu divisa in ...
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Stato in cui si trovano gli animali e le piante, quando le condizioni di alimentazione e riproduzione sono regolate dall’uomo. In particolare si dicono domestiche quelle specie di animali che, vivendo [...] controllata di specie vegetali e animali l’uomo si dedicò a partire dalla fine del Paleolitico e gli inizi del Neolitico (9000-7000 a.C.), segnando la transizione dall’economia di sussistenza di cacciatore-raccoglitore a produttore di cibo attraverso ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo egeo
Nicola Cucuzza
Pietro Militello
Caratteri generali, tecniche edilizie, materiali da costruzione e aspetti decorativi
di Nicola Cucuzza
Nell'ambito dell'architettura [...] basamento lapideo di 5-6 filari e di un elevato in mattoni crudi; mattoni cotti si ritrovano solo nel livello IX del Neolitico di Cnosso. Il pavimento è per lo più in terra battuta, spesso con ciottoli; il tetto, sostenuto da pali, può essere sia ...
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T. R. B., Cultura (Trichterbecherkultur; Cultura del vaso con collo a imbuto)
A. M. Bietti Sestieri
Sotto questo nome vengono riunite un gruppo di manifestazioni culturali neo-eneolitiche che interessano [...] fase e della successiva è molto affine a quella del gruppo centroeuropeo di Wakernienburg. Le fasi III, IV e V del Neolitico Medio vedono l'arrivo e la diffusione, in Danimarca e in Svezia meridionale, della cultura delle tombe singole o dell'accetta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'idea di rivoluzione neolitica e il processo di trasformazione economica e sociale
Gian Maria Di Nocera
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebookLa nascita [...] alle tecniche di produzione del cibo in caso di carenze alimentari. È proprio questa la peculiarità della “rivoluzione neolitica”: la nascita dell’agricoltura e dell’allevamento. Non si tratta di un cambiamento repentino, come la parola “rivoluzione ...
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Vedi MIDEA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MIDEA (v. vol. IV, p. 1121 e s 1970, p. 487)
P. Åström
Durante gli scavi del 1976-1977, E. Protonotariou-Deilaki scoprì tombe e tumuli pertinenti a un insediamento [...] si sono rinvenute alcune capanne con pianta semicircolare, per lo più scavate nella roccia, risalenti tutte al periodo neolitico aceramico. Sui pavimenti c'erano buchi di palo, focolari e resti di muri divisori costruiti in mattoni crudi. Erano ...
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WORMS
D. von Winterfeld
(lat. Borbetomagus, Civitas Vangionum; Wormatia nei docc. medievali)
Città della Germania (Rheinland-Pfalz), situata sulla sponda sinistra del Reno tra Magonza a N e Spira a [...] S.Attestato fin dal Neolitico, l'importante centro celtico vide tramandato - in forma mutata - il proprio nome latinizzato come Borbetomagus nel medio-alto ted. Worms, nonostante la città fin dal sec. 1° a.C. fosse denominata dai Romani Civitas ...
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neolitico
neolìtico agg. e s. m. [comp. di neo- e -litico1] (pl. m. -ci). – In paletnologia, periodo n. (come s. m., il neolitico), il più recente periodo dell’età della pietra, che ebbe inizio, con notevoli diversità tra regione e regione,...
protoneolitico
protoneolìtico agg. e s. m. [comp. di proto- e neolitico] (pl. m. -ci). – In paletnologia, termine ormai in disuso indicante le culture neolitiche mediterranee caratterizzate dall’uso della ceramica impressa a crudo con motivi...