Chimica e tecnica
Con la denominazione di prodotti ceramici si intende una vasta gamma di manufatti, diversi per composizione, struttura, proprietà, impiego ecc., aventi in comune il processo tecnologico [...] per impiantazioni ossee riassorbibili.
Archeologia
Si considera generalmente che la fabbricazione di recipienti ceramici risalga al periodo Neolitico. La c., ottenuta con un impasto di argilla mista a piccolissimi frammenti di pietra, plasmato a ...
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Stato dell’Asia sud-orientale, nella penisola indocinese, confinante a O e a N con la Thailandia, a N con il Laos, a E e SE con il Vietnam; a SO si affaccia sul Golfo di Thailandia.
Il territorio è occupato [...] di 6 bracciali d’avorio per ciascun braccio. Tra il 3000 e il 1000 a.C. si sviluppò un tipo di insediamento neolitico, noto come ‘villaggio circolare’. All’età del Ferro appartiene il sito di Angkor Borei, da identificare forse con la capitale di uno ...
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Vedi GEOMETRICA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
GEOMETRICA, Arte
E. Homann-Wedeking
In senso tecnico s'intende per arte g. soltanto l'arte greca dal X all'VIII sec. compreso. In questo articolo è però [...] il vertice in basso. I disegni sono incisi profondamente nell'argilla con il bulino. La ceramica a nastri graffiti del tardo Neolitico, il cui territorio confina ad oriente con quello della Civiltà di Rössen, usa la stessa tecnica, che non è estranea ...
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Cimitero
Anna Laura Palazzo
Il cimitero è il luogo destinato alla sepoltura dei morti. L'etimologia del termine rimanda al verbo greco κοιμάω, "mettere a giacere, a dormire". Dal punto di vista architettonico, [...] forme 'a tumulo', che accomuna le più antiche sepolture individuali e collettive, quelle assai più elaborate delle civiltà del Neolitico e quelle di culture costruttive ancor più perfezionate e recenti - l'egizia per tutte - che si avvalgono non di ...
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UNGHERIA
J. Gy. Szilágyi
J. Fitz
I. Gyszilágyi
A. Kiss
I. Gy. Szilágyi
T. Szantéleky
J. Gy. Szilágyi
Raccolte archeologiche. - Data la scarsa conoscenza che si ha generalmente nella cultura archeologica [...] (v. sotto).
10. - Miskolc. - Museo Hermann Ottó. La parte più importante della raccolta archeologica è data dai ritrovamenti neolitici dei Monti Bükk e, accanto ad essi antichità dell'Età del Bronzo, scite, celtiche, sarmatiche e dell'epoca della ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] Szeleta (punte di lancia, raschiatoi di diaspro, ‘bastoni di comando’ di osso), ritrovati in caverne di Bükk. Nel Neolitico risultano abitate le pianure del Tibisco e del Körös, dove consistenti ritrovamenti risalgono all’età del Bronzo (terrecotte ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] ricchezza del paese.
Le popolazioni originarie erano, all’epoca della colonizzazione, in una condizione culturale corrispondente al Neolitico europeo, salvo i Diaghiti, agricoltori sedentari del Nord-Ovest, portatori di una civiltà affine a quella ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] Ertebølle (➔) sono state rinvenute tracce di economia produttiva (animali domestici, cereali) e la più antica ceramica. Nel Neolitico, gruppi di allevatori introdussero (prima metà del 2° millennio a.C.) le culture dell’ascia da combattimento. Nell ...
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Stato dell’Africa settentrionale, di cui occupa l’estremo lembo occidentale. Confina a E e SE con l’Algeria e a S con il Sahara Occidentale: confini puramente convenzionali e in buona parte rettilinei; [...] i giacimenti in cui è attestata la successiva cultura iberomaurusiana (20.000-7000 a.C.). La variante marocchina del Neolitico di tradizione capsiana sembra sia perdurata piuttosto a lungo; a Dar es-Soltan sono stati rinvenuti anche alcuni elementi ...
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VALLE D'AOSTA
Carla Lanza Dematteis
Egle Micheletto
Serenella Rolfi
Piero Spagnesi
(XXXIV, p. 929; App. II, II, p. 1084; III, II, p. 1064; IV, III, p. 781)
La situazione demografica della più piccola [...] 'area cimiteriale e di culto.
Bibl.: Fra gli studi più recenti vanno segnalati: AA.VV., Archeologia in Valle d'Aosta dal Neolitico alla caduta dell'Impero romano 3500 a.C.-V sec. d.C., Aosta 1981; Atti del Congresso sul Bimillenario della città di ...
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neolitico
neolìtico agg. e s. m. [comp. di neo- e -litico1] (pl. m. -ci). – In paletnologia, periodo n. (come s. m., il neolitico), il più recente periodo dell’età della pietra, che ebbe inizio, con notevoli diversità tra regione e regione,...
protoneolitico
protoneolìtico agg. e s. m. [comp. di proto- e neolitico] (pl. m. -ci). – In paletnologia, termine ormai in disuso indicante le culture neolitiche mediterranee caratterizzate dall’uso della ceramica impressa a crudo con motivi...