(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] da un lato da quella biblica, dall'altro da quella dei filosofi e dei grammatici medievali e da non pochi neologismi. Del linguaggio mišnaico essa mantiene l'eliminazione, nella lingua parlata, dello ''stato costrutto'' e del waw consecutivo; fissa l ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] virgolette metalinguistiche nella scrittura giovanile, e in generale presso scriventi non esperti, per segnalare banali usi figurati o neologici:
(4) al ritorno di Ilaria, in questi giorni in vacanza a Formentera con le “amiche del cuore” Rosita ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] riferisse soprattutto a una serie di operazioni svolte a distanza con la mediazione del computer (basti pensare ai tanti neologismi con e- «electronic»: e-business, e-government, e-learning, e-mail). Per mezzo delle reti telematiche è ormai possibile ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] .
Verso i cittadini-destinatari quindi vengono organizzati e posti in essere complessi percorsi testuali, dove parole chiave, neologismi, formule a effetto, enunciati d’ordine vengono usati per attivare e/o riconfermare quei legami fiduciari con l ...
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FROLLO, Giovanni Luigi
Guido Alfani
Nacque a Venezia l'8 giugno 1832 da Luigi e Caterina Foscarini. Suo padre, discendente da un'antica famiglia di Pisa, era consigliere imperiale e assessore presso [...] il F. sosteneva la necessità di realizzare tre postulati: a) creare un glossario della lingua romena, eliminando i neologismi, confrontando i dialetti e studiando le iscrizioni, i documenti e la terminologia popolare; b) arginare il latinismo; c ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] ad altri espedienti stilistici rubricabili come enallagi (da Contini 1977: 93: l’avverbializzazione di nomi, neologismi di forma, neologismi di costrutto), a creare effetti di ‘violenza’ e di tensione linguistica tipici di quella corrente poetica ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] , sia più frequentemente in corso di afasia in cui i disturbi lessicali, sia negativi (anomie) che positivi (parafasie, neologismi), sono in assoluto i più frequenti, indipendentemente dal tipo di afasia. L' anomia può presentarsi come il sintomo ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] testamento greco.
La terminologia cristiana incise sul latino in forme diverse: è possibile distinguere tra l’introduzione di neologismi e la risemantizzazione di termini già esistenti. In entrambi i casi, si tratta di fenomeni della lingua popolare ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] evoluzione di una stella durante la quale la materia precipita verso il nucleo centrale».
(c) neoformazioni (➔ neologismi), in genere ottenute per derivazione o per composizione da parole delle lingue classiche (➔ elementi formativi), spesso soggette ...
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Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] , in cui esprime i significati «che si nutre di» (carnivoro, erbivoro), «che aspira, assorbe» (idrovoro). È presente nel neologismo pubblivoro, da pubbli(cità). Le parole con -voro non costituiscono base per aggettivi in -ico né per nomi di azione ...
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neologia
neologìa s. f. [dal fr. néologie, comp. di néo- «neo-» e -logie «-logia»]. – In linguistica, il processo di arricchimento del lessico di una lingua attraverso la creazione di parole nuove, cioè di neologismi in senso stretto, o attraverso...
neologico
neològico agg. [dal fr. néologique, tratto da néologisme «neologismo» o néologie «neologia»] (pl. m. -ci), non com. – Relativo alla neologia; che riguarda la coniazione di parole nuove e in genere la formazione e introduzione nella...