I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] , da etnici: bostoniano, singaporiano, peru-viano. Il suffisso è invece poco produttivo con nomi comuni, a parte qualche raro neologismo come rettiliano (Rainer 2004: 388). Da notare che con basi di altre lingue il suffisso -iano può o meno indurre ...
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BENCINI, Gaspero
Armando Petrucci
Nacque il 19 giugno 1775 a Colonnata (Massa Carrara) da famiglia povera. Fattosi ecclesiastico e trasferitosi a Firenze, ove compì gli studi, nel 1797, per interessamento [...] . Nella prima, dal titolo Che per fuggir biasimo in iscrivere la Propria lingua non bisogna tenerst solamente lontani dal neologismo, ma eziandio dall'indiscreto uso dell'antico (ibid., pp. 140-148), il B. propugnava una soluzione di compromesso fra ...
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GIORNALE e GIORNALISMO (XVII, p. 184; App. I, p. 675)
Vittorio ZINCONE
Il giornalismo italiano. - Dal 1926 al 1943 la stampa italiana fu sottoposta a un sistema di controllo ispirato al concetto che [...] responsabili (le direttive erano scritte su un foglio di carta velina non intestato e non firmato: da ciò il neologismo "veline"). Nelle veline del ministero si indicavano schematicamente gli argomenti da mettere in rilievo e quelli da trascurare e ...
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Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] modo profilato nella cultura positivistica francese - A. Comte nel suo Système de politique positive (1851-1854) usa il neologismo biocrazia - e poi implicito in tutto il darwinismo sociale di impronta spenceriana, il nodo tra politica e vita è ...
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LETTERATURE MIGRANTI.
Elisabetta Sibilio
– La letteratura mondo. Bibliografia
La letteratura mondo. – Nell’ultimo decennio, negli studi letterari, ci si è allontanati sempre di più dalla nozione di [...] tratta di un concetto che va ben oltre la semplice giustapposizione di migration e negritude da cui deriva: «questo neologismo rinvia tanto al tema dell’immigrazione quanto allo statuto di espatriati della maggior parte di questi scrittori che hanno ...
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Totalitarismo
Simona Forti
La vicenda di un termine e di un concetto
Con l'emergere, nel XX secolo, dei regimi comunista, fascista e nazista il lessico delle scienze storico-sociali si arricchisce di [...] ha visto la luce un regime nel quale il pluralismo politico e le istituzioni parlamentari sono soppressi.
Origine di un neologismo
Pare che sia stata l'Italia ad aver dato i natali alla nuova parola. L'aggettivo 'totalitario' sarebbe circolato già ...
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Il lavoro
Paolo Piacentini
Nel 2009, l’impatto sull’economia reale di una crisi originatasi nella sfera finanziaria inizia a dispiegare inesorabilmente i suoi effetti indotti sul mercato del lavoro. [...] fine di assicurare migliori chances di ‘occupabilità’ (brutto neologismo, esempio della gergalità dei tecnocrati di Bruxelles).
I progressi parzialmente richiamato all’interno di un brutto neologismo (o ossimoro?), la cosiddetta flexsecurity, che ...
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metafora
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] più crudamente dispregiativo, animato da ragioni polemiche, è nel puzzo... del paganesmo di Pd XX 125, oppure in un colorito neologismo quale s'indraca (XVI 115) evidenziato in rima. Talora la m. realistica serba un intento ironico che si ricollega ...
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Vedi VILLA dell'anno: 1966 - 1973
VILLA (villa; vella, in Varr., Re rust., i, 2, 14; connesso con vicus)
G. A. Mansuelli
Il termine latino indica l'edificio per abitazione e attività agricola, isolato [...] C., a proposito della Sabina). Le fonti che abbiamo non vanno oltre Catone e sappiamo che v. era in certo senso un neologismo, come equivalente di fundus; nel testo delle XII Tavole si diceva hortus (Plin., Nat. hist., xix, 4, 19); l'accezione lata è ...
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PURICELLI, Piero
Gian Luca Podestà
PURICELLI, Piero. – Nacque a Milano il 4 aprile 1883, da Angelo, imprenditore del settore stradale, e da Carlotta Combi.
Laureatosi nel 1906 in ingegneria meccanica [...] secolo. L’autostrada fu il suo capolavoro. Ne parlò anche Antonio Gramsci, nei Quaderni del carcere, coniando il neologismo puricellismo per definire la moda (lui scrisse «mania») delle «dispendiosissime» nuove vie di comunicazione (Gramsci, 1977, pp ...
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neologismo
s. m. [dal fr. néologisme, comp. di néo- «neo-» e gr. λόγος «parola», col suff. –isme «-ismo»]. – In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione...
neologia
neologìa s. f. [dal fr. néologie, comp. di néo- «neo-» e -logie «-logia»]. – In linguistica, il processo di arricchimento del lessico di una lingua attraverso la creazione di parole nuove, cioè di neologismi in senso stretto, o attraverso...