La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] Timeo, quanto nella Repubblica e nel Cratilo), negato poi da Aristotele nel De caelo e generalmente ammesso dai neopitagorici, ma di cui proprio Macrobio (insieme a Marziano Capella) consacrerà la fortuna secolare, pur conservando un sano scetticismo ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] comune a tutte le branche della filosofia, siano esse teoretiche o pratiche: la perfezione dell'anima. È proprio contro i neopitagorici che Avicenna scrive: "si usa, fra coloro che coltivano l'arte aritmetica, richiamarsi in questo luogo e in altri ...
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neopitagorico
neopitagòrico agg. e s. m. [comp. di neo- e pitagorico] (pl. m. -ci). – Relativo al neopitagorismo: scuola n., movimento n., teorie neopitagoriche. Esponente o seguace del neopitagorismo: un filosofo n., o, come sost., un n.,...
neopitagorismo s. m. [comp. di neo- e pitagorismo]. – Orientamento filosofico-religioso (1° sec. a. C
3° sec. d. C.), che si ricollega ecletticamente sia all’antico pitagorismo (con una vasta letteratura apocrifa, tra cui le Lettere e i Versi...