GREPPI, Enrico
Giuseppina Bock Berti
Nato a Bologna il 22 luglio 1896 in una famiglia lombarda da Luigi, ingegnere civile, e da Eugenia Rossetti, si avviò allo studio della medicina e chirurgia presso [...] ed angioendotelioma cutaneo tipo Kaposi con associazione di agranulocitosi esepsi orale. Sindrome complessa di reticoloendoteliosi iperplastico-neoplastica, in Arch. dell'Istituto biochimico italiano, IV [1932], pp. 403-451, in collaborazione con I ...
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Meninge
Red.
Giancarlo Urbinati
In anatomia umana è chiamata meninge (dal greco μῆνιγξ, "membrana") ciascuna delle tre membrane di natura connettivale, disposte concentricamente (dall'esterno all'interno: [...] della massa encefalica (v. ematoma). Gli involucri meningei possono anche essere sede di processi proliferativi a carattere neoplastico. Si tratta per lo più di tumori primitivi che originano dagli elementi propri delle meningi (cellule aracnoidali ...
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DAGNINI, Giuseppe
Giuseppe Armocida
Nacque a Bologna il 19 maggio 1866 da Callimaco, impiegato governativo, e Rosa Palmieri. A Bologna compì i suoi studi: dopo aver frequentato il liceo Galvani, s'iscrisse [...] : Osservazioni cliniche sulla recente epidemia influenzale, (ibid., XC [1919], pp. 249-74). Con A. Busi si occupò di una forma neoplastica del fegato. Si dedicò allo studio e alla pubblicazione delle sue ricerche fino agli ultimi mesi di vita.
Il C ...
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VIROSI
Giuseppe Visco
Giuseppe Luzi
Sinonimo di malattia virale o da virus, il termine indica in medicina, veterinaria e fitopatologia le malattie causate da virus. Per le caratteristiche di sede, [...] lesioni quali i condilomi acuminati, ma sequenze geniche di papillomavirus sono state identificate con una certa frequenza in cellule neoplastiche di carcinomi della cervice uterina, della vulva, del pene e del canale anale. L'azione oncogena di HPV ...
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VIRUS
Ferdinando Dianzani
(v. ultravirus, xxxiv, p. 644; App. II, II, p. 1056; virus, App. III, II, p. 1103; IV, III, p. 830)
I v. sono piccoli organismi subcellulari, incapaci di moltiplicarsi al di [...] in altro sito distante (trans). Queste proteine, agendo su geni cellulari, potrebbero favorire la trasformazione neoplastica della cellula. Durante la replicazione virale le sintesi metaboliche della cellula ospite vengono progressivamente alterate e ...
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Encefalo
Nicolò Rizzuto
L'encefalo, termine che deriva dal greco ἐνκέϕαλος (composto di ἐν e κεϕαλή, letteralmente "che è dentro la testa"), è la porzione del sistema nervoso centrale contenuta all'interno [...] un eterogeneo gruppo di quadri clinico-patologici, di eziologia differente, a esclusione di quella infiammatoria e neoplastica, che hanno come caratteristica comune la presenza di danni diffusi al sistema nervoso centrale. Alcune encefalopatie ...
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DURANTE, Francesco
Giuseppe Armocida
Nacque a Letojanni Gallodoro (Messina), da Domenico e da Giovanna Galeano, il 29 giugno 1844. Compiuti i primi studi a Messina, si trasferi a Napoli, ove segui i [...] di cura nella patologia rettocolica. Illustrò precocemente la tubercolosi del piloro e del cieco e la sua forma cosiddetta neoplastica. Nel 1891 mise a punto un geniale metodo di "lembo plastico" per la stenosi pilorica. Aveva dovuto affrontare un ...
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apoptosi
Pietro Calissano
Nadia Canu
Il termine apoptosi, che etimologicamente significa caduta delle foglie o dei petali di un fiore, è stato coniato dai ricercatori che hanno descritto in termini [...] ; grazie a questa loro proprietà essi provocano l’attivazione di p53 o di qualche altro gene soppressore dei tumori che scatena il suicidio della cellula neoplastica. Tuttavia è possibile che i farmaci inducano altre mutazioni che rendono le cellule ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’endocrinologia si delinea come disciplina autonoma nei primi tre decenni del XX secolo [...] con l’oncologia e la genetica, in quanto specifici ormoni sono stati riconosciuti come marcatori della trasformazione neoplastica di particolari tessuti, come il tessuto mammario o quello tiroideo, indicando peraltro alla ricerca farmacologica dei ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] iniziò come pittore (fu discepolo di V. Kandinskij ed ebbe rapporti con P. Mondrian dal 1915); il suo periodo propriamente neoplastico è databile dal 1917: è il momento in cui il metodo assonometrico fu visto come l'unico in grado di consentire la ...
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neoplastico
neoplàstico agg. [der. di neoplasia, secondo l’agg. plastico] (pl. m. -ci). – Di neoplasia, che presenta neoplasia, che costituisce neoplasia, sia in medicina (sinon. di tumorale), sia in fitopatologia: tessuti n.; formazioni,...
sordita
sordità s. f. [dal lat. surdĭtas -atis, der. di surdus «sordo»]. – 1. a. Diminuzione della funzione uditiva, unilaterale o bilaterale, congenita o acquisita, distinta in base all’entità della menomazione in lieve, media, medio-grave,...