La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] dal mondo greco-latino si erano unite alle tecniche di una magia cerimoniale teurgica e astrologica ‒ derivate dal neoplatonismo e dall'ermetismo arabo-egiziano-persiano ‒ condannate da Agostino in quanto frutto dell'azione del diavolo e quindi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Felicità pubblica
Stefano Zamagni
Felicità e vita sociale
Secondo la celebre tesi di Hans Baron (1955) e di Eugenio Garin (1947), l’Umanesimo ha conosciuto due stagioni, quella dell’Umanesimo civile [...] la fuga dall’altro per la contemplazione del bene in sé.
Fu Cosimo de’ Medici a fondare l’Accademia neoplatonica affidata a Ficino, con l’intento di giungere alla concordia fra Platone e Aristotele per mezzo della prisca theologia, considerata ...
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Gentile, gli ebrei e le leggi razziali
Giovanni Rota
Gentile e i colleghi ebrei
La voce dedicata a Gentile nella seconda Appendice (1° vol., 1948) di quell’Enciclopedia Italiana alla quale il filosofo [...] al cancellierato di Hitler, spicca la figura di Paul Oskar Kristeller, insigne studioso di Marsilio Ficino e della tradizione neoplatonica, che era stato allievo di Martin Heidegger prima di lasciare la Germania e cercare rifugio in Italia. Il caso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Liceo, storia di un luogo del sapere
Claudia Macerola e Federico Minzoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 335 a.C. Aristotele [...] in concorrenza con l’Accademia, allora diretta da Senocrate; una dossografia più concordista (e di probabile origine neoplatonica), attestata da Marco Tullio Cicerone e nella biografia aristotelica nota come Vita Marciana (variamente datata fra il I ...
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ATENE
M. Casanaki-Lappa
(gr. ᾽Aθῆναι; lat. Athenae)
Capitale della Grecia e capoluogo dell'Attica, A. conservò intatto il suo antico nome per tutto il periodo medievale. Durante l'occupazione dei duchi [...] (361-363). I Padri della Chiesa Basilio e Gregorio si formarono all'interno delle scuole filosofiche della città; quella neoplatonica con l'insegnamento di Proclo (450-485) conobbe una seconda fioritura. Gli scavi archeologici testimoniano per questo ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] Libri III (s.d., ma ante 1536; ed. priva dell’indicazione dello stampatore), un poema filosofico di ispirazione neoplatonica intriso delle letture di Erasmo, Lutero e Melantone.
Dedicata al re dei Romani Ferdinando d’Asburgo, l’opera rappresenta ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] cosmologia in cui, entro la consueta struttura aristotelica, trovano posto temi e dottrine care alla tradizione araba e neoplatonica, dalla quale, comunque, il B. espungeva accuratamente ogni aspetto magico-astrologico. Ben fermo alla ragione e alla ...
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conoscere (canoscere; cognoscere)
Domenico Consoli
1. Verbo di notevole frequenza nelle opere di D., sia in prosa che in verso. Ricorre in complesso 162 volte (10 nella Vita Nuova, 18 nelle Rime, 70 [...] sua attuazione. Qui il c. e i suoi vari gradi sono giustificati dalla gerarchia degli esseri qual era affermata dalla tradizione neoplatonica: E qui è da sapere che ciascuno Intelletto di sopra, secondo ch'è scritto nel libro de le Cagioni, conosce ...
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NUMERI
H. Lange
Si considera n. ognuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ogni oggetto preso in considerazione, servono a indicare la [...] dal Timeo di Platone, del loro ruolo cosmologico. L'aritmologia giudeo-cristiana, erede della filosofia pitagorica e neoplatonica dei n., la integrò nella propria cultura, producendo un'evoluzione dell'aritmetica speculativa che fu determinante per ...
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MENINI, Ottavio
Franco Tomasi
– Nacque a San Vito al Tagliamento, nei pressi di Pordenone, intorno al 1545.
Non si hanno notizie precise sulla sua formazione, probabilmente avvenuta nel paese natale. [...] e in accordo con un’operazione sapientemente orchestrata da Magno, enfatizza, facendo ricorso a piene mani alla cultura neoplatonica, le ambizioni speculative, che la canzone cela sotto uno stile improntato a una severa gravitas. A ulteriore riprova ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...