Pietro d'Abano
Marta Cristiani
Medico, astrologo e filosofo (1250 c. - 1315 c.), interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, [...] nozione generalmente connessa con il problema della determinazione individuale, la nozione cioè di ‛ luogo proprio ', di origine aristotelico-neoplatonica (nel testo è citato Porfirio: cfr. Isag. 1a), P. sostiene infatti l'unicità della forma e delle ...
Leggi Tutto
TADDEO da Parma
Valeria Sorge
TADDEO da Parma. – Originario di Parma, non è nota la data di nascita, collocabile alla fine del XIII secolo.
I dati biografici sono molto scarsi; le uniche notizie sono [...] dell’universalità e della separazione dell’intelletto sono elaborate a partire da un consapevole confronto con la tradizione neoplatonica e con Alberto Magno.
Il nucleo epistemologico dell’opera di Taddeo è sicuramente quello più rilevante e trova ...
Leggi Tutto
BENUCCI (Benuccio, Benutio), Lattanzio
Gianni Ballistreri
Nacque a Siena il 15 ag. 1521 da Mariano, nobile senese, e da Girolama Campana, donna colta e amante della poesia, di cui versi non spregevoli [...] , bensì aumenta l'amore e lo rende più perfetto. Armi della contesa gli scritti di Dante e Petrarca e la dottrina neoplatonica, per cui l'amore si rivolge non al corpo ma all'ideale perfezione dell'anima: fino all'inevitabile conclusione che vede ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jabir è certamente l’alchimista arabo più importante e influente al quale, anche se [...] composto dalle cifre 4, 9, 2, 7, 6, la cui somma è 28. Questo quadrato magico, noto anche alla tradizione neoplatonica del III secolo e probabilmente più antico, è la fonte dei “numeri significativi” che Jabir applica ad esempio nella sua spiegazione ...
Leggi Tutto
astrologia
Ricerca che presume di determinare i vari influssi degli astri sul mondo terreno e, in base a essi, prevedere avvenimenti futuri o dare spiegazione di fatti passati.
Libertà e determinismo [...] sul fato fu presto abbandonato dai padri della Chiesa, che si volsero ad altre ragioni, principalmente a quella, di origine neoplatonica, relativa alla distinzione tra segni e cause, accolta da Filone, Origene e altri. In nome della morale si ricorse ...
Leggi Tutto
DONATI, Alamanno
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 20 maggio 1458 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 444 bis, f. 174r) dal notaio ser Marchionne. Fu scolaro di Giorgio Antonio Vespucci, che, apprezzato [...] " (fra i quali si era distinto nel 1477 Luigi Pulci, autore di attacchi satirici contro il Ficino e i neoplatonici), era tragicamente morto cadendo da cavallo e andando a sbattere in una pietra quasi per malefico influsso delle congiunzioni degli ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Interpreti e forme della letteratura teologica nel XII secolo
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel XII secolo si alternano [...] “ Quoniam homines ”. Dal punto di vista dottrinale, si riconoscono le influenze del Liber de causis (sintesi di metafisica neoplatonica circolata sotto il nome di Aristotele) e dello pseudo-ermetico Liber XXIV philosophorum.
Per Alano la teologia, al ...
Leggi Tutto
NERI, Antonio Lodovico
Ferdinando Abbri
NERI, Antonio Lodovico. – Nacque a Firenze il 29 febbraio 1576 (1575 secondo il calendario fiorentino) da Jacopo e da Dianora dei Parenti.
Le notizie sui suoi [...] tradizione alchemica greca e in quella medievale sia nella nuova filosofia medica di Paracelso, nutrita di filosofia ermetica e neoplatonica.
Morì a Firenze nel 1614.
Alchimia e tecniche artigiane interagirono nell’opera di Neri al punto che non ha ...
Leggi Tutto
operazione
Paolo Mugnai
. Termine presente nella Vita Nuova, nella Monarchia (operatio) e prevalentemente nel Convivio (79 volte), una sola volta invece nella Commedia (Pg XVIII 105). Ha valore di " [...] in rapporto a questo tipo di felicità (Cv IV XXII 3) D. può introdurre un uso di o. che si rifà al neoplatonico Liber de Causis, che egli cita esplicitamente e utilizza in connessione alla dottrina dell'anima nobile e delle sue o. (E in questa ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento, dal punto di vista della prassi del lavoro, l’artista continua a essere [...] e intellettuali. Sul piano culturale, e della percezione dell’artista, il fenomeno affonda le proprie radici nella cultura neoplatonica e nell’opera di Marsilio Ficino. Aristotele, in uno dei suoi Problemata, aveva constatato una propensione alla ...
Leggi Tutto
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...