Scrittore latino (seconda metà 3º sec. d. C.), autore di un De oraculo Apollinis Clarii, di un De diis animalibus e di Fasti, perduti; in essi L. tendeva a fondere le tradizioni della vecchia cultura col [...] misticismo d'origine neoplatonica. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spinoza elabora un sistema panteistico fondato sul concetto dell’assoluta necessità. [...] questo il pensiero spinoziano è stato qualificato come “panteistico”. Ma il panteismo spinoziano non è quello della tradizione neoplatonica. Per il neoplatonismo esiste un Uno che sta all’origine di tutte le cose e di cui non si può predicare nulla ...
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Filosofo neoplatonico del sec. IV d. C., successore di Edesio (v.) in Cappadocia quando questi, che ivi si era ritirato dopo la morte del suo maestro Giamblico, si recò a Pergamo per fondarvi la nuova [...] scuola neoplatonica. Fu invitato da Giuliano l'Apostata alla sua corte, in una lettera ancora conservata tra quelle dell'imperatore (Ep., 76).
Bibl.: W. Schmid, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 1451. ...
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Poeta mistico (Breslavia 1651 - Mosca 1689). Figlio di un artigiano, studiò diritto a Jena e a Leida e conobbe l'opera di J. Böhme, cui si ispirò in un poema pervaso di notazioni profetiche. Studiò inoltre [...] gli scritti di Paracelso, la filosofia neoplatonica e quella esoterica. Si dedicò alla pubblicazione delle proprie opere ispirate alla Bibbia e all'Apocalisse, in cui si dispiega il suo disegno di conversione universale. In seguito a questo progetto ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] e insegnò almeno fino al 550.
Trasmissione ed edizioni dei testi matematici
Quasi nulla ci è giunto delle opere matematiche dei neoplatonici del V e del VI sec., benché ci fossero fra loro matematici famosi. Della scuola di Atene sono arrivati fino a ...
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MASSIMO Neoplatonico
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico del secolo IV d. C., maestro dell'imperatore Giuliano l'Apostata. Nato sul principio del secolo nella Ionia (probabilmente a Smirne o a Efeso), [...] fu scolaro di Edesio, che a Pergamo aveva fatto rinascere la tradizione della scuola neoplatonica di Siria. Venuto a contatto con Giuliano, esercitò su lui, intento alla restaurazione dell'antica religione e filosofia, un decisivo influsso. Morto ...
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analisi/sintesi
Risoluzione di un complesso negli elementi semplici che lo compongono. Nella logica aristotelica, in senso generale, l’a. sta a indicare quel procedimento mediante il quale si scompone [...] il ragionamento nelle proposizioni costituenti e queste, a loro volta, nei termini. Nella terminologia neoplatonica – soprattutto nella patristica greca – viene designato con a. il processo di liberazione dalla molteplicità e di ritorno all’uno. ...
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Scrittore religioso svizzero (Zurigo 1741 - ivi 1801). Il suo pensiero fa centro nella visione di Cristo, vincitore della morte e del fato, nel quale l'umanità, compendio del creato, celebra la sua unione [...] con Dio (Aussichten in die Ewigkeit, 4 voll., 1768-78). Su questa visione d'origine mistico-neoplatonica vengono a innestarsi, per cercarvi la loro conciliazione, le tre tendenze fondamentali dell'epoca: religiosità pietistica, attivismo etico e ...
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Muziano, Corrado (ted. Conrad Muth, latinizz. Conradus Mutianus Rufus)
Muziano, Corrado
(ted. Conrad Muth, latinizz. Conradus Mutianus Rufus) Umanista (Homberg, Assia, 1470 - Gotha 1526). Da un periodo [...] (1495-1502) tornò con il dottorato in diritto, conseguito a Bologna, e una profonda cultura filosofica d’impostazione neoplatonica. In stretto contatto con il circolo di umanisti di Erfurt, del quale era maestro e guida riconosciuta, influì sui ...
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mente
Alfonso Maierù
Nell'uso dantesco il termine designa la somma delle capacità più alte dell'uomo e, di volta in volta, l'intelletto, la ragione, la memoria; è usato anche a designare l'intelletto [...] (ma cfr. Pd XXXII 89 menti sante). Il riferimento alla deitade nell'anima umana risente, oltre che di motivi neoplatonici quali si sono visti in Calcidio e Macrobio, della tematica agostiniana, presente quando m. occorre a designare la ‛ disposizione ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...