CARDUCCI, Filippo
Paolo Malanima
Figlio di Andrea, che era gonfaloniere di Giustizia nel 1464, e di Costanza Rinuccini, nacque a Firenze nel 1449. La sua prima formazione culturale avvenne in seno all'Accademia [...] influire sul C. l'amicizia contratta con Marsilio Ficino, con cui sarebbe rimasto in contatto per lungo tempo.
Di impronta neoplatonica ci resta un sermone del C., composto nel 1485, e pronunciato davanti agli amici dell'Accademia il 30 aprile dello ...
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FIGLIUCCI, Felice (in religione Alessio)
Dario Busolini
Nacque a Siena il 4 maggio 1518 da Francesco di nobile famiglia.
Fu avviato presto agli studi, in previsione di una brillante carriera ecclesiastica. [...] , detto "il Genova". Decisiva per la sua formazione fu però l'amicizia con C. Tolomei. Il F. studiò la dottrina neoplatonica conciliata con l'aristotelismo, secondo gli insegnamenti di M. Ficino e G. Pico della Mirandola, ed alimentò l'amore per la ...
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GIACHINOTTI, Pier Adovardo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1482 da Girolamo di Adovardo e da Alessandra di Piero Corsi.
I Giachinotti erano probabilmente di origini magnatizie, provenendo - secondo [...] affermano concordemente, sulla scorta del Varchi, che il G. fu allievo di Francesco Cattani da Diacceto, esponente della filosofia neoplatonica ed erede a Firenze di Marsilio Ficino, ma non è noto se frequentò un corso regolare di studi (dal 1502 ...
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CAETANI, Roffredo
Benedetta Origo
Principe di Bassiano e ultimo duca di Sermoneta, nacque a Roma il 13 ott. 1871 da Onorato e dalla nobildonna inglese Ada Bootle-Wilbraham. Fu figlioccio di F. Liszt, [...] , che si svolge nel 415 d. C. in Alessandria, è accentrata sulla protagonista Hypatia, filosofa a capo della famosa scuola neoplatonica, che per la sua bellezza e la sua sapienza suscita gelosie e nonostante l'amore di Oreste, prefetto d'Egitto, non ...
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BARTOLAIA, Ludovico
Enzo Noè Girardi
Di ragguardevole famiglia di Mrandola (Bortolaia, Bertolaia, Bertolai, Bortolai), che aveva dato magistrati, canonici, notai e un capitano militante al servizio [...] o furbesco. Prevale nel B. il gusto del magico, derivato dal mondo cavalleresco o dalla tradizione ermetica e neoplatonica, come si può vedere particolarmente nella Ninfa cacciatrice, una favola boschereccia che nella vicenda di Alcippo e Florinda ...
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FRANGIPANE, Cornelio
Maristella Cavazza
Nacque a Tarcento, nei pressi di Udine, l'8 sett. 1508, da Pietro di Castello e da Giulia Neuhaus, terzo di tredici fratelli.
Fin dal XIII secolo la famiglia [...] In questi anni iniziò l'attività letteraria, componendo i primi versi e alcuni trattati filosofici d'ispirazione neoplatonica, rimasti inediti. Particolarmente apprezzata fu la sua versione di tre orazioni ciceroniane (Pro rege Deiotaro, Pro Marcello ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] Cassiciaco; ma si tratta in tal caso non di derivazione diretta di B. da Agostino, ma di una fonte comune, ciceroniana o neoplatonica, per quanto riguarda l'unità fondamentale di ogni essere. Così anche per ciò che concerne il male; se è vero che lo ...
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CALANNA, Pietro
Giuliano Gliozzi
Nacque nel 1531 a Termini Imerese (Palermo). Appartenente all'Ordine dei frati minori conventuali, condusse una vita interamente dedita agli studi di filosofia e teologia, [...] cristiana. Sistema, dunque, che mentre affonda le sue radici nell'antica Accademia e nella speculazione neoplatonica, risente fortemente gli influssi della scuola fiorentina e si caratterizza per la particolare accentuazione della subordinazione ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] ; A. De Pace, La scepsi, il sapere e l’anima: dissonanze nella cerchia laurenziana, Milano 2002; S. Fellina, Modelli di episteme neoplatonica nella Firenze del ’400: le gnoseologie di G. P. d. M. e di Marsilio Ficino, Firenze 2014; G. Busi - R. Ebgi ...
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GIAMBULLARI, Bernardo
Franco Pignatti
Nacque nel 1450 da Piero di Giovanni, di professione orafo, e da una Maritana, il cui cognome non è tramandato. Ebbe un fratello minore, Manfredi, di salute malferma, [...] , Luigi e Luca, che rappresentarono nel contesto della cultura laurenziana un indirizzo progressivamente emarginato dal prevalere della cultura neoplatonica e dall'egemonia ficiniana. Il G. prese le difese di Luigi in un sonetto (ed. Marchetti, XLIII ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...