POMPILIO, Pietro Paolo
Wouter Bracke
POMPILIO, Pietro Paolo. – Figlio di una Plotia non meglio identificata, e di padre ignoto, nacque a Roma in una casa del rione Ponte, probabilmente nel 1454.
Secondo [...] data alle Confessiones di sant’Agostino permetterebbero di collegare il dialogo, dove vengono criticate le relative contemporanee teorie neoplatoniche, alle idee di Raimondo Lullo che Pompilio aveva letto e di cui Spanyol era un grande promotore. In ...
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ROMEI, Annibale
Francesco Lucioli
– Nacque verosimilmente a Ferrara tra il 1523 e il 1530 da Alfonso e da Marietta Strozzi; ebbe due fratelli: Eleonora (moglie di Giovanni Maria Riminaldi) ed Ercole.
Il [...] tra il 1585 e il 1587, rivelano un’impostazione di tipo aristotelico-tomistico, non estranea però a venature neoplatoniche. Romei prese inoltre parte alla vita accademica ferrarese, partecipando alle attività delle accademie dei Filareti e dei ...
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REDDITI, Filippo
Luca Ruggio
REDDITI, Filippo. – Nacque a Firenze il 29 aprile 1454, secondogenito di Andrea di Antonio di Reddito e di Costanza di Piero di Tommaso Gucci.
Compiuti gli studi di giurisprudenza [...] quindi come un breve trattato in cui le riflessioni etiche, che risentono in parte dell’influenza esercitata dalle dottrine neoplatoniche promosse da Ficino nella Firenze della seconda metà del XV secolo, si intrecciano a un’ampia narrazione di ...
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Scoto Eriugena (o Erigena o Ierugena), Giovanni (lat. Iohannes Scotus Eriugena o Erigena o Ierugena)
Scoto Eriugena
(o Erigena o Ierugena), Giovanni (lat. Iohannes Scotus Eriugena o Erigena o Ierugena) [...] La visione beatifica è risolta nella deificatio, per cui ogni creatura tende a tornare e a identificarsi con Dio.
La tematica neoplatonica
L’ineffabile presenza di Dio nel creato, fondamentale nel rapporto Uno-molteplice e resa da S. E. con formule ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] -allegoriche dei fenomeni naturali, raramente e disorganicamente influenzata da motivi della primitiva cosmologia biblica o patristica, o neoplatonica. Di una f. medievale si hanno prime formulazioni con l’apporto delle versioni di opere scientifiche ...
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Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei [...] pp. 273-82) e nel 1921 (Penseurs de l'Islam, II, pp. 102-10), che le cifre provengano da antiche scuole neoplatoniche o neopitagoriche della Persia, donde sarebbero state trasmesse prima all'India e poi agli Arabi. G. Horn D'Arturo, Numeri arabici e ...
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Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] metodica, doveva recare aiuto e fornire soluzioni. Nel De doctrina christiana Agostino, con l'ausilio di rappresentazioni neoplatoniche, insegna che lo spirito ascende, dal senso letterale e da quello morale, al senso spirituale. Egli risolve ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una parte non secondaria della filosofia francese del Settecento si sviluppa sulle grandi [...] concetti arcaici, irrazionali e inintelligibili, come appunto l’attractio. L’accusa è quella di risuscitare le vecchie nozioni neoplatoniche e aristoteliche di “natura plastica” o di “forma sostanziale”, ovvero l’idea che si diano spiriti agenti ...
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PORTALEONE, Abraham
Gianfranco Miletto
PORTALEONE, Abraham (Abraham ben David). – Nacque a Mantova il 18 marzo 1542 (secondo il calendario ebraico il 1° Nisan 5302) da David, proveniente da una famiglia [...] di Portaleone e che si richiamavano in modo più o meno esplicito al Tempio Salomonico. Le tendenze neoplatoniche e cabbalistische dell’epoca consideravano il Tempio Salomonico come un microcosmo, simbolo e rappresentazione della struttura armonica ...
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Agostino Aurelio d'Ippona, santo (in D. nelle forme Augustino; Agustino)
Alberto Pincherle
Padre e dottore della Chiesa occidentale, nato a Tagaste (Numidia proconsolare; oggi Souk Ahras, Algeria) il [...] vita quasi di comunità ascetica, redigendo opere, tutte caratterizzate dalla polemica contro il manicheismo e dall'intento di conciliare neoplatonismo e cristianesimo. Già nel De Magistro e nel De Vera religione il conoscere è spiegato non più con l ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...