Filosofo (Mosca 1853 - Uzkoe, Mosca, 1900), figlio dello storico Sergej Michajlovič. Il suo insegnamento universitario a Mosca (iniziato con molto successo nel 1874 con la prolusione Krizis zapadnoj filosofii. [...] La sua filosofia, incentrata nella problematica della vita cristiana, risultò (benché non immune da influssi neoplatonici, spinoziani, idealistici specialmente schellinghiani, böhmiani, schopenhaueriani) congeniale con la spiritualità russa, essendo ...
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emanatismo
Dottrina filosofica e religiosa (detta anche, meno comunemente, emanazionismo), secondo la quale il molteplice trae origine da un principio, l’Uno, o da altra realtà prima che esprime da sé [...] ma che fonda anzi un rapporto ontologico essenziale tra questo e il molteplice. Il tema è soprattutto svolto dal neoplatonismo e dalle correnti di pensiero che ne sono influenzate.
L’emanatismo arabo
Nell’Islam medievale gli autori che scrissero ...
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METEMPSICOSI (dal gr. tardivo μετεμψύχωσις, da μετά o ἐμψύχωσις, esprimente cioè l'idea della rianimazione di un corpo)
Umberto Fracassini
Le concezioni primitive intorno all'anima sono concordi nel [...] , dalla quale è poi passata nella filosofia greca, accolta come fu da Pitagora, da Empedocle, da Platone e dai neoplatonici; con la diffferenza però che qui la metempsicosi non termina, come nel buddhismo, con l'annientamento dell'individualità umana ...
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WAGNER, Johannes Jacob
Delio Cantimori
Filosofo tedesco nato a Ulma il 21 gennaio 1775, morto a Nuova Ulma il 22 novembre 1841. Fu per un certo tempo amico personale dello Schelling, col quale si trovò [...] semplice attraverso la dissoluzione di ogni mediazione e lo spegnersi delle antitesi. Rifiutava gli svolgimenti mistici (teologici e neoplatonici) dello Schelling, ritenendo che si deve riconoscere l'esistenza dell'assoluto ma ch'esso non può in ...
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- Il termine di anamnesi (dal gr. ἀνάμνησις "reminiscenza") è adoperato in senso molto diverso in filosofia e in medicina.
Filosofia. - Nel sistema di Platone, posta la realtà ideale in un mondo ultraterreno, [...] in cui Platone concepì il rapporto fra il mondo ideale e quello materiale. Il concetto dell'anamnesi sopravvisse in alcuni neoplatonici (p. es. Nemesio), come anche, nella sua forma generica, in ogni innatismo.
Per le prime origini platoniche cfr. p ...
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. Filosofia. - Il termine di ϕαντασία fu per la prima volta definito filosoficamente da Aristotele, che indicò con esso la facoltà di riprodurre i dati della sensazione nell'assenza degli oggetti che l'avevano [...] termine di ϕαντασία col latino imaginatio: iniziando tuttavia (fin da S. Agostino, che del resto riprendeva accenni neoplatonici) la distinzione tra l'immaginazione puramente "riproduttiva" dei dati sensibili e quella "produttiva", che liberamente li ...
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riflessione
Dal lat. tardo reflexio, propr. «ripiegamento». Operazione con cui l’intelletto, in possesso di un contenuto qualsiasi, ottiene conoscenza di sé e delle proprie funzioni. Il termine acquista [...] come sinonimo di reflexio, e già impiegato dai traduttori medievali per rendere la nozione di ἐπιστροφή, con cui i neoplatonici (Proclo) avevano inteso il movimento dell’Uno che torna in sé stesso dalla dispersione nella materia. Il concetto di ...
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GALLAVOTTI, Carlo
Serena Andreotti Ravaglioli
(App. III, I, p. 696)
Filologo classico italiano, morto a Roma il 9 febbraio 1992. Professore all'università di Roma ''La Sapienza'', ha ricoperto la cattedra [...] greca dalle origini all'età bizantina e umanistica, con particolare riguardo per le dottrine letterarie da Aristotele ai neoplatonici, la lirica arcaica, il teatro di Menandro, la poesia di età ellenistica. Altro campo di appassionato interesse sono ...
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SALVINI, Salvino
Maria Pia Paoli
SALVINI Salvino. – Nacque Firenze il 9 febbraio 1668 (1667 secondo lo stile fiorentino) da Pier Maria e da Eleonora di Attilio del Dua.
Fratello minore di Anton Maria [...] Firenze 1814). Un’altra prova di arte retorica unita a pensieri profondi di filosofia morale e non scevra da echi neoplatonici fu l’orazione funebre composta e recitata il 23 settembre 1694 nella chiesa Nuova di Firenze per le esequie dell’oratoriano ...
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Bigongiari, Dino
Tommaso Pisanti
Dantista italo-americano (1879-1965). Professore di italiano alla Columbia University (quasi ininterrottamente dal 1904 al 1955), si è molto occupato di critica dantesca, [...] Review " XLI (1950) 1-13 e 81-95. In polemica col Nardi, il B. respinse ogni presenza in D. di elementi neoplatonici e averroistici. I saggi danteschi del B. sono ora raccolti in Essays on D. and Medieval Culture (con prefazione di H. Paolucci ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...