Nome di varî filosofi greci: 1. A. stoico, menzionato dall'Indice ercolanese edito dal Comparetti (col. 76) come scolaro di Panezio. È probabilmente da identificare con il seguente. 2. A. stoico; scolaro [...] è quello stesso che da Eliano viene attribuito a Posidonio. Forse è da identificare con il precedente. 3. A. di Alessandria: neoplatonico (seconda metà del sec. 5º d. C.), soprannominato il "Grande", suocero di un altro e più giovane A., pure ...
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LATTANZIO, Placido (o Celio Firmiano Lattanzio)
Marco Galdi
Scrittore latino che non va confuso col glossografo e grammatico Placido, né col padre della Chiesa Firmiano Lattanzio. Pare che sia vissuto [...] di un esteso commento alla Tebaide di Stazio, e si rivela in questo suo lavoro un pagano infuso di un misticismo tra neoplatonico e orientale.
Per il commento alla Tebaide (ed. R. Jahnke, Lipsia 1898) si giovò non poco di un libro di favole che ...
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Macrobio, Ambrosio Teodosio
Georg Rabuse
Autore neo-platonico, alto magistrato romano, visse tra il IV e il V secolo d. Cristo. Di lui, oltre un trattato grammaticale, abbiamo il Commento al Somnium [...] per il suo Commento al Somnium Scipionis, la cui notevole influenza si esercitò con la divulgazione di temi platonici e neoplatonici in tutto il pensiero medievale.
Voler precisare il suo influsso su D. diventa un'impresa tanto più ardua quanto più ...
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Umanista (Homberg, Assia, 1470 o 1471 - Gotha 1526). Da un periodo di studî in Italia (1495-1502) tornò in patria con il dottorato in diritto, conseguito a Bologna, e una profonda cultura filosofica d'impostazione [...] suoi contemporanei attraverso un vasto epistolario (pubblicato solo nel 1885 da C. Krause). Sulla base del misticismo neoplatonico, svalutava il dogma e le cerimonie ecclesiastiche, individuava l'essenza del Cristianesimo nella vita morale, scorgeva ...
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Filosofo nativo di Tiro (n. 234 d. C. - m. forse Roma inizio sec. 4º). Scolaro di Plotino, di cui pubblicò le Enneadi e scrisse una biografia, P. cercò nei suoi scritti di attenuare il contrasto tra Platone [...] contribuendo largamente, con la sua vasta attività filosofica ed erudita, a consolidare e trasmettere la tradizione del primo neoplatonismo. Si trasferì poi (288) in Sicilia per superare una crisi depressiva su consiglio dello stesso maestro. Opere e ...
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NICOLA di Metone
Silvio Giuseppe Mercati
Teologo bizantino del secolo XII, morto nel 1165: fu vescovo di Metone. Le sue opere, anche se non rivelano grande originalità, proiettano tuttavia molta luce [...] intorno a sottili questioni teologiche (sulla predestinazione, sull'eresia di Soterico Panteugene, sull'eucaristia, ecc.), la confutazione del neoplatonico Proclo, e una vita di Melezio giuniore (morto nel 1108).
Bibl.: J. Dräseke, N. v. M. im ...
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Gelli, Giovambattista
Nicola Bonazzi
Nato a Firenze nel 1498, G. proveniva da una modesta famiglia del contado: il padre, infatti, nativo del borgo di Peretola, era commerciante di vini; lo stesso G. [...] chiara che piacque ai puristi dell’Ottocento, le proprie idee in materia di morale e religione, con chiare ascendenze neoplatoniche mitigate da buon senso popolano.
Buona parte delle scritture di G. denuncia, ma spesso solo implicitamente, il debito ...
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Poeta svedese (Gärdslösa 1793 - Stoccolma 1823). Fuori d'ogni scuola e d'ogni polemica, sembra racchiudere nella vita breve e infelicissima, come nella poesia, l'essenza stessa del romanticismo. Da esordî [...] ; Bacchanterna "Le Baccanti", 1822, e altri) si evolve verso un estremo patetismo. Ricca di motivi speculativi neoplatonico-schellinghiani, astrologico-alchimistici e gnostico-manichei, la sua lirica è affine per ispirazione e sviluppi agli Hymnen an ...
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Nato a Catanzaro nel 1836, morto a Bologna nel 1913. Fu un filosofo mistico. L'educazione ricevuta dai padri liguorini lasciò in lui un'orma profonda: il pensiero della morte turbò il senso della bellezza [...] robusto, abile anche nella critica e sottilmente dialettico. Fu giobertiano: d'un giobertismo strettamente ortodosso e voltato in senso neoplatonico. Perciò si legò d'amicizia con l'abate Vito Fornari. Dal'62 al'64 seguì diligentemente le lezioni del ...
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Imperatore romano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli [...] taumaturgo; si allontanò quindi dal cristianesimo, maturando una concezione religiosa ispirata all'antico politeismo e al misticismo neoplatonico. Dopo la condanna a morte di Gallo (354) visse alla corte di Costanzo II a Milano; concessogli ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...