HEMSTERHUIS, Frans
Guido Calogero
Filosofo olandese, figlio del filologo classico Tiberio H., nato a Groninga il 27 dicembre 1721, morto all'Aia il 7 luglio 1790. Ebbe cariche politiche in Olanda, ma [...] fra gli altri, Goethe e Herder, che subirono per certi aspetti l'influsso delle idee filosofiche, ispirate da un estetismo fra neoplatonico e shaftesburiano, del H.
L'opera principale del H. è la Lettre sur l'homme et ses rapports (Parigi 1772); fra ...
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LABEONE, Cornelio (Cornelius Labeo)
Guido Calogero
Scrittore latino, che conosciamo solo attraverso antiche citazioni da tre sue opere, De oraculo Apollinis Clarii, De dis animalibus e Fasti. L'apologista [...] , che resero i suoi scritti fonti apprezzate per i successori, rendono probabile la sua dipendenza ideale dal movimento neoplatonico, nell'aspetto però non tanto speculativo quanto erudito che esso prese nel mondo occidentale.
Bibl.: G. Kettner, C ...
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De Causis
Attilio Mellone
Causis D. cita più volte come autorità, ma sempre anonimo, il libro de le Cagioni o libro Di Cagioni o De Causis.
Notizie del libro. - Il De C. è un piccolo trattato scritto [...] il rifiuto della creazione mediata contenuta nei passi citati esplicitamente e implicitamente del De C., cfr. A. Mellone, Emanatismo neoplatonico di D. per le citazioni del Liber de causis?, in " Divus Thomas " (Piacenza) LIV (1951) 205-212; ID., Il ...
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Muziano, Corrado (ted. Conrad Muth, latinizz. Conradus Mutianus Rufus)
Muziano, Corrado
(ted. Conrad Muth, latinizz. Conradus Mutianus Rufus) Umanista (Homberg, Assia, 1470 - Gotha 1526). Da un periodo [...] (1495-1502) tornò con il dottorato in diritto, conseguito a Bologna, e una profonda cultura filosofica d’impostazione neoplatonica. In stretto contatto con il circolo di umanisti di Erfurt, del quale era maestro e guida riconosciuta, influì sui ...
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Copista bizantino, al quale si attribuiscono una satira contro il filosofo e retore Neofito in 219 ottonarî, interessante anche per gli accenni alla lingua albanese; due dialoghi d'imitazione lucianesca [...] VI, interessante sia per la libertà di giudizio e per la spigliatezza della forma, sia per il prezioso materiale antico (neoplatonico) in esso rielaborato.
Ediz.: La satira in Matranga, Anecdota graeca, Roma 1850, pp. 675-682; Catrarii Hermodotus et ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è tra i principali esponenti dell’idealismo tedesco. [...] (1800) e nell’idea dell’arte come manifestazione dell’infinito nel finito, elabora un sistema dell’identità (neoplatonico-spinoziano) che riduce la molteplicità finita a differenza solo quantitativa dell’assoluto concepito come identità (1801-1809 ...
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GAGLIANO (Galliano, Galliani), Pier Francesco da
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 20 luglio 1484 da Filippo e Alessandra Soderini, abitanti nel "popolo" di S. Maria del Fiore nel quartiere di S. [...] del circolo fiorentino degli Orti Oricellari, gravitante attorno a Bernardo e poi al nipote Cosimino Rucellai, al filosofo neoplatonico Francesco Cattani da Diacceto, a Marcello Virgilio Adriani, a Raffaele e Alfonso Pitti, sia l'accesa adesione allo ...
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Agnes
P. F. Pistilli
Figlia del margravio Arnoldo di Meissen, fu badessa del monastero delle canonichesse di Quedlinburg (Bassa Sassonia, oggi distr. di Halle) dal 1184 (1186 secondo Lipinsky, 1963) [...] convento, da lei stessa istituita, e illustrante il De Nuptiis Mercurii et Philologiae di Marziano Capella, testo allegorico di carattere neoplatonico scritto agli inizi del sec. 5° e ben conosciuto nel 12° e 13° secolo. L'arazzo, terminato nel 1203 ...
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Ecclesiastico (Viterbo 1469 - ivi 1532). Nel 1488 entrò nell'ordine agostiniano. Dopo essere stato impiegato dal papa Giulio II in trattative diplomatiche, nel 1507 fu eletto generale degli agostiniani. [...] e vescovo di Viterbo. Le sue opere, numerose e in parte ancora manoscritte, manifestano un'amplissima cultura filosofica (con orientamento neoplatonico-ficiniano), filologica (conoscitore delle lingue orientali, ne promosse l'insegnamento) e storica. ...
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ZORZI, Francesco.
Michele Camaioni
– Nacque a Venezia il 7 aprile 1466 da Benedetto e da Bianca Sanudo. Scarse le notizie sull’infanzia e sulla formazione che, com’era comune ai membri del patriziato [...] diffusione dello scotismo. Difficile anche stabilire tempi e luoghi (Firenze?) della sua adesione ai principi dell’umanesimo neoplatonico di Marsilio Ficino e Giovanni Pico della Mirandola, compatibile con la via Scoti, che favorì l’avvicinamento di ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...