Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Severino Boezio
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Severino Boezio è uno degli intellettuali più rappresentativi degli [...] di noi e non nei beni materiali, nella fama e nel potere); il terzo al sommo bene (che è Dio, inteso neoplatonicamente come pienezza di essere); il quarto al male; il quinto alla prescienza di Dio e alla libertà (conciliabili perché la conoscenza di ...
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intelligenza (intelligenzia)
Cesare Vasoli
Con questo termine, di largo uso nella filosofia del XIII secolo, D. intende principalmente le i. angeliche o celesti (i. celestiali, in Cv II X 11), motrici [...] nel più vasto problema di uno studio preciso ed esauriente dei rapporti tra D. e la tradizione platonica e neoplatonica medievale; problema che è ben lungi dall'essere stato definitivamente risolto.
Il termine i. torna, inoltre, ma nel significato ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La teoria delle parallele
Christian Houzel
La teoria delle parallele
Secondo la def. 23 che Euclide fornisce nel Libro I degli Elementi, [...] e poi nel suo allievo Gemino di Rodi. Un'altra testimonianza di questa definizione si incontra in una citazione del neoplatonico Simplicio di Cilicia, conservataci dal matematico arabo al-Nayrīzī (900 d.C. ca.); questi attribuisce la definizione a un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il Rinascimento e nella prima metà del Seicento la filosofia universitaria si [...] vengono pubblicati, in originale e in traduzione, i testi dei commentatori greci, in larga misura di orientamento neoplatonico. In risposta a questa “offensiva” platonizzante, nel 1550-52 viene stampata da Tommaso Giunta una nuova traduzione ...
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universo (sost.)
Barbara Faes De Mottoni
L'u. dantesco si configura, nelle sue linee generali, secondo uno schema che assimila originalmente le dottrine aristoteliche e neoplatoniche, in particolare [...] p. 17).
Per quanto riguarda D., è da rilevare che se egli da un lato accetta lo schema generale del neoplatonismo come gerarchica disposizione di esseri, dall'altro se ne distacca con la sua originale concezione riguardante l'azione creatrice di Dio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Marin Mersenne, uno degli artefici della rivoluzione scientifica del Seicento, [...] universelle, grande raccolta enciclopedica di trattati sui diversi argomenti che in qualche modo hanno a che fare col concetto neoplatonico di “armonia”, pubblicata tra il 1636 e il 1637 dopo una serie di lavori presentati durante il periodo della ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] di vista opposto, cioè alla dottrina dello s. come qualità relativa alla posizione degli oggetti materiali, si ispira invece l’analisi del neoplatonico Damascio (6° sec. d.C.), per il quale il luogo o s. non è altro che la misura della relazione ...
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A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui [...] , durato sino alla chiusura dell’A. nel 529 (è questo il periodo che, nell’evoluzione del neoplatonismo, viene designato con il termine di Scuola d’Atene). La soppressione dell’A. fu decisa dall’imperatore Giustiniano.
A. letterarie e scientifiche ...
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Filosofo, medico e riformatore religioso (Vilanova de Sixena, Aragona, 1511 - Ginevra 1553). Studente di diritto a Tolosa, si volse ben presto agli studî biblici, patristici e filosofici, venendo così [...] . fu condannato a essere bruciato vivo, come eretico ostinato. n Le dottrine di S. si possono riportare al misticismo neoplatonico del Rinascimento. Su questo sfondo egli costruisce la sua dottrina teologica che sfuma il rapporto Dio-Mondo in termini ...
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STIERNHIELM, Georg
Giuseppe Gabetti
Poeta e poligrafo svedese, nato a Vika in Dalecarlia il 7 agosto 1598, morto a Stoccolma il 22 aprile 1672. Salutato "padre della letteratura svedese", fu l'introduttore [...] i lineamenti storici dell'evoluzione della lingua. Come filosofo, introdusse per primo nel Nord il pensiero neoplatonico del Rinascimento. E fu, infine, poeta, riformatore della poesia.
Non era uno spirito rivoluzionario. Pur professandosi ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...