MAZZONI, Giulio
Monica Grasso
– Originario di Piacenza, come ricorda Vasari nelle Vite e come specifica già la firma «Julius Mazzonus Placentinus» nel bassorilievo con la Crocifissione della cappella [...] attribuisce al M. e alla sua bottega la galleria, decorata con dipinti e stucchi che articolano un complesso pensiero allegorico neoplatonico sul tema dell’Amore, della Fama, della Giustizia. La galleria si avvicina al famoso esempio della reggia di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Machiavelli nel De principatibus stigmatizza la trattatistica quattrocentesca sul principato, [...] conversazione cortigiana, viene risolta l’opposizione tra i due modelli di vita: adottando il punto di vista neoplatonico di Ficino (1433-1499), si decreta la supremazia della vita contemplativa mediante una conciliazione tra letteratura umanistica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Boezio: il sapere come veicolo di trasmissione di una civilta
Renato De Filippis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
"Ultimo dei romani [...] . Ma il programma scientifico di Boezio è ben più vasto e ambizioso: facendo propria una aspirazione che fu già del neoplatonico greco Porfirio, egli si propone di tradurre tutti gli scritti di Platone e di Aristotele, per poi mostrare l’intima ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del pensiero medievale compaiono varie forme di scetticismo, a partire dalla discussione agostiniana [...] di conoscenza che, nel contesto delle riflessioni francescane sul valore dell’esperienza sensibile e del recupero del pensiero neoplatonico e di Agostino, permette un contatto diretto e immediato con la realtà.
La distinzione tra notitia intuitiva e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Temi escatologici alla fine del millennio
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I temi escatologici, relativi alle "ultime [...] età che condurranno il mondo alla senescenza e alla consunzione, viene descritta, da Giovanni Scoto, con il lessico neoplatonico tratto dalle opere dello Pseudo Dionigi, da lui tradotte dal greco; ne nasce una originale prospettiva teologica, nella ...
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male
Nozione complementare a quella di bene (➔) che, al pari di questa, nella storia della filosofia è stata interpretata sia in senso oggettivo, sia in senso soggettivo. Nella concezione oggettiva o [...] identifica il m. con la materia, la quale, priva di tutti i caratteri, equivale al non essere. E sarà la metafisica neoplatonica a fornire ad Agostino il quadro concettuale in cui pensare il problema del male. «Si Deus est, unde malum?», è il quesito ...
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SCHIAVO, Biagio
Enrico Zucchi
– Nacque a Ospedaletto, nei pressi di Este, l’11 gennaio 1675, da Domenico e da Margherita Righetti.
Studiò all’Università di Padova, dove si laureò nel 1695 in utroque [...] i moderni da Benedetto Croce, il quale apprezzò il superamento di una posizione sensualistica in favore di un intellettualismo neoplatonico giudicato originale per l’epoca.
Nel Settecento l’opera destò una polemica molto accesa, anche in virtù del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel suo momento più alto la civiltà figurativa del Quattrocento ha due polarità preminenti, [...] sono le angolazioni attraverso le quali leggere mutamenti e conquiste, il rapporto tra arte e umanesimo, l’incidenza del pensiero neoplatonico, la contiguità fra arte e scienza, i classici e la natura, il riscatto sociale dell’artista.
E dove l ...
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INFINITO
Ferdinando D'AMATO
Federigo ENRIQUES
(lat. infinitum, gr. ἄπειρον; fr. infini; sp. infinito; ted. Unendliches; ingl. infinite).
L'infinito nella storia della filosofia.
Questo concetto compare [...] 12). Questa teoria correggeva il processo della teologia negativa della scuola alessandrina (Filone, poi Plotino e i neoplatonici), la quale considerando tutte le cose finite come assolutamente inadeguate a esprimere il principio supremo, in antitesi ...
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Filosofo, nato a Dysert, nella contea di Kilkenny (Irlanda), il 12 marzo 1685, da famiglia d'origine inglese. Nel 1700 entrò al Trinity College di Dublino, nel quale rimase poi come maestro (successivamente [...] , in cui riprende la polemica contro i liberi pensatori. Comincia di qui la trasformazione in senso razionalistico e neoplatonico (riallacciandosi alla scuola fiorita a Cambridge prima dell'empirismo lockiano) della sua filosofia precedente. Il mondo ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...