McTAGGART, John McTaggart Ellis
Andrea Ferro
Filosofo inglese neohegeliano, nato a Londra il 3 settembre 1866, morto ivi il 18 gennaio 1925.
Membro del Trinity College (Cambridge), fa parte del movimento [...] elaborazione della dottrina hegeliana promosso da Slirling, Wallace, Caird, Baillie, Haldane. Il McT. accentuò il motivo neoplatonico del hegelismo inglese con la concezione dell'assoluto come unità, totalità e armonia delle singole vite spirituali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Circa il problema della conoscenza, il pensiero medievale ha elaborato vari modelli [...] .
Anche la teoria psicologica di Avicenna, orientata tramite l’influsso di al-Fārābī ed al-Kindī verso una lettura fortemente neoplatonica del pensiero aristotelico, si colloca nel solco di questa tradizione; essa è esposta nel Kitāb al-Nafs, o Libro ...
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RODOLFO di Longo Campo (Radulf de Longchamps, Radulfus de Longo Campo)
Guido Calogero
Pensatore medievale, vissuto tra la seconda metà del sec. XII e la prima del XIII.
Scolaro di Alano di Lilla, compose [...] un commentario al suo Anticlaudianus, interessante soprattutto in quanto vi si avverte come al fondo platonico e neoplatonico della cultura del suo autore comincino ad aggiungersi motivi della filosofia aristotelica e araba. Su questo commentario ...
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divinazione
Lucia Onder
Nel significato di " presentimento ", " intuizione ", " rivelazione " della realtà, che si attua nei nostri sogni, il termine compare in Cv II VIII 13 vedemo continua esperienza [...] le divinazioni de' nostri sogni. L'argomento dell'immortalità dell'anima (v.), provata con le divinazioni de' nostri sogni, è motivo neoplatonico; si veda infatti Alberto Magno (Nat. et orig. animae II 6 e Somno et vigilia III I 8), il quale indica ...
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Euclide
Euclide (secc. iv - iii a.C.) matematico greco, autore degli Elementi, la più importante opera scientifica dell’antichità, che costituì per quasi due millenni la base del pensiero matematico [...] e il paradigma del ragionamento rigoroso e della conoscenza scientifica. Il poco che si sa della sua vita è dovuto a Proclo, neoplatonico vissuto nel v secolo d.C., il quale scrive che Euclide era più giovane dei discepoli di Platone e più vecchio di ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la [...] parte Sulle idee, cioè le figure o qualità dello stile), e furono introdotti nelle scuole, in cui dominarono fino in epoca bizantina. Fra i numerosi commentarî è particolarmente degno di rilievo quello del neoplatonico Siriano. ...
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Medico, filosofo e astrologo tedesco (Colonia 1486 - Grenoble o Lione 1535). Ebbe vita agitata e avventurosa: più volte in Francia e in Spagna, insegnò (1515) nell'univ. di Pavia; per le sue dottrine magiche [...] (1510), che è una difesa della magia considerata come scienza suprema (opera costruita su una specie di teosofia neoplatonico-cristiana) e De incertitudine et vanitate scientiarum (1527), critica violenta di tutte le scienze contemporanee. ...
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GEOMETRIA e ARITMETICA
P. Morpurgo
Branche della matematica che nel Medioevo costituiscono, con la musica e l'astronomia, le scienze del quadrivium all'interno delle arti liberali, che preparano alla [...] ("Ma tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso"; Sap. 11, 20), in un contesto agostiniano, vale a dire neoplatonico, si avvicina al Verbo divino. Essa è trattata con 'simpatia' dalla corrente enciclopedica che va da Macrobio a Rabano Mauro ...
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NOCK, Arthur Darby
Raffaele Pettazzoni
Filologo classico, nato a Porstmouth il 21 febbraio 1902, studiò a Cambridge, ove insegnò dal 1923. È professore di storia delle religioni nella Harvard University [...] , in relazione anche con le origini cristiane. Ha pubblicato l'edizione critica, con traduzione, del De diis et mundo di Sallustio neoplatonico, traduzioni di testi magici (con H.I. Bell e H. Thompson) e dell'Ermete Trismegisto (con A.J. Festugière ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] luci, che sono le Intelligenze, le quali manifestano come teofanie la realtà divina.Abramo Savosarda, filosofo, matematico, astrologo e teologo neoplatonico, vissuto in Spagna alla metà del sec. 12°, sviluppò il tema del Fiat Lux e di Sal. 19 (18), 2 ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...