Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] unione, svoltosi fra il 1437 e il 1439 fra Ferrara e Firenze, riannoda contatti e recupera conoscenze. Uomini come il neoplatonico G. Gemisto Pletone e il cardinale Bessarione lasciano una traccia profonda. Senza Pletone, e il sogno di culti solari e ...
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MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] Infiammati. Altresì necessario sembra reinscrivere più pertinentemente nelle categorie complesse e oscillanti del sincretismo aristotelico-neoplatonico del Cinquecento (che a Padova ebbe un influente caposcuola nel filosofo Francesco Piccolomini) la ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] è quella di al-Kindī (m. dopo l’870), il ‘filosofo degli A., il cui pensiero si nutrì di prodotti del neoplatonismo, come la cosiddetta Teologia d’Aristotele, in realtà una scelta di estratti dalle Enneadi plotiniane. Al-Kindī accolse l’emanatismo ...
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La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] ampî frammenti, fin da quando il Bywater, nel 1869 (Journal of Philology, II, pp. 55-59), scoperse che il neoplatonico Giamblico aveva utilizzato nel suo Protreptico, accanto a estratti di dialoghi platonici, anche brani di un altro protreptico, che ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] influenza: le a., dopo la morte, anziché scendere nell'ade salgono in cielo.
All'inizio dell'era cristiana, il rinnovamento neoplatonico - segnatamente in Plotino - mise a punto una sorta di schema della natura dell'a. che esercitò a sua volta una ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] Maimonide e ad Aristotele ‒ come era tramandato nelle scuole arabe, con i commenti di Averroè e Avicenna ‒ sia ad elementi neoplatonici, ma vi è anche l'eco della cultura della corte di Federico II nonché della Scolastica cristiana. J., infatti, come ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] di Proclo. Dunque, già "il pensiero arabo pose sotto l'autorità di Aristotele una sintesi dell'a. e del neoplatonismo sulla quale dovette in seguito necessariamente esercitarsi la riflessione e la critica dei teologi del 13° secolo" (Gilson, 1952 ...
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PATRIZI, Francesco
Margherita Palumbo
PATRIZI, Francesco. – Nacque il 25 aprile 1529 a Cherso (l’attuale Cres) in Dalmazia, allora territorio della Repubblica di Venezia, da Stefano, appartenente alla [...] “Discussiones” del P., in Rinascimento, s. 2, XXVI (1986), pp. 339-348; C. Vasoli, F. P., Roma 1989; T. Leinkauf, Il neoplatonismo di F. P. da Cherso, Firenze 1990; M. Muccillo, Il “De humana philosophia” di F. P. da Cherso nel codice Barberiniano ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] l'esperienza del senso comune, come l'ipotesi eliocentrica copernicana. Pose in risalto i legami di Newton con il circolo neoplatonico di Cambridge (pp. 202-36) e illustrò le concezioni animistiche e mistiche di Keplero, che tuttavia giudicava come ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] rifrazione e del telescopio. Emulando i risultati tecnici di Kepler, ma in disaccordo con la sua filosofia naturale neoplatonica, Descartes studiò l'ottica geometrica dal punto di vista della concezione meccanica della luce e conseguì come risultato ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...