Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] Malkut). Il pensiero di Ibn Gebirol ebbe una certa influenza tra i pensatori cristiani; sono presenti elementi aristotelici ma anche neoplatonici, e si caratterizza per il ruolo che viene dato alla nozione di Volontà.
Nell’essere ci sono tre cose: la ...
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Filosofo nativo di Tiro (n. 234 d. C. - m. forse Roma inizio sec. 4º). Scolaro di Plotino, di cui pubblicò le Enneadi e scrisse una biografia, P. cercò nei suoi scritti di attenuare il contrasto tra Platone [...] contribuendo largamente, con la sua vasta attività filosofica ed erudita, a consolidare e trasmettere la tradizione del primo neoplatonismo. Si trasferì poi (288) in Sicilia per superare una crisi depressiva su consiglio dello stesso maestro. Opere e ...
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Sallustio cinico
Filosofo (5° sec. d.C.). Fu uno dei rappresentanti dell’estrema fioritura del cinismo. Nonostante il rigore della sua concezione cinica della vita, che lo portava ad avversare ogni scienza [...] e filosofia di indirizzo sistematico, ebbe contatti con il neoplatonismo ed esercitò l’arte della divinazione, non ammessa dai cinici. ...
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Poeta francese (n. Lione tra il 1500 e il 1510 - m. ivi forse 1564). Esponente di quella "école lyonnaise" che precede e annuncia la Pléiade, si disse di origine italiana (dei marchesi di Ceva) e fu scabino [...] a Lione. Influenzato dal neoplatonismo di M. Ficino e da Petrarca (nel 1533 fu al centro del preteso ritrovamento, ad Avignone, della tomba di Laura), scrisse versi latini, componimenti in lode della bellezza muliebre (tra cui il Blason du sourcil) ...
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Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] medicina sul ‘tripode’, formato da osservazione, tradizione, analogia. La scuola filosofica alessandrina, invece, rappresenta l’ultima fase del neoplatonismo (5°-7° sec. d.C.) e conta la martire Ipazia, il suo scolaro e poi vescovo Sinesio di Cirene ...
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Scrittore latino (sec. 4º-5º d. C.), originario forse dell'Africa, dell'ambiente pagano di Simmaco. Abbiamo di lui: il commento al Somnium Scipionis di Cicerone, in cui M. espone dottrine filosofiche e [...] scientifiche della tarda età ellenistica (dando largo spazio al neoplatonismo) e che fu una delle fonti più importanti per la cultura filosofico-scientifica del Medioevo, soprattutto tra 9º e 12º secolo; i Saturnalia, che si possono dire l'ultimo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gruppo di pensatori inglesi attivi all’università di Cambridge nel periodo tra le due [...] tra il divino e il mondo naturale, riecheggiando l’anima mundi platonica. Come in More, anche in Cudworth la gerarchia neoplatonica degli esseri costituisce la cornice entro cui inserire il percorso che collega la materia più infima a Dio.
Per quanto ...
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PROCOPIO di Gaza
Vittorio De Falco
Nei secoli V e VI d. C., Gaza diviene uno dei più famosi centri di studio. Vi fiorisce una scuola retorica, a cui accorrono giovani perfino da Atene; vi si coltivano, [...] 'interpreti anteriori e poi quella dell'autore. A. Mai pubblicò un frammento di un'opera teologica di P. diretta contro il neoplatonico Proclo; si è poi riconosciuto che gran parte, se non tutta l'opera, si trova riprodotta fedelmente nel trattato di ...
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("amici sinceri") Adepti di una società musulmana (10° sec.) di carattere filosofico-religioso. A questo gruppo risale una raccolta di 51 o 52 scritti anonimi, intitolati Rasa'il ikhwan al-safa' ("Trattatelli [...] degli amici sinceri"), che costituisce un'enciclopedia filosofico-religiosa, con una eclettica mescolanza di neoplatonismo, astrologia, islamismo e gnosticismo. ...
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teurgia Termine che si afferma nella tarda età ellenistica, all’interno della spiritualità e della filosofia greca, per indicare l’opera divina di cui l’uomo è capace se riesce a stabilire particolari [...] rapporti con gli dei. La t. assume il suo più ampio sviluppo nel tardo neoplatonismo, con Porfirio, Giamblico e Proclo. In particolare Giamblico ne svolge la tematica sia sul piano teorico (dove la t. è la più alta forma di filosofia contemplativa), ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.