demonologia
Giorgio Padoan
Nel pensiero teologico cristiano medievale la d. occupa un posto fondamentale. La presenza del diavolo - questo spietato torturatore dei dannati nell'oltretomba e infaticabile [...] ., specie nelle fasi primitive (ma non solo in queste, tant'è vero che l'idea fu assai diffusa tra i neoplatonici), tende a riconoscere incarnazioni diaboliche anzitutto in animali feroci o nocivi all'uomo (come gli scorpioni, i serpenti e la pantera ...
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MALATESTA (de Malatestis), Sigismondo Pandolfo
Anna Falcioni
Figlio naturale di Pandolfo (III) e di Antonia di Giacomino dei Barignano, nobildonna lombarda, nacque a Brescia il 19 giugno 1417.
Morto [...] , nella realizzazione decorativa della facciata. Decisivi, tuttavia, per l'opera sembravano anche gli influssi del neoplatonismo che, promananti da Firenze e mirabilmente interpretati in chiave filomalatestiana da letterati e artisti quali Basinio da ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] Scève, P. du Guillet e L. Labé, manifesta l’esigenza di un’arte difficile e raffinata e subisce l’influenza del neoplatonismo e della tradizione petrarchesca; la scuola della Pléiade pone al centro della sua azione l’interesse per la lingua, veicolo ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] (?) Labeone, che ne trattò in 15 libri (forse tradotti dall'etrusco), conciliandone le teorie con quelle del neoplatonismo, di cui egli era seguace; un suo contemporaneo Cesio, probabilmente di famiglia etrusca volsiniese (forse Tiberio Cesio ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] Platonica Fiorentina, sotto l'influsso di Gemisto Pletone, duce Marsilio Ficino, risplende il pensiero di Platone e del neoplatonismo. Filologo vero e insigne è A. Poliziano: sicuro conoscitore e celebrato maestro di greco e di latino, tratta ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] volto all'analisi sia di personalità come L. Ghiberti (Krautheimer 1956) che di correnti culturali e artistiche, come il neoplatonismo fiorentino (Chastel 1959), e sospinge le ricerche seguenti a studiare il rapporto tra a. e fonti antiche, scritte o ...
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UNIVERSO
Rodolfo MONDOLFO
Emilio BIANCHI
Gino CECCHINI
Livio GRATTON
. Con questo nome s'intende l'insieme, la totalità delle cose esistenti, ossia tutto ciò che viene o verrà comunque rivelato alla [...] istante nell'infinità dell'universo tutte le infinite possibilità che si svolgono anche nell'infinita serie dei tempi. Il neoplatonismo fuori della sfera celeste ammette solo l'empireo, il cui concetto trasmette al pensiero medievale (cfr. Dante) con ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] , l'Eutifrone, l'Apologia di Socrate, il Critone, il Fedone) che s'ingegna di cristianizzare con ritocchi suggeriti dal neoplatonismo, dalla patristica greca, da s. Agostino. Va, piuttosto, ricordato in quanto autore - in un'età di collezionismo e ...
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Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] temporali sono nelle grandi strutture i riflessi della loro presenza nelle microstrutture. Non si sa bene quanto neoplatonismo cusaniano, sia pure rovesciato, sia stato qui sollecitato da o abbia finito per approdare alla teoria del macroritmo ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] dal mondo greco-latino si erano unite alle tecniche di una magia cerimoniale teurgica e astrologica ‒ derivate dal neoplatonismo e dall'ermetismo arabo-egiziano-persiano ‒ condannate da Agostino in quanto frutto dell'azione del diavolo e quindi ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.