Dottrina filosofica e religiosa (detta anche, meno comunemente, emanazionismo), secondo la quale il molteplice trae origine da un principio (l’Uno o altra realtà prima), attraverso un processo detto di [...] punto luminoso, che non comporta diminuzione del principio stesso ma che fonda anzi un rapporto ontologico essenziale tra questo e il molteplice. Il tema si trova svolto soprattutto nel neoplatonismo e nelle correnti di pensiero da esso influenzate. ...
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Ibn Masarra, Muhammad ibn Abdallah
Ibn Masarra, Muḥammad ibn ‛Abdallāh
Pensatore e mistico musulmano (Cordova 883 - ivi 931). Il suo insegnamento sembra fondere i principi della scuola mu ̔tazilita [...] esegesi allegorica del Corano (il «Trono» di Dio è la materia prima). Già rintracciate nello pseudo-Empedocle (M. Asín Palacios), le fonti della sua dottrina vanno piuttosto ricercate nel neoplatonismo. Della sua opera non sono rimasti che frammenti. ...
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SIMONE di Tournai
Guido CALOGERO
Teologo, insegnò all'università di Parigi tra la fine del sec. XII e il principlo del sec. XIII.
Fra i suoi scritti sono da ricordare: Expositio Symboli S. Athanasii [...] ; De theologiis affirmationis et negationis. In essi si manifesta soprattutto l'influsso della tradizione del neoplatonismo cristiano (attraverso Boezio, lo pseudo Dionigi Areopagita, Giovanni Scoto Eriugena) e insieme dell'agostinismo anselmiano ...
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TEODORICO di Freiberg (Freiburg è erroneo)
Galvano Della Volpe
Teologo e scienziato tedesco, nato in Sassonia (a Freiberg nell'Erzgebirge) intorno al 1250; l'ultima notizia di lui è del 1310. Appartenne [...] , e sostenne l'importanza dell'esperienza nel campo delle scienze naturali. In metafisica subì l'influsso del neoplatonismo e nella teoria della conoscenza sviluppò il concetto aristotelico dell'intelletto agente in una direzione mistica: già in ...
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giudaica, filosofia
Si usa definire filosofia giudaica il pensiero filosofico di autori vissuti dal 1° sec. d.C. sino a oggi in aree geografiche diverse (nel Vicino e Medio Oriente, in Europa e in Africa [...] le strutture e i contenuti della mistica islamica, arrivando a una sorta di ‘sufismo ebraico’. Uno sviluppo ancora maggiore del neoplatonismo ebraico spagnolo si ebbe tra il 1120 e il 1140: in questi anni, in area iberica, vennero scritte le più ...
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Atteggiamento spirituale, e conseguente pratica di vita, che tende all'unione con l'assoluto mediante il superamento dei limiti dell'esperienza sensibile o l'annullamento della personalità individuale. [...] alla divinità. La filosofia come mezzo d'assimilazione al divino avrà grande importanza in Filone Alessandrino e nel neoplatonismo di Plotino. Un'influenza platonica è presente anche nel sufismo islamico.
Il misticismo ebraico
La forma più antica ...
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statuto
Filippo Cancelli
Solo in Pd XXI 95 è impiegato s., ed è con etterno, per cui dovrebb'essere perspicuo che sia una designazione sinonima di " legge eterna ", espressione usata in Pd XXXII 55, [...] a s. Tommaso (e oltre), risalente, attraverso la mediazione di Cicerone e con la reinterpretazione mistico-religiosa del neoplatonismo, allo stoicismo della prima Stoa. Gl'interpreti di D. risolvono, invece, s. in " ciò che è stabilito ", assegnando ...
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Retore cartaginese, scolaro di S. Agostino, autore di una Disputatio de somnio Scipionis (ultima e migliore edizione quella di A. Holder, Lipsia 1901) che nella prima parte tratta del significato simbolico [...] dall'i al 9 e nella seconda della cosmica armonia delle sfere. Lo scritto, che tradisce così un neoplatonismo pitagorizzante, dipende dal commentario di Posidonio al Timeo platonico, attraverso Varrone e molti altri (Calcidio, Censorino, Macrobio ...
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Teologo e filosofo (n. Strasburgo - m. Parigi 1278). Domenicano, fu discepolo di Alberto Magno e maestro a Parigi. Inserendo nell'agostinismo motivi di derivazione neoplatonica (tramite il Liber de causis, [...] creazione è presentata con la simbologia del perpetuo raggiare da Dio, fonte luminosa dalla quale "fluiscono" gli esseri e da cui le intelligenze sono illuminate. Per questo U. è uno dei primi rappresentanti del neoplatonismo della scuola di Colonia. ...
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Medicina
Ristagno di sangue nelle parti più declivi del corpo. Il fenomeno si osserva soprattutto nei cadaveri, nei quali si formano chiazze violacee, bluastre o rosso-vinose (macchie ipostatiche) a carico [...] per lungo decubito dorsale.
Religione
In filosofia, ciò che resta fermo dietro il fluire fenomenico. Il termine, usato dal neoplatonismo per indicare le 3 supreme nature (l’uno, l’intelletto, l’anima), entrò presto nel linguaggio dei Padri della ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.