(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] fosse stata messa in discussione dallo strumentalismo di Mach e Duhem e benché il problema del realismo fosse stato liquidato dal neopositivismo come pseudo-problema, la questione del rapporto fra teorie e realtà era risorta all'interno dello stesso ...
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Filosofo e sociologo (Vienna 1919 - Graz 2003), prof. nell'univ. di Amburgo e successivamente a Heidelberg e a Graz. Membro dell'Accademia austriaca delle scienze. Sensibile alle istanze antimetafisiche [...] del neopositivismo e, soprattutto, a quelle del razionalismo critico popperiano, T. si impegnò in un lavoro di "smascheramento" di varie concezioni filosofiche, ridimensionando in particolare l'hegelismo e le pretese di scientificità del marxismo; ...
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Filosofo italiano (Torino 1923 - Viareggio 2001), professore di filosofia teoretica all'università di Pisa; i suoi principali interessi si sono volti alle tematiche post-idealistiche e soprattutto alla [...] comprensione teoretica e storica dei grandi problemi della logica (Il neopositivismo logico, 1953; Logica formale e logica trascendentale: vol. I, Da Leibniz a Kant, 1957, 2a ed. 1964; vol. II, L'algebra della logica, 1965). Altri studî di B. vertono ...
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Filosofo della scienza polacco (Tarnopol 1890 - Varsavia 1963). Insegnante nelle univ. di Leopoli, Poznań, Varsavia, dal 1921 al 1961. Con Leśniewski, Łukasiewicz e Kotarbiński uno dei massimi rappresentanti [...] della scuola di filosofia e logica di Varsavia molto vicina al neopositivismo. Riprese le idee di Hilbert cercando di definire in termini puramente sintattici la natura della logica. Insistette su di una stretta dipendenza tra particolare concezione ...
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Bergmann, Gustav
Filosofo austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1906 - Iowa City 1987). Fece parte del Circolo di Vienna. Nel 1938 emigrò negli Stati Uniti, dove ha insegnato filosofia della scienza [...] e psicologia all’univ. dello Iowa. Contro le pretese antimetafisiche del neopositivismo B. ha sottolineato il permanere in esso di un forte residuo metafisico. Oltre a tentare di ricostruire i tradizionali problemi filosofici con l’aiuto di un ...
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Filosofo austriaco di origine magiara (Vienna 1901 - ivi 1971). Allievo di M. Schlick, fu membro del Circolo di Vienna, dove prese attivamente parte alla "polemica sui protocolli", schierandosi a favore [...] della dottrina delle "constatazioni" di Schlick contro l'orientamento fisicalistico che al neopositivismo diedero O. Neurath e R. Carnap. Opere principali: Über die Grundlage der Gewissheit des reinen Denkens (1928), Erkenntnisformen in Natur- und ...
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Filosofo (Londra 1910 - ivi 1989), prof. di filosofia e di logica all'univ. di Londra, poi (dal 1959) a Oxford. Con la prima opera (Language, truth and logic, 1936; 2a ediz. 1946; trad. it. 1961) cercò [...] di conciliare alcune conclusioni del neopositivismo del Circolo di Vienna con la tradizione antimetafisica dell'empirismo anglosassone. La sua produzione successiva è stata dedicata, attraverso una coerente utilizzazione dei metodi della filosofia ...
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Filosofo italiano (Torino 1908 - Rho 1991); prof. di storia della filosofia all'univ. di Pavia (1952), poi di filosofia della scienza all'univ. di Milano (1956), è stato tra i primi a fare conoscere in [...] il recupero di un materialismo dialettico aperto a un realismo consapevole del contributo critico offerto dal neopositivismo (Attualità del materialismo dialettico, con altri autori, 1974; Scienza e realismo, 1977; Contro il moderatismo, 1978 ...
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Crisi della ragione
Aldo Giorgio Gargani
La revisione critica della nozione di razionalità
L’ingresso nel 21° sec. non ha visto l’elaborazione di nuove proposte riguardo a progetti teorici forti di [...] del logicismo, dell’atomismo logico di Bertrand Russell così come l’epistemologia del Circolo di Vienna e del neopositivismo logico. Ma è proprio nei confronti del carattere asistematico, empirico, definito contingentemente volta a volta dell’analisi ...
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Filosofo danese (n. Aulum-Haderup 1894 - m. 1969), professore all'università di Copenaghen. Di ispirazione neoempirista, si è occupato di logica formale studiandone le relazioni con la matematica e la [...] filosofia. Tra i suoi scritti: A treatise of formal logic (3 voll., 1931; 2a ed. 1962); Den logiske Empirismes Udvikling (1948; trad. it. in Neopositivismo e unità della scienza, 1958). ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
neopositivista
neopoṡitivista s. m. e f. e agg. [comp. di neo- e positivista] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neopositivismo: le concezioni, la dottrina dei n.; e come agg.: i filosofi n.; il movimento neopositivista.