Filosofo francese della scienza (Bar-sur-Aube 1884 - Parigi 1962). La sua riflessione sulla scienza muove dall'inadeguatezza sia dell'idealismo sia dell'epistemologia positivistica dopo la rivoluzione [...] de la physique contemporaine, 1951; Le matérialisme rationnel, 1953). Differenziandosi dalle posizioni del positivismo e del neopositivismo, B. vede inerire alle scoperte scientifiche, la cui genesi non gli si mostra riducibile alla sola razionalità ...
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Filosofo inglese (Londra 1922 - Los Angeles 2009). Allievo di L. Wittgenstein, del quale ha largamente utilizzato nella sua riflessione filosofica le tecniche dell'analisi del linguaggio, applicandole [...] . it. 1968; Foresight and understanding. An inquiry into the aims of science, 1963), contrapponendo al formalismo del neopositivismo una "tassonomia" delle tecniche e delle procedure esplicative vigenti all'interno dei diversi settori della ricerca ...
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Rorty, Richard
Antonio Rainone
Filosofo statunitense, nato a New York il 4 ottobre 1931. Laureatosi nel 1956 a Yale, dal 1961 al 1981 ha insegnato alla Princeton University; dal 1982 insegna alla University [...] e scientifica che della filosofia hanno dato le principali correnti del Novecento (il neokantismo, la fenomenologia, il neopositivismo e la filosofia analitica), R. ha inoltre auspicato il diffondersi di una "cultura post-filosofica" che, nella ...
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realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes [...] la natura di pseudoproblema, in quanto non suscettibile di verifica sperimentale. Nella riflessione successiva al neopositivismo il problema della r. è stato variamente discusso all'interno del rinnovato dibattito sul realismo.
Psicologia ...
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Alessandra De Coro
Psicanalista italiano (Penne, Pescara, 1897 - Roma 1970). P. è da annoverare tra i fondatori della psicoanalisi in Italia. Laureato in Medicina nel 1922, diventa allievo del [...] frapposti allo sviluppo della psicologia accademica in Italia dal predominio dell’idealismo in filosofia e del neopositivismo in psichiatria.
Anche il suo personale approccio alla psicoanalisi freudiana mostra la vivacità intellettuale di questo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Guido De Ruggiero
Maurizio Torrini
Storia della filosofia e Storia del liberalismo europeo sono le due opere cui è legato il nome di Guido De Ruggiero, con filosofia e politica non sempre in lui conciliate. [...] orientamenti del pensiero filosofico straniero. Di qui i suoi interessi per il neo-pragmatismo (John Dewey), la sociologia, il neopositivismo. Successo e popolarità gli diedero due grandi opere, la Storia della filosofia (3 voll., 1946-1950) e la ...
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LUPORINI, Cesare
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Nacque a Ferrara il 20 ag. 1909 da Luigi e Rosa Mongini. Rimasto in tenera età orfano del padre, un ufficiale di carriera morto durante la prima guerra mondiale, compì i suoi studi [...] certi nodi della cultura nazionale, di valutare alcuni aspetti rilevanti della moderna cultura europea (da esistenzialismo a neopositivismo) e di aprirci verso la cultura classica russa, [(] insisteva perché trattassimo temi italiani" (cit. in Ajello ...
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BARIÉ, Giovanni Emanuele
Vittorio Sainati
Nacque a Milano il 19 ott. 1894 da nobile famiglia lombarda. Iscrittosi a legge, interruppe gli studi per lo scoppio della prima guerra mondiale, e combatté [...] di rivista, che chiusero, insieme coi Concetto trascendentale, l'attività culturale del pensatore milanese: uno scritto su Il neopositivismo, in Giornale critico della filosofia ital., XXXV (1956), pp. 299-331, e i postumi Prolegomeni ad ogni fisica ...
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FANO, Giorgio
Franco Laicini
Nacque a Trieste il 21 apr. 1885. Il padre Guglielmo, ebreo appartenente alla media borghesia e medico otorinolaringoiatra molto noto a Trieste, assicurava alla famiglia [...] come puro spirito, ma anche nel suo reale sviluppo storico.
In quest'ottica si inseriscono anche gli studi sul neopositivismo e la pubblicazione del volume Teosofia orientale e filosofia greca (Firenze 1949), in cui si sottolinea l'importanza della ...
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BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] , sia dagli andamenti prevalenti del momento; oltre al dialogo con le grandi correnti del pensiero moderno, il neopositivismo, l'esistenzialismo, la fenomenologia, vennero prese in considerazione filosofica quelle zone culturali per lo più trascurate ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
neopositivista
neopoṡitivista s. m. e f. e agg. [comp. di neo- e positivista] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neopositivismo: le concezioni, la dottrina dei n.; e come agg.: i filosofi n.; il movimento neopositivista.