LIUTVARDO
Irene Scaravelli
Nacque forse verso la metà del IX secolo da una nobile famiglia sveva, originaria di Reichenau, sul lago di Costanza. Con il fratello Cadolto divenne monaco nel monastero [...] proprio di Liutvardo. A dimostrare l'influenza e il prestigio della famiglia cui L. apparteneva - e insieme lo spiccato nepotismo di quello che sarebbe divenuto uno degli uomini più potenti del tempo - sono note le carriere di alcuni suoi membri ...
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CHIGI, Agostino
Enrico Stumpo
Del ramo di Mariano della grande famiglia senese, già una prima volta presente in Roma con Agostino detto il Magnifico, nacque in Siena il 16 maggio 1634 da Augusto e da [...] una svolta decisiva. Nonostante infatti il nuovo pontefice si fosse sempre mostrato contrario all'ormai condannata pratica del nepotismo e deciso ad evitare gli abusi e gli scandali che avevano caratterizzato i pontificati dei suoi predecessori, una ...
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ANNIBALDI, Annibaldo
Daniel Waley
Figlio di Trasmondo e imparentato con i signori di Ceccano, nacque probabilmente tra il 1220 ed il 1230 ed ebbe lo status di proconsul romano. Il primo ufficio importante [...] suo cugino, il nobile romano Oddecino. L'incarico costituiva una novità ed era anche un'innovazione interessante nella prassi del nepotismo: dalla morte di Innocenzo III (1216) nessun parente laico del papa aveva ricoperto la carica di rettore di una ...
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Barberini
Famiglia, originaria probabilmente di Barberino in Val d’Elsa, stabilitasi sin dal sec. 13° a Firenze (dove partecipò attivamente alla vita politica e fu della fazione antimedicea) e nel 1530 [...] «quod non fecerunt barbari, Barberini fecerunt», e le ulteriori complicazioni internazionali con la guerra di Castro resero inviso il loro nepotismo e, alla morte di Urbano VIII, i B. dovettero fuggire da Roma. Ma la protezione di Mazzarino, che non ...
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BRANDOLINI, Tiberto
Gaspare De Caro
Figlio di Sigismondo - condottiero distintosi dapprima al servizio sforzesco e poi in quello della Repubblica di Venezia - e di Margherita, della famiglia piacentina [...] sopraffatrice dei pontefici, fermamente decisi da Sisto IV in poi - pur con le ambiguità e le contraddizioni del nepotismo - a ricondurre l'intera regione romagnola nell'ambito dell'unità politica dello Stato ecclesiastico.
Nelle vicende della lotta ...
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DEL MONTE, Fabiano
Vanna Arrighi
Nacque presumibilmente a Roma circa l'anno 1545 (l'unico riferimento in proposito è in Cantagalli, p. 227, dove si dice che nell'aprile 1554 il D. aveva otto anni e [...] ). Benché fanciullo di pochi anni, il D. divenne da quel momento l'oggetto privilegiato del nepotismo di Giulio III.
Un nepotismo del resto molto scoperto se, parlando con l'ambasciatore fiorentino Averardo Serristori, il pontefice lo espresse ...
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Clive, Robert
Generale e politico inglese (Styche 1725-Londra 1774). Tra il 1744 e il 1752 partecipò al conflitto contro i francesi in India a Pondicherry e Trichinopoly. Nel 1757 ricacciò da Calcutta [...] fiscale (sistema Dual government) di Bengala, Bihar e Orissa. Attuò una riforma del servizio civile per arrestare la piaga della corruzione. Tornato in patria (1767) con ingenti fortune, fu assolto nel 1773 dall’accusa di corruzione e nepotismo. ...
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Francesco della Rovere (Celle Ligure 1414 - Roma 1484), di antica famiglia savonese, entrato nell'ordine dei frati minori conventuali, dei quali divenne ministro generale nel 1464, si addottorò nel 1444 [...] dei Russi (nonché la loro obbedienza alla Chiesa di Roma) si rivelarono presto infondate. In Italia il suo nepotismo (ben sei nipoti ebbero la porpora cardinalizia, e altri parenti ebbero lucrose cariche) finì col produrre una scissione profonda ...
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MAIDALCHINI, Olimpia
Stefano Tabacchi
Nacque a Viterbo il 26 maggio 1592 - o, secondo una meno affidabile tradizione, nel 1594 - da Sforza e da Vittoria Gualtieri. Apparteneva a una famiglia del medio [...] insolita devozione". Le donne ai tempi del giubileo, a cura di A. Groppi - L. Scaraffia, Milano-Genève 2000, pp. 97-118; Id., Nepotismo al femminile. Il caso di O. M. Pamphilj, in La nobiltà romana in età moderna, a cura di M.A. Visceglia, Roma 2001 ...
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Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] sé stesso e gli altri, mirò all'applicazione integrale dei decreti tridentini e alla riforma generale della Chiesa: bandì il nepotismo, riformò la sua corte e il clero romano, migliorò il collegio cardinalizio, esigendo da tutti grande severità di ...
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nepotismo
(raro nipotismo) s. m. [der. di nepote]. – 1. Nella storia della Chiesa e dello stato pontificio, la prassi seguita da alcuni papi, nei sec. 15°-18°, di favorire i proprî familiari e specialmente i nipoti, con il conferimento di...
nepote
nepóte s. m. e f. [lat. nĕpos -ōtis]. – Variante region. o letter. di nipote talvolta usata, nel linguaggio solenne, col sign. di discendente, postero (di solito al plur.): Serse per l’Ellesponto si fuggia, Fatto ludibrio agli ultimi...