Figlia di Germanico e di Agrippina maggiore (15 - 59 d. C.), era sorella dell'imperatore Caligola; moglie di Gneo Domizio Enobarbo (da cui ebbe Nerone), quindi dell'imperatore Claudio, al quale fece adottare [...] nella corte di Claudio, valendosi dell'aiuto di Burro e di Seneca. Riuscita nell'intento di porre sul trono il figlio Nerone, solo per breve tempo seppe controllarne la volontà; acceso il dissidio per la rivalità di Atte e di Poppea Sabina, fu ...
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Scultore italiano (Firenze 1846 - Siena 1924). Intese dapprima reagire al manierismo accademico (Nerone vestito da donna, 1873, che suscitò un'aspra polemica); modellò poi gruppi piuttosto sentimentali [...] e aneddotici (Sorelle di latte, Il fumo negli occhi); il suo nome è legato soprattutto al monumento a Garibaldi, sul Gianicolo, a Roma ...
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Epigrammista greco (sec. 1º d. C.), vissuto a Roma al tempo di Nerone e dei Flavî, confuso a lungo con l'omonimo poeta di Taranto. Di lui abbiamo nell'Antologia Palatina una quarantina di epigrammi per [...] lo più "isopsefici", cioè risultanti di distici in cui il valore numerico delle singole lettere (α = 1; β = 2; ecc.) dà come somma il medesimo numero ...
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Scultore greco (sec. 1º d. C.), forse asiatico; secondo Plinio costruì per Nerone la statua colossale con la sua effigie, alta 119 piedi, trasformata da Vespasiano in un'immagine del dio Sole; Adriano [...] la rimosse dalla Domus aurea collocandola davanti all'anfiteatro Flavio e Commodo la fece trasformare in una figura d'Ercole con la sua fisionomia. Plinio ricorda un'altra statua colossale, opera di Z., ...
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Nome d'arte di varî pantomimi famosi nell'età imperiale: 1. Vissuto sotto Nerone (m. 67 d. C.). Schiavo di Domizia, zia paterna di Nerone, fu liberato dall'imperatore, che però in seguito, geloso della [...] sua abilità scenica, lo fece giustiziare. 2. Favorito di Domiziano (m. 83 d. C.) alla corte del quale ebbe grande influenza. Per lui Stazio compose una fabula saltica, cioè un pantomimo, e l'Agaue, che ...
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MANZUOLI, Luca (Luca da Pontormo)
Pierantonio Piatti
Figlio di ser Manzo di Nerone di Pontormo (diocesi di Firenze) e di una Gemma di ignoto casato, nacque agli inizi degli anni Trenta del secolo XIV [...] nel "popolo" di S. Lucia in Firenze, ove dimorò sino al suo ingresso in religione.
Il 5 sett. 1349 fece rogare il proprio testamento (confluito nell'Archivio dell'Ospedale di S. Maria Nuova in Firenze, ...
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Fratello maggiore di Vespasiano, prefetto di Roma negli ultimi anni (62-68) di Nerone (ma, probabilmente, già dal 56 al 61, e, dopo una nuova interruzione sotto Galba, fino al dicembre 69). Parteggiò per [...] Otone e poi, temporaneamente, per Vitellio; quando le milizie di Vespasiano si avvicinarono a Roma, assediato sul Campidoglio, fu ucciso dai Vitelliani (69 d. C.) ...
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PEDIO, Sesto (Sextus Pedius)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giurista romano di età incerta (fra Nerone e Adriano); della sua vita nulla sappiamo di positivo, e nemmeno possiamo stabilire se abbia appartenuto [...] all'una o all'altra delle due scuole, sabiniana e proculiana.
Dalle citazioni di giuristi posteriori si ricava che scrisse un commentario all'editto pretorio, in circa 40 libri, e uno all'editto degli ...
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BANDINI, Mario
Carlo M. Travaglini
Nacque a Firenze il 6 maggio 1907 da Nerone e da Amelia Bruschi in una famiglia di medio ceto di professionisti. Sensibile influenza sull'orientamento e la primitiva [...] formazione intellettuale ebbe il padre, agronomo e amministratore di varie aziende agricole.
Nel 1928 il B. si laureò in scienze agrarie presso l'università di Firenze e conseguì poi l'abilitazione alla ...
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Comandante romano (sec. 1º d. C.). Legato in Africa della III legione Augusta sotto Nerone, instaurò (68 d. C.) un movimento di secessione nella provincia, dichiarandosi rappresentante del senato e tentando [...] di costituirsi un proprio stato. Fu poi vinto pochi mesi più tardi sotto Galba ...
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neroniano
agg. – Dell’imperatore romano Nerone (37-68 d. C.): l’epoca n.; il principato n.; le persecuzioni n. contro i cristiani; senatoconsulto n., emanato su proposta di Nerone. Per estens. (con riferimento alla crudeltà e alle perversioni...
qualis artifex pereo!
〈ku̯àlis àrtifeks pèreo〉 (lat. «quale artista muore con me!»). – Celebre frase che, secondo Svetonio (Vita di Nerone, 69), l’imperatore Nerone avrebbe pronunciato morendo.