Vedi ISTHMIA dell'anno: 1961 - 1973
ISTHMIA (v. vol. iv, p. 246 ss.)
O. Broneer
Il santuario di Posidone dove erano celebrati i Giochi Istmici, è situato sull'istmo di Corinto, vicino all'estremità orientale [...] furono erette due grandi colonne ioniche che probabilmente sostenevano statue. Questa ricostruzione può essere stata occasionata dalla visita di Nerone nel 66-67 d. C. quando inaugurò lo scavo del canale di Corinto. Ai giochi istmici egli partecipò ...
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Vedi MARSIGLIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARSIGLIA (v. vol. iv, p. 880)
F. Benoît
Nuovi scavi sono stati fatti in occasione di varî lavori nella città, che hanno fornito alcuni dati per la conoscenza [...] ci dice che un medico marsigliese, Crinas, stabilito a Roma dove aveva fatto fortuna, aveva lasciato alla città natale sotto Nerone dieci milioni di sesterzi, dopo aver dato già una 50rnlna equivalente per la ricostruzione delle mura e di altri ...
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Vedi PRASSITELE dell'anno: 1965 - 1996
PRASSITELE (Πραξιτελης, Praxiteles)
G. Becatti
Scultore nato ad Atene, forse alla fine del V o nei primissimi anni del IV sec. a. C., da Kephisodotos, di cui fu [...] in marmo pentelico, celebrato negli epigrammi (Anth. Gr., i, 164) fu portato a Roma da Caligola, restituito da Claudio, ripreso da Nerone, che l'espose nel Portico d'Ottavia, e gli fece dorare le ali. A Tespie era una copia dello scultore Menodoros ...
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Vedi APELLE dell'anno: 1958 - 1994
APELLE (᾿Απελλῆς, Apēlles)
D. Mustilli
Pittore, vissuto nel IV sec. a. C. Fu, secondo il concorde giudizio degli antichi, il più grande dei pittori greci.
Nacque probabilmente [...] Foro Romano. La tavola con il volgere dei secoli aveva subito nella parte inferiore danni che sembravano irreparabili, tanto che Nerone pensò di sostituirla con una copia di un certo Dorotheos o Dositheos, ma, finalmente, al tempo di Vespasiano si ...
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Vedi CORONA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CORONA (corona)
L. Breglia
L'argomento è di quelli che presentano diversissimi interessi secondo i punti di vista differenti e che pertanto hanno generato intorno [...] si cingeva Cesare in teatro (Cass. Dio, 44, 6); le corone radiate che contrassegnano gli imperatori sulla moneta romana a partire da Nerone in poi; le corone di foglie e fiori naturali, fra cui quelle di petali di rose (coronae sutiles), in uso nei ...
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GEMMA
V.H. Elbern
Il termine g. si riferisce, nell'Antichità e nelle epoche successive, alle pietre preziose di ogni tipo, di preferenza a quelle lavorate. In questo ambito vanno annoverate, per quanto [...] , erano inserite duecentoventisei pietre, duecentoventitré delle quali antiche e comprendenti 'cammei di stato', come quello dell'imperatore Nerone incoronato dalla Vittoria, il noto intaglio con Marte e Venere, e il cammeo detto dei Tolomei ora a ...
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Vedi PORTO dell'anno: 1965 - 1996
PORTO (ἐμπόριον, portus)
V. Scrinari
Generalmente i porti si distinguono in naturali e artificiali, ma, con più precisione anche per quanto concerne l'antichità, i p. [...] di Traiano) si veda la voce porto (ostia).
Gli architetti Severus e Celer sono i costruttori del nuovo porto voluto da Nerone ad ampliamento del piccolo, vecchio porto di Anzio, ancora, pare, d'origine volsca; la forma è irregolare, quasi a trapezio ...
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CORNICE
G. Matthiae
W. Ehlich
Architettura. - È la parte terminale di ogni costruzione; costituita da una serie di modanature progressivamente aggettanti assolve il compito di difendere le strutture [...] celata da porticine. Probabilmente però, anche pitture di grandi dimensioni, come quella su tela alta 120 piedi (circa 35 m) rappresentante Nerone, (Plin., Nat. hist., xxxv, 51), erano applicate a un telaio e inquadrate in una cornice che, per la sua ...
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INCROSTAZIONE
G. Becatti
− La tecnica dell' i. di elementi varî su una superficie da decorare è molto diffusa fin dalle più antiche manifestazioni artistiche; si usarono metalli diversi, madreperla, [...] montes in cubiculo dilatantia: coepimus et lapide pingere). È un'invenzione del regno di Claudio egli precisa, e sotto Nerone si è cominciato anche a variare l'aspetto unitario del marmo inserendovi macchie che non erano nelle crustae, facendo così ...
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AURIFEX
I. Calabi Limentani
Aurĭftx, o raramente aurarius (faber) era chiamato in Roma sia l'orafo che lavorava l'oro, sia il venditore e il negoziante di oreficerie e di vasellame d'oro. L' a. poteva [...] ., C. I. L., vi, 9214).
L. Sempronius Cephalius (lib., Roma, iscr. fun., C. I. L., vi, 9208).
Serapa (ser. imperiale, Roma, età di Nerone, iscr. fun., C. I. L., vi, 8741).
L. Sicinius Priamus (lib., Oderzo, I sec. d. C., iscr. fun., G. I. L., v, 1982 ...
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neroniano
agg. – Dell’imperatore romano Nerone (37-68 d. C.): l’epoca n.; il principato n.; le persecuzioni n. contro i cristiani; senatoconsulto n., emanato su proposta di Nerone. Per estens. (con riferimento alla crudeltà e alle perversioni...
qualis artifex pereo!
〈ku̯àlis àrtifeks pèreo〉 (lat. «quale artista muore con me!»). – Celebre frase che, secondo Svetonio (Vita di Nerone, 69), l’imperatore Nerone avrebbe pronunciato morendo.