Figlio (Antium 37 d. C. - presso Roma 68) di Gneo Domizio Enobarbo e di Agrippina Minore, si chiamò Lucio Domizio Enobarbo; poi (50), adottato dall'imperatore Claudio, che Agrippina aveva sposato in seconde [...] nelle teste agli Uffizi, al Louvre, ecc. Zenodoro lo raffigurò come Elio nel colosso dinanzi alla domus aurea. ▭ Per antonomasia, nel linguaggio com., si dice di tiranno spietato, o di uomo comunque crudele, spietato: è un N.; ha un cuore di Nerone. ...
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Imperatore romano (n. 42 a. C. - m. Capo Miseno 37 d. C.). Valente generale, pacificò la Germania e tenne sotto controllo la situazione in Pannonia e Dalmazia; adottato da Augusto nel 4 d.C., salì al trono [...] riuscito a fare avvelenare Druso, figlio di T., fece esiliare Agrippina a Pandataria, dove morì, e a Ponza il figlio di lei Nerone, che si uccise. Nel 32, venuto a conoscenza di una congiura che Seiano ordiva contro di lui, T. ne preparò abilmente la ...
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Pretore nel 212 a. C., prese parte all'assedio di Capua; ebbe quindi il comando della Spagna. Console nel 207 riuscì ad impedire la marcia di Annibale verso il nord dell'Italia; accorso in aiuto del collega Livio Salinatore impegnato contro Asdrubale al Metauro, ebbe parte decisiva nell'esito vittorioso della battaglia: tornato in Apulia, fece lanciare nel campo di Annibale la testa del fratello. Fu ...
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Figlio (n. 6 d. C. - m. Ponza 31 d. C.) di Germanico e di Agrippina Maggiore, e fratello di Caligola. Morto Germanico (19) e Druso (23) figlio di Tiberio, di cui N. aveva (21) sposato la figlia Giulia, egli sembrava designato a succedere a Tiberio e riscuoteva il favore del popolo. Ma questi, insieme alle accuse mossegli da Seiano, lo fece incorrere nei sospetti dell'imperatore che ne dispose l'esilio ...
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Uomo politico romano (m. 33 a. C.). Comandante della flotta di Cesare nella guerra alessandrina (48 a. C.), pretore nel 42, fu marito di Livia (la quale, poi, divorziò per sposare Ottaviano) e padre dell'imperatore Tiberio e di Druso. Pontefice dal 46 alla morte ...
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Moglie di Nerone (n. tra il 30 e il 32 - m. 65 d. C.), figlia di Tito Ollio; di grande bellezza e intelligenza, dapprima sposò Rufrio Crispino, poi Marco Salvio Otone, amico di Nerone, ma l'imperatore [...] ne fece dapprima la sua amante e poi, ripudiata la moglie Ottavia, la sposò (62). La tradizione vuole che morisse per un calcio al ventre datole da Nerone, mentre era incinta. Per volere di Nerone fu divinizzata. ...
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Liberto e pedagogo di Nerone, nel 59, prefetto della flotta di Miseno, aiutò Nerone nell'uccisione di Agrippina. Più tardi (62) fu esiliato in Sardegna, dove morì. ...
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Sosia dell'imperatore Nerone (1º sec. d. C.); nell'Asia Minore, al tempo di Tito, si fece passare per Nerone. Riuscì a trovar seguito presso i Parti che lo volevano incoronare al posto di Tito. ...
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Liberto di Nerone, contribuì alla scoperta della congiura di Pisone; nel 68 seguì l'imperatore fuggitivo e lo aiutò nel suicidio. Assai colto, ebbe come schiavo il filosofo Epitteto, e lo emancipò; esortò [...] Flavio Giuseppe a scrivere le sue opere storiche. Fu messo a morte da Domiziano (95) ...
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Pittore romano dell'età di Nerone, noto per aver dipinto un'immagine di Minerva che, secondo le fonti antiche, dava l'illusione di seguire con lo sguardo il riguardante, e più per la decorazione murale [...] degli interni della Domus aurea di Nerone, che in parte è ancora conservata e rientra nel cosiddetto "quarto stile" della pittura parietale romana. n Si chiamava Fabullo anche un amico di Catullo; a lui il poeta indirizzò il noto scherzoso carme 13. ...
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neroniano
agg. – Dell’imperatore romano Nerone (37-68 d. C.): l’epoca n.; il principato n.; le persecuzioni n. contro i cristiani; senatoconsulto n., emanato su proposta di Nerone. Per estens. (con riferimento alla crudeltà e alle perversioni...
qualis artifex pereo!
〈ku̯àlis àrtifeks pèreo〉 (lat. «quale artista muore con me!»). – Celebre frase che, secondo Svetonio (Vita di Nerone, 69), l’imperatore Nerone avrebbe pronunciato morendo.