Uomo politico romano (Volsinio 20 a. C. circa - Roma 31 d. C.), favorito dell'imperatore Tiberio. Accompagnò Gaio Cesare in Oriente (1-4 d. C.), poi (14) fu prefetto del pretorio, dapprima associato in [...] senza il sospetto di responsabilità di S., questi lottò contro la famiglia di Germanico: la vedova Agrippina e il figlio Nerone furono banditi, quindi fu imprigionato l'altro figlio di Germanico, anch'egli di nome Druso; S. perseguiva il disegno di ...
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Anglista italiano (Valdobbiadene 1922 - Padova 1996); dal 1955 al 1968 prof. nell'univ. di Napoli, è passato nel 1968 a Padova e nel 1971 a Roma. Tra le sue opere: P. B. Shelley (1951); Il pensiero di [...] (1971) e i Sonetti (1996) di W. Shakespeare e la Terra desolata di T. S. Eliot (1972). Ha pubblicato inoltre i romanzi: La vita perduta (1972); La pantofola di Nerone (1987) e una raccolta di Interventi sulla narrativa italiana contemporanea (1978). ...
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Musicista (Pola 1854 - Grado 1929); studiò dapprima a Vienna e poi a Milano con F. Faccio; dal 1921 insegnò nel liceo musicale Tartini di Trieste. Compositore fra i più interessanti del secondo Ottocento [...] (1889); Cornelius Schut (1893; rielab. e intitolata Pittori fiamminghi, 1928); Nozze istriane (1895, la più celebre delle opere di S.); La falena (1897); Oceana (1903); L'abisso (1914). In collab. con V. Tommasini completò il Nerone di A. Boito. ...
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GARA, Eugenio
Rossella Pelagalli
Nato a Genova il 6 luglio 1888 da Luigi e Angela Lardera, mostrò ben presto spiccate attitudini letterarie: già nel 1910 debuttò con la raccolta di versi, edita a Napoli, [...] profondo interesse per studi e ricerche di carattere musicologico: nell'agosto dello stesso 1926, con una corrispondenza dal titolo Nerone di Boito all'Arena di Verona, esordiva come critico musicale su L'Illustrazione italiana di Milano, rivista con ...
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Nome di un'antica famiglia romana, alla quale (o a sue diramazioni) appartennero fra gli altri: Lucio Statilio, cavaliere romano che nel 63 a. C. prese parte alla congiura di Catilina e con gli altri fu [...] ebbero predilezione per i ludi gladiatorî e forse possedettero una scuola per istruire i combattenti. n Figlia di un Tito Statilio Tauro, console nel 44 d. C. e proconsole d'Africa nel 53 d. C. circa, fu Statilia Messalina, la terza moglie di Nerone. ...
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Uomo politico romano (sec. 1º a. C. - 1º d. C.); seguace di Sesto Pompeo, fu console nel 29 a. C.; legato propretore in Siria, fece un censimento nella Giudea (4-6 d. C.); combatté in Germania e ottenne [...] ., accompagnò Germanico in Siria e amministrò la provincia dopo la sua morte. n Il figlio, omonimo, di Gneo, fu console nel 41 d. C. e diresse, con Aulo Plauzio, la conquista della Britannia sotto l'impero di Claudio; fu condannato a morte da Nerone. ...
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Poeta satirico latino (Volterra 34 d. C. - Roma 62). Di rigorosa moralità, visse solo 28 anni, unito da profondi legami ai familiari e al maestro, il filosofo stoico Anneo Cornuto. Scrisse sei satire, [...] ai tempi (senza volere troppo precisare si può bene ammettere che ne fosse colpita la società neroniana e lo stesso Nerone) e nei consensi spirituali che la posizione assunta da P. F. trovava. E, oltre che nella tradizione grammaticale, lo studio ...
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Regista e scenografo (Genova 1921 - ivi 1989). Esordì come mimo con A. Fersen, quindi fu nella compagnia "Il carrozzone" di F. Piccoli, come attore, scenografo e costumista (1947-53). Dopo alcune esperienze [...] servo Matti di Brecht, 1970; Arden of Feversham di Anonimo elisabettiano, 1971; Peer Gynt di Ibsen, 1973), da testi contemporanei (Nerone è morto? di M. Hubay, 1974) e scritti da lui stesso (Sandokan, Yanez e i tigrotti della Malesia alla conquista ...
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Autore teatrale e critico drammatico (Verona 1910 - Milano 1991). Primario dell'Ospedale Psichiatrico di Verona, ma già critico de L'Arena, lasciò la medicina alla fine degli anni Quaranta per dedicarsi [...] forte tensione morale, mentre le commedie migliori (Non c'è pace per l'antico fauno, 1952; Narcisi e mamme, 1963) rivelano un drammaturgo spregiudicato e corrosivo nel ritrarre un paese in trasformazione. L'ultimo suo successo è stato Nerone (1981). ...
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Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] degli Ebrei davanti al tribunale dell’imperatore. Qui, intorno all’anno 67 d.C., cadde vittima della persecuzione di Nerone: secondo la tradizione egli fu decapitato e non crocefisso, giacché era cittadino romano.
Nell’iconografia s. Paolo è spesso ...
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neroniano
agg. – Dell’imperatore romano Nerone (37-68 d. C.): l’epoca n.; il principato n.; le persecuzioni n. contro i cristiani; senatoconsulto n., emanato su proposta di Nerone. Per estens. (con riferimento alla crudeltà e alle perversioni...
qualis artifex pereo!
〈ku̯àlis àrtifeks pèreo〉 (lat. «quale artista muore con me!»). – Celebre frase che, secondo Svetonio (Vita di Nerone, 69), l’imperatore Nerone avrebbe pronunciato morendo.