udito
Funzione sensoriale che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo dal mezzo elastico in cui esso si trova. [...] L’organo dell’u. è l’orecchio, che ha per mezzo afferente l’ottavo paio di nervi cranici. Le frequenze in grado di stimolare una risposta dell’orecchio umano variano da 20 Hz a 20 kHz. Il complesso sistema attraverso il quale le onde sonore vengono ...
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neurobiotassi
Movimento di cellule nervose, o degli assoni che da esse si dipartono, per innervare determinati organi. Tale movimento sarebbe determinato, secondo la teoria della n., da uno stimolo di [...] natura chimica, che parte dall’organo e che attira la fibra nervosa. In questo modo lo sviluppo dei nervi è diretto essenzialmente dal differenziamento degli organi da innervare. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che sul loro movimento influisce ...
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neurobiotassi
Movimento di cellule nervose, o dei cilindrassi che da esse si partono, per innervare determinati organi. Tale movimento sarebbe determinato, secondo la teoria della n., da uno stimolo [...] di natura chimica, che parte dall’organo e che attira la fibra nervosa. In questo modo lo sviluppo dei nervi è diretto essenzialmente dal differenziamento degli organi da innervare. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che sul movimento delle fibre ...
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Ciascuna delle membrane di rivestimento e di protezione, di natura connettivale, che circondano l’encefalo e il midollo spinale e che, essendo ricche di vasi sanguiferi, contribuiscono alla loro nutrizione.
Anatomia
Anatomia [...] è la membrana meningea più interna e in diretto rapporto con la superficie esterna della sostanza nervosa; accompagna i nervi con una guaina (nevrilemma). La pia madre spinale aderisce intimamente al midollo, discende fino nel fondo della sua fessura ...
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Fisiologo inglese (Bristol 1886 - Cambridge 1977), prof. all'univ. di Manchester (1920), poi presso l'University College di Londra (1923); nel 1922 ebbe, con O. Meyerhof, il premio Nobel per la medicina [...] o la fisiologia a riconoscimento delle sue fondamentali ricerche sui meccanismi della termoregolazione, sulla produzione di calore nei nervi, sulla fisiologia muscolare, sulla biochimica del sangue e dei tessuti, ecc. Dal 1929 socio straniero dei ...
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Si dice di formazione che concerne la vista, l’occhio, la visione o di fenomeno inerente all’ottica.
Anatomia e medicina
Anatomia comparata
Chiasma o.
L’incrocio delle fibre nervose che dalla retina dell’occhio [...] , che rappresentano l’estensione delle meningi cerebrali. Papilla o. Punto in cui le fibre o. della retina convergono nel nervo o. e in corrispondenza del quale i recettori neurosensitivi mancano (punto cieco). La forma e le dimensioni della papilla ...
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Metodica radiologica che si serve dell’introduzione di gas nelle cavità naturali o in particolari tessuti dell’organismo, al fine di creare il contrasto necessario per visualizzare parti altrimenti invisibili. [...] dell’organo interessato si ha: pneumoangiografia, di un tratto arterioso; pneumoartografia, dei muscoli, dei vasi, dei nervi e delle fasce di un arto; pneumoartrografia (o pneomoarto), del cavo articolare; pneumocervicografia, di alcune strutture ...
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VERATRINA
Alberico BENEDICENTI
Dai semi della Sabadilla officinarum Br., liliacea della Cordigliera del Messico, sono stati estratti diversi alcaloidi: la sabadina, la sabadillina e specialmente la [...] dalla cevina) e la veratrina amorfa o veratridina. La veratrina, applicata localmente, irrita le terminazioni dei nervi sensitivi e produce energiche azioni riflesse.
Giunta in piccolissima quantità sulla mucosa del naso provoca violenti starnuti ...
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Anatomia
Si dice di organi o parti che sono più vicini al dorso relativamente ad altri, o che hanno un particolare rapporto con la regione del dorso: colonna d., il tratto toracico della colonna vertebrale; [...] spinali che fuoriescono dal rachide in corrispondenza del suo tratto toracico; radice d., una delle due componenti del nervo spinale (l’altra è la radice ventrale), che convoglia soprattutto fibre afferenti, portando gli stimoli sensitivi al corno ...
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parestesia
Sensazione spontanea anomala non dolorosa, con i caratteri del formicolio, di leggere punture, di bruciore, di prurito, oppure di caldo o freddo; le p. sono dovute a lesioni, più o meno irreversibili, [...] delle vie sensitive, siano esse a livello dell’SNC, sia del midollo, sia dei nervi periferici. Le p. di origine centrale sono causate da lesioni della corteccia sensitiva, del talamo o del tronco cerebrale: se corticali, sono controlaterali alla ...
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nervato
agg. [der. di nervo]. – Fornito di nervi o, più spesso di nervature. In partic., nel linguaggio tecnico, di struttura continua provvista di costole o risalti che ne aumentano la resistenza a flessione: una soletta n. con travetti paralleli...
nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...