Genere di Graminacee, della tribù Arundinee. Ha le seguenti caratteristiche: fiori bisessuali, 2-5 per ogni spighetta, tutti eguali o il supremo ridotto; rachilla delle spighette munita alla base dei fiori [...] di un ciuffo di peli; glume fertili rigide con 5 nervi, bidentate all'apice e con una piccola resta tra i denti.
L'A. tenax (Vahl) Link. è una pianta formante grossi e densi cespugli alti fin oltre un metro e mezzo, con foglie convolute molto ...
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KÜHNE, Wilhelm
Agostino Palmerini
Fisiologo, nato ad Amburgo il 28 marzo 1837, morto a Heidelberg il 10 luglio 1900. Nel 1868 fu professore di fisiologia ad Amsterdam; nel 1871 a Heidelberg. È autore [...] gli studî sulla digestione delle sostanze albuminoidi, le ricerche sulle terminazioni dei nervi motori e sulla fisiologia generale dei muscoli e dei nervi, sulla fotochimica della visione, sulla rigidità cadaverica, sulla fisiologia del pancreas, ecc ...
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MERELLO, Rubaldo
Alessandra Imbellone
– Nacque il 16 luglio 1872 a Montespluga, frazione di Isolato (oggi Comune di Madesimo), in provincia di Sondrio, dove il padre Pietro, ispettore doganale di antiche [...] .), il M. abbandonò Genova solo nel 1907, dopo la morte della madre e dopo avere sposato la figlia di un falegname di Nervi e aver avuto una bambina. La sua testimonianza di persona al corrente dei fatti più intimi del M. è però resa meno attendibile ...
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dermatoneurosi
Alterazione cutanea secondaria a lesione nervosa, centrale o periferica, sensitiva, motoria o trofica. La d. più frequente è senza dubbio la malattia erpetica (➔ nevralgia, Nevralgia da [...] trofiche distali degli arti si verificano in seguito a lesioni dell’SNC, del nevrasse, dei gangli midollari e dei nervi periferici. Gran parte delle lesioni cutanee dei diabetici sono dovute a una combinazione di microangiopatia con neuropatia: non ...
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doccia
Apparecchiatura ortopedica in gesso o in metallo che accoglie, come in un solco rigido, i segmenti di arto da immobilizzare. ● D. ossea: depressione allungata della superficie di alcune ossa (per [...] es., omero, pube). Spesso tali d. sono trasformate in canali da membrane (per es., canale otturatorio del pube) e sono attraversate da nervi e vasi. ...
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Sostanza costituita per il 70-80% da lipidi e per il 20-30% da proteine, che riveste come una guaina le fibre nervose, con funzione protettiva e isolante della conduzione dello stimolo nervoso tra cilindrassi [...] vicini. Sono mieliniche le fibre nervose presenti nei centri nervosi costituenti la ‘sostanza bianca’ e nei nervi periferici del sistema nervoso centrale; un cilindrasse nudo può rivestirsi di guaina mielinica dopo un certo tratto e può perderla ...
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Affezione di natura molteplice (infiammatoria, infettiva, tossica ecc.) che colpisce simmetricamente più tronchi nervosi interessando sia le fibre motorie sia le sensitive. Ne possono essere responsabili: [...] , è dovuta all’azione diretta del bacillo responsabile (bacillo di Hansen), il quale si localizza lungo il decorso dei nervi. La p. mercuriale, rara, è caratterizzata soprattutto da tremori e paresi a seguito di intossicazione professionale. La p. da ...
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splancnico In anatomia e in fisiologia, si dice di ciò che è in relazione con gli apparati della vita vegetativa. Organi s. Gli organi della vita vegetativa: l’apparato digerente, il respiratorio, l’urogenitale, [...] splancnologia è la parte dell’anatomia dell’uomo che studia i tre apparati, digerente, respiratorio e urogenitale. Nervi s. Le fibre nervose che provvedono all’innervazione simpatica degli organi addominali, nel territorio corrispondente all’area s ...
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TORACE (gr. ϑώραξ; lat. thorax; fr. thorax; sp. torax; ted. Brust; ingl. chest)
Luigi CASTALDI
Piero BENEDETTI
Vittorio PUCCINELLI
È la porzione anteriore del tronco corporeo degli animali di complessa [...] i corpi vertebrali, l'aorta toracica o discendente, la vena cava inferiore, le vene azigos ed emiazigos, il dotto toracico, i nervi vaghi; un poco più di lato, in corrispondenza delle articolazioni tra le teste delle coste e i corpi vertebrali, corre ...
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nevrosi
Categoria generale di disturbi mentali in cui, a differenza delle psicosi, le funzioni cognitive sono per lo più conservate e il paziente è cosciente delle proprie limitazioni e dei propri sintomi. [...] Il termine fu coniato dal medico scozzese William Cullen nel 1776 in riferimento a ipotetiche affezioni dei nervi, ripreso poi da Sigmund Freud per indicare un insieme di disturbi psichici senza causa organica i cui sintomi sono l’espressione ...
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nervato
agg. [der. di nervo]. – Fornito di nervi o, più spesso di nervature. In partic., nel linguaggio tecnico, di struttura continua provvista di costole o risalti che ne aumentano la resistenza a flessione: una soletta n. con travetti paralleli...
nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...