UMANO, CORPO
Agostino Palmerini
. La struttura e le funzioni delle diverse parti che compongono il corpo umano sono oggetto particolare di studio rispettivamente dell'anatomia e della fisiologia. Molti [...] e la parte vestibolare dell'orecchio interno dànno origine rispettivamente alla parte cocleare e vestibolare del nervo acustico, che dal foro uditivo interno entra nella cavità cranica per raggiungere i centri nervosi corrispondenti.
Tatto, gusto ...
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Studia da un lato i fenomeni provocati nell'organismo animale dall'applicazione di un potenziale elettrico e, dall'altro, le manifestazioni elettriche dell'organismo vivente, indipendentemente da ogni [...] G. Wever e C. W. Bray. Questi autori, applicando l'elettrodo attivo sul nervo acustico e portando la corrente, amplificata da 5000 a 100.000 volte, a un fibra nervea: la frequenza della risposta cocleare può raggiungere 12.000 vibrazioni per secondo ...
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Definizione e limiti. - È la scienza che si dedica allo studio dei problemi dell'udito. Solo in tempo relativamente recente, essa si è andata affermando sotto un profilo unitario e autonomo, anche se i [...] cocleari (ingl. cochlear microphonics), sui potenziali del nervo uditivo, sui potenziali rilevabili ai varî livelli della via . Il recettore sensoriale periferico, e il sistema cocleare stesso, sono profondamente situati e, sfuggendo a qualsiasi ...
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Testa
La testa costituisce la parte superiore del corpo umano. Essa è separata dal collo dalla linea cervicocefalica, che inizia dalla protuberanza occipitale esterna e, toccando l'apice dell'apofisi [...] e il depressore del sopracciglio e altri, tutti innervati dal nervo facciale. Al vertice della testa è situato il muscolo epicranico, distinti ciascuno in porzione vestibolare e porzione cocleare.
Orecchio esterno Il padiglione auricolare è ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] (associare, severo «grave») o lessicali (deplezione, impianto cocleare, potenziali evocati). Dall’inglese provengono anche espressioni tratte dalla : muscolo), il crociato (legamento), il trigemino (nervo), gli ottavi (denti);
(c) ➔ stile nominale ...
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meccanotrasduzione
Nicoletta Berardi
Nella meccanotrasduzione un segnale meccanico viene convertito in un segnale nervoso tramite i meccanorecettori. Alla base di questa forma di trasduzione ci sono [...] cui base c’è la finestra ovale, la scala media, o dotto cocleare, e la scala timpanica, il compartimento inferiore, alla cui base c radici dorsali si trova nei gangli delle radici dorsali di un nervo spinale. L’assone ha due branche, una periferica e ...
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organi artificiali e protesi
Margherita Fronte
Francesca Vannozzi
Quando è possibile sostituire arti mancanti od organi malati
Può avvenire che, per malattia o infortunio, una persona perda l’uso di [...] struttura che percepisce i suoni e invia i segnali al nervo acustico (udito). A differenza degli apparecchi acustici tradizionali, che si limitano ad amplificare i suoni, l’impianto cocleare è in grado di trasformare il segnale sonoro in un impulso ...
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In anatomia umana e comparata, parte dell’orecchio a forma di sacchetto.
Negli Gnatostomi il s. comunica con l’otricolo mediante un condotto s.-otricolare, assente nei Ciclostomi, nei quali le porzioni [...] (cochlea) e precisamente alla sua rampa media (dotto o canale cocleare). In molti Elasmobranchi dalla parte dorsale del s. si diparte alla quale arrivano le terminazioni del nervo sacculare, ramo inferiore del nervo vestibolare; il s. comunica con l ...
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POTENZIALE EVOCATO
Paolo M. Rossini
In neurofisiologia l'espressione indica, nel significato originario, la variazione di potenziale indotta in una precisa sede encefalica dalla stimolazione di un recettore [...] tale da attivare in modo sincrono un elevato numero di fibre a livello della membrana basale cocleare e da generare un input massivo lungo l'8° nervo (fig. 1).
In campo neurologico il tipo a) è quello più largamente impiegato poiché questo potenziale ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] Bekhterev, Sigmund Freud, Hans Held, Kölliker, Ramón y Cajal. Si distinguono, in tal modo, un ramo cocleare e un ramo vestibolare del nervo; si comprende che il primo è preposto alla trasmissione degli stimoli uditivi e prende origine dall'organo del ...
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cocleare
agg. [der. del lat. cochlea «chiocciola», per la forma]. – 1. In botanica, detto della preflorazione, quando un filloma (sepalo, petalo, tepalo) ricopre i margini di due fillomi vicini. 2. In anatomia, che compone o ha rapporti con...
iperacusia
iperacuṡìa s. f. [comp. di iper- e del gr. ἄκουσις «audizione»]. – In medicina, aumento della sensibilità uditiva, in rapporto con condizioni irritative del nervo cocleare, con flogosi auricolari, con stati tossici, con lesioni...