antitussivo
Farmaco sedativo della tosse. A seconda del meccanismo di azione, gli a. agiscono a livello centrale, innalzando a livello del bulbo la soglia di evocazione dello stimolo tussivo (codeina), [...] a livello periferico, agendo dirttamente sui recettori della tosse (levodopropizina), a livello dell’arco efferente, antagonizzando a livello locale la risposta effettrice del nervo vago (ipratropio bromuro). ...
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Musica
Strumento a percussione costituito da una cassa di risonanza, solitamente in rame, chiusa da una membrana che viene percossa da mazzuoli a testa sferica in feltro, cuoio, sughero o altro materiale. [...] t. è la cavità dell’osso temporale che accoglie la catena degli ossicini (martello, incudine, staffa), i muscoli relativi e un nervo (la corda del t.): comunica mediante la tromba di Eustachio con la faringe e corrisponde attraverso la membrana del t ...
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Anatomia
Formazione anatomica tubolare a pareti proprie o scavata in una struttura compatta, che serve al passaggio di liquidi (sangue, urina, bile ecc.), di altre formazioni anatomiche (nervi, muscoli, [...] ecc.), o di alimenti. C. di Falloppio C. scavato nello spessore della rocca petrosa del temporale e occupato dal nervo facciale. C. midollare Nella diafisi delle ossa lunghe, la cavità centrale, allungata nel senso del maggior asse, contenente il ...
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piramidale, sistema
Insieme di vie nervose che determinano il movimento volontario; hanno inizio nella corteccia cerebrale frontale e terminano nel tronco encefalico e nel midollo spinale, in partic. [...] corna anteriori del midollo spinale; l’assone del motoneurone periferico fuoriesce dal midollo con la radice di un nervo spinale e raggiunge il muscolo da innervare.
Patologie
Lesioni del primo motoneurone lasciano intatto il secondo, privandolo ...
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neuropatie
Maria Grazia Di Pasquale
Neuropatie da farmaci
La moltiplicazione e la diffusione di molecole farmacologicamente attive ha contribuito, negli ultimi decenni del 20° sec., all’elevata incidenza [...] e alterazioni della funzionalità vestibolare: fu forse la prima evidenza clinica di una neurite cranica (dell’VIII paio di nervi cranici) da farmaco. A lungo tuttavia non si conobbe il meccanismo patogenetico di tale iatrogenicità: attorno al 1980 si ...
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Patologo, nato a Opoczno nel 1866, morto a Leopoli nel 1911. Si laureò in Russia, studiò poi in Germania e in Francia; dal 1907 insegnò patologia generale a Leopoli. I suoi studî si riferiscono all'ematologia, [...] al ricambio materiale, alla neurologia. È noto come "sintoma di B." l'analgesia tabetica nel nervo ulnare nella doccia epitrocleo-olecranica. ...
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sinusite Infiammazione dei seni paranasali (frontali, mascellari ecc.). Può essere causata dalla propagazione per contiguità di affezioni batteriche o virali. I sintomi sono cefalea e dolore locale spontaneo, [...] si evidenzia una ridotta trasparenza delle cavità affette. Complicazioni sono la propagazione dell’infezione a meningi, encefalo, nervo ottico, o la fistolizzazione all’esterno. La terapia è antibiotica per via sistemica o locale; nei casi ...
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Primo elemento di termini composti formati modernamente nella terminologia medica, nei quali significa «diaframma» o relazione con diaframma.
Frenocolopessia Fissazione chirurgica del colon al diaframma.
Frenoglottismo [...] Aponeurosi centrale del diaframma.
Ascesso subfrenico Qualsiasi ascesso che si forma subito al disotto della cupola diaframmatica.
Nervo frenico Nervo pari, ramo discendente del plesso cervicale destinato a innervare il diaframma; origina dal 3°-4°-5 ...
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Altro nome con cui viene indicata la figura piana del rombo
Anatomia
L. poplitea (o cavo popliteo) Regione posteriore del ginocchio i cui lati sono costituiti superiormente dai muscoli semimembranoso [...] dai gastrocnemi o gemelli; in mezzo al tessuto adiposo che riempie il cavo decorrono l’arteria, la vena e il nervo poplitei.
L. ottico-peduncolare Regione situata alla base dell’encefalo e delimitata anteriormente dalle due benderelle ottiche e dal ...
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Anatomista e antropologo fisico (Quedlinburg 1844 - Strasburgo 1916). Prof. di anatomia a Jena, Königsberg, Strasburgo, rivolse la sua attività all'istologia e alla fisiologia, eseguendo ricerche sull'occhio [...] e fondò una metodica di misure applicabili anche alle forme craniche attuali. Tra le sue opere maggiori: Lehrbuch der Neurologie (1881) e Lehrbuch der Anatomie der Sinnesorgane (1883). n Nucleo di S.: il nucleo mediale del nervo vestibolare. ...
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nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...
nervato
agg. [der. di nervo]. – Fornito di nervi o, più spesso di nervature. In partic., nel linguaggio tecnico, di struttura continua provvista di costole o risalti che ne aumentano la resistenza a flessione: una soletta n. con travetti paralleli...