Strumenti per la percezione: i sensori
Arnaldo D’Amico
Corrado Di Natale
Giulia Mantini
La possibilità di interagire con il mondo nel quale viviamo ci è fornita dagli organi di senso. Il ruolo di [...] in persone con deficit gravi, a livello profondo. In particolare, la loro funzione è quella di stimolare direttamente il nervo uditivo all’interno della coclea tramite impulsi elettrici. Gli impianti cocleari sono costituiti da una parte esterna che ...
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fascicolazione nervosa
Contrazione spontanea involontaria di gruppi di fibre muscolari, che può manifestarsi visivamente sotto la cute come scossa, vibrazione o ondulazione. La forza della f. n. non [...] possone essere coinvolte nell’origine delle f. n., come nei casi di polineuropatie, di compressioni e intrappolamenti cronici di un nervo. Le f. n. sono dovute a impulsi ectopici dell’assone, così che le fibre muscolari hanno scariche sporadiche e ...
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pressocettore
Recettore del sistema nervoso autonomo che viene eccitato da stimoli pressori. È stata dimostrata la presenza di p. nelle pareti delle arterie (tunica avventizia) e spec. nell’arco aortico, [...] che interferiscono sulla regolazione delle funzioni cardiocircolatorie e respiratorie; la diminuzione ne stimola l’attività. Le fibre afferenti ai centri bulbari viaggiano nel nervo vago e terminano nel suo nucleo situato nel bulbo dell’encefalo. ...
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polpaccio
Massa prominente situata nel la parte posteriore e alta del la gamba: al la sua costituzione partecipano soprattutto i due muscoli gastrocnemi e i l soleo, che nel loro insieme formano i l [...] stiramenti dei suoi muscoli , dislocazioni muscolari verso l ’alto per rotture del tendine d’Achille, rotture di fasci di fibre muscolari con ematomi sottofasciali e flebotrombosi secondarie; interessamento distale delle patologie del nervo sciatico. ...
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Uno dei tre elementi scheletrici della cintura pelvica dei Vertebrati Tetrapodi e precisamente quello posteriore dei due ventrali (i. e pube).
Nello scheletro umano l’i. è fuso con ileo e pube a formare [...] è uno dei rami dell’arteria ipogastrica. Il nervo ischiatico (o nervo sciatico) è un nervo misto, di moto e di senso, dell’ nervoso sacrale (o ischiococcigeo) e il più voluminoso tra i nervi del corpo umano. Esce dal bacino attraverso il grande foro ...
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La parte inferiore di una cosa o di qualunque cavità, o anche la parte più lontana rispetto all’osservazione.
Anatomia
La parte emisferica o terminale di un organo cavo o di altra formazione ricurva. [...] cardias; nell’occhio, quel complesso di elementi anatomici (retina, con la sua ‘macula’, papilla, arteria e vene centrali del nervo ottico) che si possono esaminare con l’esame oftalmoscopico.
Fisica
Rumore di fondo (o fondo)
In una misurazione, l ...
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GOWERS, William Richard
Vittorio Challiol
Medico, nato a Londra il 20 marzo 1845, ivi morto il 4 maggio 1915. Laureato a Londra nel 1870, vi esercitò costantemente la medicina e specialmente la neurologia. [...] epilettici e sifilitici.
Le sue ricerche si riferiscono soprattutto alle malattie del midollo spinale, alle alterazioni del nervo ottico nelle malattie cerebrali, all'epilessia, alle leggi del dinamismo vitale. Assertore convinto del metodo anatomo ...
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denti
Maurizio Imperiali
Gli organi fondamentali della masticazione
In molte specie animali sono presenti diversi tipi di denti, ciascuno con una sua particolare funzione. Per questo la composizione [...] dente si distinguono varie parti: la radice, che è inserita dentro l'osso e a esso lo ancora; la polpa, che ospita il nervo e i vasi sanguigni; la dentina, che è la parte più abbondante del dente; infine lo smalto, che è il rivestimento più esterno ...
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pressocettore
Recettore che viene eccitato da stimoli pressori. I p. sono localizzati nelle pareti delle arterie (tunica avventizia) e spec. nell’arco aortico, nel seno carotideo, nelle arterie mesenteriche. [...] che interferiscono sulla regolazione delle funzioni cardiocircolatorie e respiratorie; la diminuzione ne stimola l’attività. Le fibre afferenti ai centri bulbari viaggiano nel nervo vago e terminano nel suo nucleo situato nel bulbo dell’encefalo. ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] di effetti inibitori periferici. Vent’anni dopo E.F.W. Pflüger avrebbe dimostrato l’inibizione della motilità del tenue per stimolazione del nervo splancnico, e tra il 1865 e il 1890 sarebbero apparsi i lavori di W.H. Gaskell e quelli di J.N. Langley ...
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nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...
nervato
agg. [der. di nervo]. – Fornito di nervi o, più spesso di nervature. In partic., nel linguaggio tecnico, di struttura continua provvista di costole o risalti che ne aumentano la resistenza a flessione: una soletta n. con travetti paralleli...