(o isterismo) Forma di nevrosi, variamente intesa dalla psichiatria classica e dalla psicanalisi. Il termine corrisponde per la prima a poco più di un concetto clinico, per la seconda a una particolare [...] con indirizzo scientifico solo nel 17° sec., quando C. Lepois per primo la mise in rapporto con il sistema nervoso e T. Sydenham sostenne l’importanza dell’emozione nella genesi delle sue manifestazioni e ne escluse la genesi uterina, notando ...
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Testa
La testa costituisce la parte superiore del corpo umano. Essa è separata dal collo dalla linea cervicocefalica, che inizia dalla protuberanza occipitale esterna e, toccando l'apice dell'apofisi [...] è situato sul modiolo, alla base della lamina spirale ossea. Il ganglio del Corti a sua volta invia fibre al sistema nervoso centrale. Il nervo acustico, costituito dai rami che provengono dal ganglio spirale, raggiunge il ponte e qui si collega alla ...
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Fisiologo (Vienna 1870 - Bad Wiessee 1952), figlio di Gustav. Prof. di fisiologia a Halle (1903), Vienna (1906) e Praga (1913-39). Accademico pontificio (1936). Ha dato importanti contributi nel campo [...] della fisiologia del sistema nervoso, con particolare riguardo agli organi di senso. Fra le sue opere: Über physiologische und pathologische Anpassung des Auges (1900); Allgemeine Physiologie (2 voll., 1916-24); Einführung in die physiologische Optik ...
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Sigla di rapid eye movements, che in neurofisiologia indica la fase del sonno caratterizzata da movimenti rapidi degli occhi, scomparsa della sincronizzazione dell’elettroencefalogramma e modificazioni [...] dell’elettromiogramma, nonché da alterazioni varie del sistema nervoso autonomo (miosi, aritmie cardiache, ipotensione arteriosa ecc.). Nell’uomo coincide con il periodo di più intensa attività percettiva e cognitiva, in cui si organizzano gli ...
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In medicina, il prurito alle gengive che precede l’eruzione dei denti, e anche il ripetuto mordersi della lingua o della parte interna della guancia, sia in accessi epilettici sia per abitudine, come per [...] tic nervoso. ...
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caffè
Anna Uva
Una pianta, una bevanda, un luogo d'incontro
La consuetudine di bere caffè dipende dal gusto di questa bevanda, dal suo aroma e anche dagli effetti positivi che ha sul sistema nervoso, [...] definiscono un alcaloide. Alla caffeina si devono gli effetti positivi del caffè sul nostro organismo perché, stimolando il sistema nervoso, facilita la digestione, migliora la memoria e aiuta a sopportare la fatica; ma, se si eccede nel consumo ...
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fatica
Guido Maria Filippi
Diminuzione, sia percepita sia oggettivamente misurata, della capacità fisiologica di eseguire un lavoro. La funzione muscolare si esplica in varie fasi che possono prevedere [...] muscolari. La presenza di tali sostanze viene ‘letta’ dalle numerose fibre nervose sensitive, presenti nello stesso contesto muscolare, che segnalano al sistema nervoso centrale di diminuire l’attività muscolare. La liberazione di queste sostanze è ...
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algesia
Intensità e carattere personale del dolore di un soggetto. L’a. è di diversa intensità nei pazienti con identica patologia, ed è determinata sia da fattori soggettivi a livello percettivo nel [...] sistema nervoso centrale, che da situazioni anatomiche (fisiologiche e patologiche), che condizionano la sensibilità dolorifica. Per es., l’a. di un determinato distretto del corpo può essere differente a causa di assunzione di alcol o droghe, o per ...
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angioneurosi
Malattia o sindrome nella quale la manifestazione più vistosa è rappresentata da un disturbo vasomotorio al quale possono associarsi disturbi sensitivi, secretori e trofici, generalmente [...] attribuiti a una alterata regolazione del sistema nervoso vegetativo (anche se, verosimilmente, la genesi è più complessa); per es., tra le diverse a., nel morbo di Raynaud si ha uno spasmo delle arteriole delle estremità (mani, soprattutto), nell’ ...
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Neuropsichiatra italiano (Palermo 1870 - Salò 1940), prof. di neuropsichiatria nelle univ. di Sassari, Messina, Modena e Torino, dove (dal 1927) insegnò anche neuropatologia. Fu un tenace assertore della [...] la dimostrazione sperimentale, ravvisò (1899) in un fenomeno di mediazione chimica la trasmissione dell'impulso nervoso da una cellula nervosa all'altra. Nei problemi delle sensazioni dolorifiche sostenne l'origine di esse dal talamo ottico, negando ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
nervosismo
s. m. [der. di nervoso]. – Condizione di irritabilità e di tensione nervosa: era agitato da un inspiegabile n.; moderare, trattenere, frenare il n.; non riusciva a calmare il proprio nervosismo. Più spesso, sensazione, anche diffusa...