tè Nome comune impiegato per designare Camellia sinensis (v. fig.), pianta delle Teacee, e le sue foglie essiccate, usate per la preparazione dell’omonima bevanda.
Caratteristiche
La famiglia Teacee, ordine [...] caffeina (o teina), che costituisce il 2-4% e conferisce al t. il suo carattere di stimolante del sistema nervoso, e le catechine (5-10%), composti polifenolici talvolta indicati come tannini. Nelle foglie fresche sono anche contenuti diversi enzimi ...
Leggi Tutto
Anatomia
C. legamentosa di Weitbrecht Benderella fibrosa tesa tra radio e ulna.
C. tendinee Gli esili tendini che uniscono le cuspidi delle valvole atrioventricolari con i muscoli papillari del cuore.
C. [...] , cilindrica, caratteristica dei Cordati. È un organo di sostegno situato dorsalmente all’intestino e ventralmente al sistema nervoso che deriva dall’archenteron. È costituita da un tessuto connettivo di tipo particolare, chiamato cordoide, le cui ...
Leggi Tutto
VALERIANA (lat. scient., Valeriana officinalis L.; ted. Baldrian)
Fabrizio CORTESI
Alberico BENEDICENTI
È una pianta vivace della famiglia Valerianacee che raggiunge un'altezza di 5-15 dm., con rizoma [...] e aumenta moderatamente la pressione sanguigna (A. Jappelli); a dosi più elevate la abbassa. Ha azione depressiva sul sistema nervoso centrale. I principî attivi vengono eliminati con le urine in combinazione con l'acido glicuronico. Innocua anche a ...
Leggi Tutto
Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] radici, e la mancanza di quegli attributi che sono caratteristici degli animali superiori, cioè un sistema nervoso e gli organi di senso ad esso collegati. Tutte queste caratteristiche, considerate insieme, permettono di distinguere sufficientemente ...
Leggi Tutto
In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] e saldatura dei margini si trasforma in un organo assile, il tubo neurale, il quale darà origine al sistema nervoso centrale: encefalo e midollo spinale con tutti i loro derivati. Dal rimanente ectoderma avranno origine l’epidermide con i ...
Leggi Tutto
Botanica
P. radicale
In fisiologia vegetale, la p. che spinge verso l’alto la linfa nei vasi del fusto delle piante terrestri e che si origina nella radice, forse in corrispondenza all’endoderma; è uno [...] di adrenalina e noradrenalina. Queste tre aree, oltre a essere collegate fra loro, lo sono anche, attraverso dispositivi di fibre nervose, con un centro dell’ipotalamo e con la corteccia cerebrale; d) centro ipotalamico, in cui si possono distinguere ...
Leggi Tutto
Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] se derivante da vasi sanguigni o linfatici; meningioma il t. delle meningi; neurinoma o neurofibroma il t. dei tronchi nervosi. Altre volte il nome si riferisce alla particolare conformazione del t.: verruca, condiloma, polipo e papilloma sono le ...
Leggi Tutto
Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la [...] su criteri eziologici (m. infettive, parassitarie, cronico-degenerative) oppure di sede (m. della pelle, degli occhi, del sistema nervoso, m. mentali); su criteri sociali (m. del lavoro; m. professionali). In base al decorso le m. si distinguono ...
Leggi Tutto
Antropologia
Secondo una concezione diffusa nell’Ottocento, processo inverso dell’evoluzione, cioè regressione a stadi propri dell’uomo primitivo e dei suoi antenati pre-umani, considerata elemento patogenetico [...] dello strato cartilagineo e il conseguente denudamento del sottostante tessuto osseo.
D. walleriana D. che si impianta in una fibra nervosa separata con un taglio o in altro modo dal corpo cellulare da cui emana, che ne è il centro trofico.
Per ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. Nuove istituzioni
Annelore Rieke-Müller
Nuove istituzioni
L'istituzionalizzazione delle discipline biologiche nelle università
Nel corso del XIX sec. l'università acquistò un'importanza [...] cattedra di anatomia e fisiologia, conduceva nel suo piccolo laboratorio fisiologico esperimenti sui muscoli e sul sistema nervoso e faceva esercitare gli studenti nella dissezione. La ricerca sperimentale e l'insegnamento nel campo anatomico furono ...
Leggi Tutto
nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
nervosismo
s. m. [der. di nervoso]. – Condizione di irritabilità e di tensione nervosa: era agitato da un inspiegabile n.; moderare, trattenere, frenare il n.; non riusciva a calmare il proprio nervosismo. Più spesso, sensazione, anche diffusa...