Fisiologo (Rostock 1877 - Tubinga 1946), prof. in varie università tedesche, da ultimo a Berlino (1927-44). È soprattutto noto per i suoi studî sul sistema nervoso centrale e periferico e sull'epilessia. ...
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Neurologo (Neidenburg, Gumbinnen, 1861 - Hallstatt 1891), assistente della clinica psichiatrica dell'univ. di Breslavia. I suoi lavori vertono essenzialmente sull'anatomia e sulla fisiopatologia del sistema [...] nervoso centrale. ...
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In neuroistopatologia, cellula contenente nel citoplasma granuli di lipidi; il suo compito è la fagocitosi, la scomposizione e il trasporto dei prodotti di disfacimento del tessuto nervoso. ...
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Anatomista polacco (Nadarzyn, Rawa, 1816 - Varsavia 1876), prof. all'univ. di Varsavia; pubblicò, tra l'altro, un'opera di anatomia umana normale e una sul sistema nervoso in particolare. ...
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STUPEFACENTI (XXXII, p. 896; App. II, 11, p. 924; III, 11, p. 862)
Eugenio Paroli
Pasquale de Lise
Originariamente tale termine era riservato ai farmaci e ai prodotti capaci di generare uno stato di [...] danni e anche della morte del soggetto. Sebbene una rigida localizzazione del punto d'attacco nel sistema nervoso centrale non sia dimostrabile, i nuclei preposti alle integrazioni sensoriali specie visive, il sistema di connessione interemisferico ...
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Neuropsichiatra, professore ordinario a Bologna. Ha introdotto nuovi metodi d'indagine, che permettono di mettere in luce nel sistema nervoso l'esistenza di lesioni iniziali delle fibre nervose, limitando [...] separato dalla cellula, in degenerazione detta secondaria o walleriana. Ma esiste anche un tipo di degenerazione della fibra nervosa, che ha il nome di primaria, non dipendente da interruzione della fibra, ma da una modificazione istochimica più ...
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Fisiologo (Frauenfeld 1881 - Muralto, Canton Ticino, 1973). Premio Nobel per la medicina o fisiologia nel 1949, fu autore di importanti ricerche sulle relazioni tra ipotalamo e sistema nervoso autonomo [...] . Con tale metodo di analisi individuò nella detta regione i centri superiori delle due sezioni del sistema nervoso vegetativo, localizzando quelli ortosimpatici, che per la loro azione dinamogena indicò come sistema ergotropo, nella porzione ...
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Neurologo (Lipsia 1853 - ivi 1907). Libero docente di neuropsichiatria, svolse la sua attività nella clinica neurologica di Lipsia. Si dedicò allo studio della patologia del sistema nervoso, dello sviluppo [...] del cranio, del morbo di Basedow e di elettroterapia ...
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Fisiologo austriaco (Vienna 1846 - ivi 1926), direttore per un trentennio dell'Istituto di fisiologia dell'univ. di Vienna. Si è occupato specialmente della fisiologia del sistema nervoso centrale, degli [...] organi dei sensi e della fonazione ...
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Istologo e fisiologo tedesco (Stettino 1872 - Francoforte s. M. 1955), prof. a Kiel e a Francoforte sul Meno. Si è dedicato prevalentemente allo studio del sistema nervoso degli Invertebrati e degli organi [...] di senso degli Insetti e dei Crostacei. Fu tra i primi a dimostrare le neurofibrille delle cellule nervose, cui erroneamente attribuì la proprietà della conduzione degli stimoli. ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
nervosismo
s. m. [der. di nervoso]. – Condizione di irritabilità e di tensione nervosa: era agitato da un inspiegabile n.; moderare, trattenere, frenare il n.; non riusciva a calmare il proprio nervosismo. Più spesso, sensazione, anche diffusa...