che (cong. e pron.)
Aldo Duro
La presenza in D. di questa voce grammaticale supera le 12.000 occorrenze, se nel calcolo si includono il Fiore e il Detto. La sua stessa altissima frequenza toglie ogni [...] Con la preposizione ‛ di ', in più ampia serie di usi e di accezioni: questa fortuna di che tu mi tocche (If VII 68); nettare è questo di che ciascun dice (Pg XXVIII 144); le novelle fronde / di che si vede Europa rivestire (Pd XII 48); e con valore ...
Leggi Tutto
Orientamento degli animali
LLeo Pardi
di Leo Pardi
Orientamento degli animali
sommario: 1 Che cosa è l'orientamento. 2. Un cenno sulla storia del problema. 3. Strategie per trovare una meta. a) Ricerca [...] cui si sono schiuse, è ancora diverso (Mrosovsky, 1967). I piccoli, che generalmente schiudono su spiagge in cui v'è netta differenza d'intensità tra il flusso luminoso proveniente dall'orizzonte aperto marino e quello di terra incombente e ricco di ...
Leggi Tutto
SANITÀ
Alfons Labisch
Giorgio Cosmacini e Francesco Carnevale
Medicina e società
di Alfons Labisch
Medicina e società: delineazione della problematica
Nei confronti della medicina domina un atteggiamento [...] voler applicare, deve fare i conti con la dialettica delle forze e delle resistenze sociali che assume anche i connotati, molto netti, della lotta di classe per la difesa o la conquista di diritti e interessi contrapposti e alternativi. È stato detto ...
Leggi Tutto
Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] polverosa archeologia romana. Analizzate i particolari: invano cercherete la purezza del gusto neo-classico, l’amore per il disegno netto della strofa, dove ogni verso e ogni parola ha il suo misurato rilievo. L’argomento non ci tragga in inganno ...
Leggi Tutto
Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] già parafrasato in Pg XXII 148-150. Lo secol primo, quant'oro fu bello, / fe' savorose con fame le ghiande, / e nettare con sete ogne ruscello (cfr. " et quae deciderant patula Iovis arbore glandes /... iam flumina nectaris ibant "). Di esso poi una ...
Leggi Tutto
ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] , è quella di Z. ed Hera, seduti l'uno di fronte all'altro con Iris ritta tra i due, che versa nettare nelle due phiàlai protese. Forse non a torto E. Simon vede in questa figurazione così rigorosamente costruita, una sorta di trasposizione dell ...
Leggi Tutto
nettare
nèttare s. m. [dal lat. nectar -ăris, gr. νέκταρ -αρος]. – 1. a. La bevanda degli dèi greci, che si diceva rendesse immortali: Pasco la mente d’un sì nobil cibo, Ch’ambrosia e nettar non invidio a Giove (Petrarca). b. Per estens.,...
nettare
v. tr. [der. di netto] (io nétto, ecc.). – 1. Sinon., meno frequente ma più pop., di mondare, togliere cioè la parte non buona, soprattutto da cosa commestibile: n. l’insalata; n. gli spinaci; n. le fave, i fagioli, sbucciarli; ant.,...