Teologo riformato (Neuchâtel 1663 - ivi 1747). Pastore a Neuchâtel, fu predicatore famoso; molta fortuna ebbe il suo Catéchisme (1702) e soprattutto il Traité des sources de la corruption qui règne aujourd'hui [...] parmi les chrétiens (1700). Rivide anche la trad. francese della Bibbia dell'Olivetano e l'arricchì di note (La sainte Bible avec de nouveaux arguments et de nouvelles réflexions, 2 voll., 1724, detta ...
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Riformatore francese (Gap, Delfinato, 1489 - Neuchâtel, Svizzera, 1565). Studiò a Parigi, e subì presto l'influenza dell'umanesimo religioso di Lefèvre d'Étaples; deciso e conseguente, tentò subito, d'accordo [...] del nuovo riformatore, la figura di F. viene perdendo rilievo e colore. Staccandosi da Zwingli, egli finisce con l'accogliere la teologia di Calvino: e ritiratosi a Neuchâtel (1552) vi stabilisce una chiesa di tipo strettamente calvinista. ...
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Teologo e pensatore (Ginevra 1845 - ivi 1930), figlio di Jules-Ernest; prof. di filosofia a Neuchâtel (1876-93), poi a Ginevra (1893-1914). Pubblicò fra l'altro Saint Augustin (1872); Julien l'Apostate [...] et sa philosophie du polythéisme (1877); Nouvelle classification des sciences (1888). Su ispirazione di F. de Saussure, N. sostenne l'utilità di completare le scienze sociologiche e psicologiche con la ...
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Teologo antitrinitario (n. Moutiers-en-Tarentaise - m. dopo il 1554), così chiamato dal luogo natio; parroco a Neuchâtel (1530 circa), espulso come ariano dal territorio di Berna (1534), e costretto a [...] vita errante; obbligato a ritrattarsi a Losanna (1537), fu poi pastore a Thonon; fu imprigionato e si ritrattò ancora ad Augusta (1547), dove, dopo una vita errabonda, fu nuovamente incarcerato. Fu in ...
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BERGIO, Claudio
Johnn A. Tedeschi
Pastore valdese, nacque a Sampeyre nel marchesato di Saluzzo. Le scarse notizie rimasteci sul B. si riferiscono esclusivamente ad alcuni avvenimenti drammatici risalenti [...] una raccolta di fondi a cui avrebbe poi aggiunto un contributo del tesoro pubblico: l'intera somma sarebbe stata inviata a Neuchâtel per essere quindi trasmessa a Ginevra. A Basilea il B. e i suoi compagni non si fermarono dato che il Consiglio ...
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Esegeta luterano e storico delle origini cristiane, nato a Strasburgo il 25 febbraio 1902. Prof. a Strasburgo (1930-38 e 1945-48), a Basilea (dal 1938) e contemporaneamente (dal 1949) all'École des Hautes-Études [...] de foi chrétiennes, Parigi 1943 (trad. ital., Roma 1948); Christ et le temps, Neuchâtel 1947; Les sacrements dans l'Evangile Johannique, Parigi 1951; Saint Pierre, Neuchâtel 1952; Die Theologie des Neuen Testaments, Tubinga 1957, 2ª ed., ivi 1958. ...
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LUTERANESIMO (XXI, p. 690)
Delio Cantimori
In seguito alla dichiarazione di indifferenza da parte del governo nazionalsocialista di fronte alle contese fra Deutsche Christen e Bekenntniskirche i "tiepidi", [...] del luteranesimo.
Bibl.: K. Barth, Come guariranno i tedeschi?, Milano 1946; id., Les communautés chrétiennes dans la tourmente, Neuchâtel, 1943; H. Diem, K. Barths Kritik am deutschen Luthertum, Zollikon-Zurigo 1947; A. Frey, Le culte de l ...
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Teologo protestante considerato il maggiore vivente, nato il 10 maggio 1886 a Basilea. Ha studiato a Berna, Berlino, Tubinga, Marburgo. Dal 1909 è stato pastore in varie comunità, dal 1921 professore universitario [...] nella forma antica della lectio, ha così commentato il Piccolo Catechismo di Calvino (Ginevra 1945) e la Professione di fede scozzese del 1560 (Neuchâtel 1946).
Bibl.: Valdo Vinay, la dottrina di Dio nella teologia di Carl Barth, Torre Pellice 1942. ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] V. Branca, C. Ossola, S. Resnik, Firenze, Sansoni, 1984, pp. 1-14.
J. Piaget, La formation du symbole chez l'enfant, Neuchâtel-Paris, Delachaux & Niestlé, 1945 (trad. it. Firenze, La Nuova Italia, 1974).
Id., Le jugement et le raisonnement chez l ...
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romando
agg. e s. m. [dal fr. romand, ant. romant o romanz che è l’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani», in quanto il francese è una lingua romanza]. – Lingua r., e come s. m. il romando, la lingua francese parlata, e usata anche...
valanginiano
(o valangiano) agg. e s. m. [dal fr. valanginien, e questo dal nome del castello di Valangin, presso Neuchâtel in Svizzera]. – In geologia cronologica, la parte meno recente (l’altra è l’hauteriviano) di cui è costituito il piano...