Psicofarmaco, adottato essenzialmente nella farmacoterapia delle psicosi, che ha la proprietà di abbassare il tono mentale ed emotivo e differisce dai sedativi classici perché non provoca obnubilamento [...] della coscienza. I farmaci neurotimolettici hanno azione sia n. sia timolettica (antidepressiva). Farmaci neurolettici come il clorprotixene e la tioridazina, per es., mostrano, specie a bassi dosaggi, anche un’azione timolettica. ...
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Farmaco neurolettico, efficace contro i disturbi psicotici (allucinazioni, disordini del pensiero, eccitamento maniacale, schizofrenia). ...
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Ramo della farmacologia che studia l’attività dei farmaci sulle funzioni superiori del sistema nervoso in condizioni normali e patologiche. Il suo sviluppo è legato alla scoperta di un vasto gruppo di [...] la scoperta delle psicosi mescaliniche. La p. moderna ha inizio nel 1952, con la scoperta del primo farmaco neurolettico, la clorpromazina.
La p. costituisce un tipico esempio di materia interdisciplinare: supera i limiti della farmacologia e sfrutta ...
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Anestesia
Alessandro Gasparetto
Giovanni Fierro
L'anestesia, dal greco ἀν-, privativo, e αἴσθησις, "sensazione", è uno stato di insensibilità determinato da cause organiche o indotto artificialmente. [...]
Anestetici generali per via endovenosa
Appartengono a questa categoria di agenti gli ipnotici, gli analgesici oppioidi, i neurolettici, oltre ai miorilassanti.
a) Ipnotici. Sono i farmaci utilizzati specificamente per indurre sonno e amnesia. I più ...
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Psichiatria
Massimo Cuzzolaro e Gabriel Levi
(XXVIII, p. 446; App. II, ii, p. 624; III, ii, p. 514; IV, iii, p. 79; V, iv, p. 317)
Parte introduttiva
di Massimo Cuzzolaro
Sistemi di classificazione [...] 20° secolo se collochiamo la sua data di nascita nel 1950, anno in cui fu sintetizzata la cloropromazina, primo neurolettico. Nell'ultimo decennio l'elenco dei farmaci a disposizione degli psichiatri si è arricchito di varie molecole, efficaci sul ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della farmacologia
John Mann
Lo sviluppo della farmacologia
All'inizio del XX sec. medici e chirurghi avevano a disposizione [...] sotto controllo i movimenti dei pazienti, e per descrivere questo tipo di attività fu introdotto il termine 'neurolettico'. L'unica altra importante classe di tranquillanti è derivata da ricerche finalizzate alla produzione di alternative più sicure ...
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(X, p. 139; App. II, i, p. 579; III, i, p. 366; IV, i, p. 427; V, i, p. 619)
Gli orientamenti alla fine del Novecento
di Filippo Asole
Nessuna definizione può rendere l'idea del salto di qualità che la [...] soggetti con diatesi allergica per ridurre la frequenza di comparsa di eventi collaterali e per sfruttare l'effetto neurolettico. Sostanze che riducono il pH gastrico e/o favoriscono lo svuotamento gastrico sono somministrate nei soggetti a maggior ...
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neurolettico
neurolèttico agg. e s. m. [comp. di neuro- e del gr. ληπτικός, propr. «atto a prendere» (con riferimento agli agg. in -lettico come analettico e ai derivati dei sost. catalessi, epilessia, ecc.)] (pl. m. -ci). – Psicofarmaco capace...
neuroleptoanalgesia
neuroleptoanalgeṡìa (o neurolettoanalgeṡìa) s. f. [comp. di neurolett(ico), con la -p- del gr. ληπτικός, e analgesia]. – In anestesiologia, tecnica mediante la quale si induce analgesia e depressione psichica senza narcosi...