In neurologia, pigmentazioni cutanee, di dimensioni molto variabili, che compaiono quasi sempre nella neurofibromatosi e sono presenti fin dalla nascita. Sono distribuite più spesso sul tronco e hanno [...] contorni regolari ...
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In neurologia, i movimenti irregolari, mal coordinati, eseguiti in modo disarmonico. La catatonia paracinetica è una forma di catatonia descritta da K. Leonhard, caratterizzata da smorfie, movimenti incessanti [...] e per lo più stereotipati di manipolazione e di palpazione ...
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In neurologia, detto della posizione – intracranica ma esterna alle meningi (dura madre) – di alcune lesioni (per es., emorragie, ematomi, e soprattutto ascessi). Il loro riconoscimento diagnostico può [...] essere molto difficile per la mancanza di segni focali ...
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In neurologia, conseguenza delle diverse malattie del secondo neurone motorio (sclerosi laterale amiotrofica, atrofia muscolare progressiva, paralisi bulbare cronica progressiva) che conducono all’atrofia [...] muscolare da d., interessante gruppi muscolari isolatamente dapprima, poi sempre più diffusamente ...
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In neurologia, disturbo caratterizzato da violente contrazioni cloniche dei muscoli facciali, per lo più in un solo lato. La causa è incerta; è stata attribuita a una lesione del ganglio genicolato o del [...] nervo facciale a livello del suo canale osseo. Alcune volte l’origine è virale (herpes zoster) ...
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In neurologia, stato di alterazione funzionale di un nervo, per lo più in seguito a un trauma. Vi è una paralisi di tutte le sue funzioni, motorie, sensitive, trofiche, seguita però non da successiva degenerazione [...] ma da completa restitutio ad integrum in poche settimane ...
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Tecnica diagnostica usata in neurologia, che impiega la riflessione di impulsi ultrasuoni per la localizzazione di malattie cerebrali (tumori, emorragie). Sfrutta la riflessione di un fascio di ultrasuoni [...] diretto sulla struttura della linea mediana (epifisi se calcificata, pareti del terzo ventricolo, parte posteriore del setto pellucido) per desumere da un loro eventuale spostamento l’esistenza di un processo ...
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(o nociceptivo) In neurologia, riflesso n., riflesso determinato dalla stimolazione di un nocicettore, ossia di un recettore sensibile agli stimoli dolorifici.
Apparato n. Insieme delle strutture nervose [...] che ricevono, trasmettono e modulano gli stimoli e gli impulsi dolorosi; anche il complesso dei neuroni e delle fibre che esercitano un controllo inibitorio sul dolore ...
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In neurologia, si dice di quadro morboso che sembra esprimere una lesione del bulbo spinale o midollo allungato. Sindromi p. Sono dovute all’interessamento bilaterale delle fibre corticobulbari. Sintomi [...] frequenti sono disturbi dell’articolazione della parola e della deglutizione, l’ipomimia, il riso e il pianto spastico, l’andatura a piccoli passi. Mancano invece i segni dovuti alla compromissione del ...
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labilità emotiva In neurologia, sintomo molto comune nelle malattie nervose: ogni minima emozione turba notevolmente il paziente, che con facilità si irrita, si deprime, diviene apprensivo, piange, meno [...] spesso prova piacere ed è mosso al riso. È spesso presente negli stadi precoci della demenza ed è caratteristica degli stadi avanzati della sclerosi multipla. Viene considerata come risultante da un disturbo ...
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neurologia
neurologìa s. f. [comp. di neuro- e -logia]. – Propr., ramo delle scienze biomediche che comprende tutte le discipline relative al sistema nervoso, sia quelle di base (anatomia, biochimica, fisiologia, psicologia) sia quelle patologiche...
neurologico
neurològico agg. [der. di neurologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla neurologia, intesa però come neuropatologia: malattie n., disturbi n., sindromi n.; clinica n., ospedale n., reparto neurologico. Esame n., l’esame clinico...