Biologia
Il riprodursi, in un organismo animale o vegetale, di parti, organi, tessuti traumatizzati o perduti, sperimentalmente o accidentalmente. Le prime osservazioni sulla r. risalgono al sec. 18° [...] extracellulare nel differenziamento di queste cellule. Se vengono danneggiati sia il muscolo striato dell’arto di una rana sia i neuroni che lo innervano, il muscolo e l’assone del nervo degenerano e rimangono solo la lamina basale (componente della ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] di acido sialico, che gli conferiscono una carica elettrica negativa; essi abbondano soprattutto nella m. plasmatica dei neuroni. Il colesterolo ha una funzione regolatrice della fluidità della m., esso aiuta a mantenere la stabilità meccanica del ...
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Frontiere dell’etologia
Enrico Alleva
Michela Santochirico
All’inizio del 21° sec., destini e scopi scientifici dell’etologia classica si sono intersecati con altri indirizzi disciplinari. Se l’etologia [...]
Nei mammiferi, i ritmi circadiani sono generati dai nuclei soprachiasmatici (SCN, SupraChiasmatic Nuclei) dell’ipotalamo. I neuroni SCN sono eterogenei e possono essere classificati in base alle funzioni, alle connessioni anatomiche, alla morfologia ...
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Malattie da prioni e influenza aviaria
Umberto Agrimi
Le malattie da prioni e l'influenza aviaria, entità profondamente diverse tra loro, sono esempi paradigmatici di malattie infettive emergenti. Questo [...] (fig. 2). Questo processo esita in una malattia neurodegenerativa progressiva e fatale caratterizzata da vacuolizzazione dei neuroni e della sostanza grigia cerebrale (degenerazione spongiforme) e da accumulo di PrPSc nel tessuto nervoso in forma ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] e a volte un ingrandimento delle cellule microgliali e astrocitarie e spesso anche una più o meno grave perdita dei neuroni. Al contrario di altri microrganismi, il p. non stimola invece l'attivazione di cellule infiammatorie nei tessuti infetti. In ...
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. Il termine (inglese: bionics) è stato proposto nel 1960 da J. E. Steele degli U. S. Air Force Aerospace Medical Laboratories e benché "equivoco" è generalmente accettato. Equivoco perché nell'originale, [...] stimolo.
Un'ameba se viene toccata con un filo si contrae benché non esistano in questo unicellulare veri e propri recettori, neuroni e fibre muscolari: anche se la reazione alla sollecitazione non è riferibile a un "arco riflesso", il risultato è lo ...
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Orologio biologico
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per fare un esempio, dell'alternanza [...] tubuli malpighiani, nel cardium, nelle antenne, nell'apparato boccale, oltre all'oscillatore centrale costituito da gruppi di neuroni localizzati nel cervello, implicati nella genesi di fenotipi ritmici come l'attività locomotoria del moscerino. In ...
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Paleontologia dell'occhio
Riccardo Levi-Setti
(The Enrico Fermi Institute and Department of Physics, The University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
Euan N.K. Clarkson
(Department of Geology and Geophysics, [...] al sistema nervoso e infine al 'cervello'. Con questo tipo di organizzazione, mediante un fascio di neuroni, dalla rete dei singoli fotorecettori emerge una lettura parallela degli stimoli elettrici. Il mosaico di elementi puntiformi che provengono ...
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Aggressività
Felicity A. Huntingford
Il comportamento aggressivo è assai frequente nel regno animale e di solito si conclude con l’ottenimento, da parte del vincitore, dell’accesso a una risorsa disponibile [...] più numerose e più grandi (caratterizzate da una maggiore densità di mitocondri) rispetto ai maschi del tipo 2. I neuroni motori che innervano questi muscoli, e che partono da specifici nuclei del cervello posteriore (i quali sono anch’essi molto ...
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Orologi biologici circadiani
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per esempio, dell'alternanza [...] , nelle antenne, nella proboscide, in aggiunta all'oscillatore 'centrale' costituito da un certo numero di gruppi di neuroni localizzati nel cervello che sono implicati nella genesi di fenotipi ritmici come l'attività locomotoria del moscerino. In ...
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neurone
neuróne s. m. [der. di neuro-, col suff. -one nel sign. 3]. – 1. In anatomia, termine che indica complessivamente la cellula nervosa e i suoi prolungamenti (neurite, dendriti), intesa come unità morfologica, genetica e funzionale indipendente....
neuronale
agg. [der. di neurone]. – 1. Di neuroni, relativo al neurone: formazioni n.; degenerazione neuronale. In partic., in biofisica, rete n., la complessa rete di cellule (i neuroni), con un numero enorme di interconnessioni reciproche...