Rivoluzionario francese (Nevers 1763 - Parigi 1794); collaboratore dal 1790 del giornale Révolutions de Paris, membro della Comune del 10 agosto 1792, ebbe parte di primo piano nel 1792-93. Presidente, [...] poi procuratore della Comune, da allora cambiò il proprio nome in quello di Anassagora Ch.; si di stinse per la sua ostilità verso i girondini e per i suoi tentativi di promuovere il culto della dea Ragione. ...
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Ingegnere (Nevers 1786 - Grenoble 1861). Studioso di problemi inerenti alle malte e ai calcestruzzi idraulici. Nel 1809, entrò nel corpo degli ingegneri di ponti e strade ove ebbe modo, nel corso di numerosi [...] lavori, di studiare il comportamento delle calci idrauliche. Ingegnere capo nel 1824, lasciò il servizio nel 1855 per dedicarsi interamente ai suoi studî. Raccolse in un volume, pubblicato nel 1856, tutte ...
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Figlio (n. 1609 - m. Nevers 1672) di Sigismondo III Vasa, re di Polonia. Dedicatosi alla vita ecclesiastica, nel 1646 fu creato cardinale, ma dovette rinunziare alla porpora quando, alla morte del fratello [...] Ladislao IV, fu eletto re (1648). Poco dopo scoppiava la rivolta dei cosacchi di B. Chmel´nickyj che, con la sua sottomissione a Mosca, nel 1654 apriva la strada a una lunga guerra fra la Russia e la Polonia. ...
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Figlio (n. 1539 - m. Nesle, Péronne, 1595) di Federico II duca di Mantova e di Margherita Paleologo, fu nominato dalla nonna materna Anna d'Alençon erede dei beni che ella aveva in Francia, e fu inviato [...] promessa restituzione delle basi francesi in Piemonte a Emanuele Filiberto. Sposo di Enrichetta di Clèves, che gli portò in dote i proprî beni, duca di Nevers, del Maine e di altri feudi, pari di Francia, L. fu uno dei più potenti principi del reame. ...
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Figlia (Parigi 1612 - Varsavia 1667) di Carlo Gonzaga-Nevers, fu tenuta prigioniera da Maria de' Medici perché amata da Gastone d'Orléans. Avendo partecipato poi alla congiura del 1642 contro Richelieu, [...] fu allontanata dalla corte; tornata in auge con Mazzarino, questi ne favorì il matrimonio (1646) con Ladislao IV Vasa, re di Polonia, su cui ebbe grande ascendente. Morto Ladislao, L. M. ne sposò (1649) ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] il 21 ottobre, il padre, C., nella veste di duca di Nevers e Rethel, ne prosegue l'impegno a favore del Borbone; ed … Sebregondi, in L'Arte, XX(1917), pp. 333 s.; R. Quazza, Nevers contro Nemours…, in Atti e Mem. della R. Acc. Virgil. …, n.s ...
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Nipote (Mantova 1629 - ivi 1665) di Carlo I e figlio di Carlo di Rethel e di Maria Gonzaga, successe all'avo nel 1637, restando sotto la tutela materna fino al 1647; uomo corrotto e politico tortuoso, finì col darsi in braccio agli Asburgo (dal 1656 fu vicario e generalissimo delle armi imperiali in Italia), e battuto dalla Francia, dal duca di Savoia e da quello di Modena, lasciò morendo al figlio ...
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Figlio (Revere 1652 - Padova 1708) del duca Carlo II (del ramo Gonzaga-Nevers) e di Isabella d'Austria, fu l'ultimo duca di Mantova e del Monferrato. Successo al padre sotto reggenza nel 1665, maggiorenne [...] nel 1669, marito di Anna Isabella, erede dei Guastalla, poi (1704) di Susanna Enrichetta di Lorena-Elbeuf, fu principe corrotto e venale, disposto a vendere città (Casale alla Francia, 1681) e alleanze ...
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Figlio (Parigi 1580 - Mantova 1637) di Ludovico, capostipite della linea Gonzaga-Nevers, e di Enrichetta di Clèves; assai in vista alla corte francese, fu per molto tempo nell'orbita del père Joseph, col [...] quale cercò di organizzare una crociata e fondò l'ordine della Milizia cristiana. Più tardi, mirò ai ducati di Mantova e del Monferrato, con alterne vicende a seconda del gioco internazionale; ne prese ...
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