Fenomeno urbanistico sorto in Gran Bretagna nel secondo dopoguerra, nella tradizione dell’utopia urbanistica ottocentesca che aveva trovato una prima applicazione nella ‘città giardino’ di E. Howard. In [...] base al New town act (1947), fu avviata la costruzione di 13 città (fra cui Crawley, Harlow, Cumbernauld), inizialmente previste per una popolazione di 20.000-60.000 abitanti ciascuna, ubicate presso le vie di comunicazione principali e dotate di ...
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Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] o industriali. In Inghilterra, per es., fu tentata nel secondo dopoguerra la costruzione di vere e proprie c. (newtowns) come organismi produttivi e residenziali autonomi, capaci d’assorbire parte della popolazione e del traffico dei centri maggiori ...
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L’insieme delle misure tecniche, amministrative, economiche finalizzate al controllo e all’organizzazione dell’habitat urbano. Tre sono gli ambiti prevalenti di ricerca teorica e di applicazione pratica [...] (1944) è la testimonianza più compiuta di questo approccio alla tematica urbana, che, nel 1946, con il NewTowns Act si arricchì del più importante e radicale progetto di decentramento sperimentato nel secondo dopoguerra.
Gli anni successivi alla ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] ideale'' realizzato in vari modelli − dalle NewTowns londinesi a Brasilia − sconfitto nei fatti pp. 155-237; AA.VV., De architectura concordance, i-ii, Hildesheim-Zurigo-New York 1984; Memoria dell'antico nell'arte italiana, a cura di S. Settis, ...
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LONDRA (XXI, p. 448) - Architettura e urbanistica
Pia Pascalino
I problemi della ricostruzione postbellica non colsero di sorpresa le autorità inglesi e gli organi competenti. Con un notevole vantaggio [...] più rapidi ritmi di trasformazione delle meccaniche economiche. A questi problemi oggi si risponde con un forte potenziamento delle newtowns che in linea di tendenza entro il 1981 vanno trasformate da piccole cittadine in città medie di 120.000-150 ...
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Paesaggio
Lucio Gambi
Paola Gregory
(XXV, p. 901)
Parte introduttiva
di Lucio Gambi
Occorre in primo luogo trovare un minimo comune denominatore fra i vari significati che le discipline, che più sovente [...] ' la città secondo i principi diffusi dalle garden cities di E. Howard fino alle più recenti esperienze delle newtowns inglesi e delle villes nouvelles francesi; né tanto meno finalizzati a realizzare enclave o recinti contrapposti alla 'città ...
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(VIII, p. 46; App. II, I, p. 465; III, I, p. 268)
Dai più recenti rilevamenti statistici (stima 1989) risulta che la popolazione dell'area metropolitana bonaerense è di 15.505.000 ab., di cui 2.901.000 [...] nella periferia di Buenos Aires. Queste opere richiamano i complessi inglesi di Sheffield e l'architettura delle NewTowns.
I numerosi scambi culturali, corsi, conferenze e la diffusione internazionale delle idee architettoniche, in particolare tra ...
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TŌKYŌ (XXXIII, p. 970; App. III, 11, p. 959)
Vittorio Franchetti Pardo
Ō Architettura. - A partire dal 1945 si ha in T. un processo di accrescimento eccezionale che ne ha portato la popolazione a 10.467.000 [...] , di forte accentuazione tecnologica, alla strutturazione dello sviluppo urbano mediante città-satelliti sul modello delle newtowns inglesi o delle esperienze scandinave del dopoguerra. Esso risulta infatti basato sul cosiddetto "sistema midollare ...
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GIBBERD, Frederick
Manfredo TAFURI
Architetto, nato il 7 gennaio 1908 a Coventry. Laureatosi presso la scuola di Birmingham, sin dall'inizio della sua attività aderì al movimento moderno, esplicando [...] esercitando evidenti influenze sull'impostazione urbanistica delle new-towns inglesi. Lo stile dignitoso e corretto della and village, Londra 1953; F. Yorke e F. Gibberd, The modern flat, Londra 1953.
Bibl.: E. Mills, The new architecture in G. B ...
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Territorio, pianificazione e sistemazione del
Corrado Beguinot
con la collaborazione di Luigi Dadda
Giampio Bracchi
Adriano De Maio
Giorgio Noseda
di Corrado Beguinot, con la collaborazione di Luigi [...] all'esclusiva dominanza dei poli metropolitani di Londra e delle black counties; la dimensione demografica di gran parte delle newtowns (superiore sempre alle 50.000 unità e vicina spesso alle 100.000) e la distanza dalle cinture suburbane, sempre ...
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