Rosson, Harold
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a Geneseo (New York) il 6 aprile 1895 e morto a Palm Beach (Florida) il 6 settembre 1988. Fu uno dei primi grandi artigiani [...] si firmò quasi sempre come Hal Rosson.
Debuttò nel cinema nel 1908 a New York, dove svolse varie mansioni per la Vitagraph Company Bibliografia
H.A. Lightman, Realism with a Masters touch, in "American cinematographer", 1950, 8, pp. 271 e 286-88; L. ...
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LARDNER, Ring Jr
Francesco Suriano
Lardener, Ring Jr (propr. Ringgold Wilmer Jr)
Sceneggiatore e scrittore statunitense, nato a Chicago il 19 agosto 1915 e morto a New York il 31 ottobre 2000. La sua [...] Robert Altman.
Cresciuto nel Connecticut e poi a New York in un ambiente culturalmente stimolante (la sua convocato dall'HUAC (House Un-American Activities Committee), alle domande che dello scontro tra il vecchio cinema e quello nuovo. M*A ...
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Fosse, Bob (propr. Robert Louis)
Simone Emiliani
Coreografo, ballerino, regista e attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 23 giugno 1927 e morto a Washington il 23 settembre 1987. Come [...] marina, nel 1947 si trasferì a New York, dove studiò arte drammatica all'American Theatre Wing. Nel 1948 iniziò la Berlin) che espresse in pieno le potenzialità visive del suo cinema. Con questo film, che ricostruisce con estrema precisione il clima ...
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Lawson, John Howard
Lorenzo Dorelli
Commediografo, scrittore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New York il 25 settembre 1894 e morto a San Francisco l'11 agosto 1977. Segnalatosi [...] Dos Passos e M. Gold), arrivò l'esordio nel cinema. Il primo lavoro affidatogli dalla Metro Goldwyn Mayer, che and Sherwood, New Delhi 1991.
Th. Andersen, N. Burch, Les communistes de Hollywood, Paris 1995.
Movie censorship and American culture, ...
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Polonsky, Abraham (propr. Abraham Lincoln)
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 5 dicembre 1910 e morto a Los Angeles il 26 ottobre 1999. Ebbe una carriera drammatica e contrastata: [...] sull'offensiva maccartista nel mondo del cinema ispirato alla sua autentica vicenda. *
Bibliografia
Abraham Polonsky, in The director's event: interviews with five American film-makers, ed. E. Sherman, M. Rubin, New York 1970; Abraham Polonsky, in ...
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Newman, Alfred
Paolo Patrizi
Compositore statunitense, nato a New Haven (Connecticut) il 17 marzo 1901 e morto a Los Angeles il 17 febbraio 1970. N. rappresenta il vero self-made man americano: talento [...] "Films in review", 1959, 7.
F. Steiner, The making of an American film composer. A study of Alfred Newman's music in the first decade of the sound era, Los Angeles 1981.
G. Rondolino, Cinema e musica, Torino 1991, pp. 80, 82, 114.
E. ...
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Landis, John
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 3 agosto 1950. Giovanissimo esordiente all'inizio degli anni Settanta, nel periodo della cosiddetta [...] , tra ordine e disordine. The Blues Brothers è stato uno dei grandi eventi del cinema contemporaneo, a cui L. ha fatto seguire altri due notevoli film: An American werewolf in London (1981; Un lupo mannaro americano a Londra) e Trading places (1983 ...
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Waxman, Franz (propr. Wachsmann, Franz)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Königshütte (Alta Slesia, od. Chorzów, Polonia) il 24 dicembre [...] jazzistica di successo. Debuttò nel cinema come arrangiatore e direttore delle musiche dove, oltre a lavorare per il cinema, compose suites e sinfonie, e , pp. 390-421; W. Darby, J. Du Bois, American film music, Jefferson (NC)-London 1990, pp. 116-56; ...
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Chase, Borden
Patrick McGilligan
Nome d'arte di Frank Fowler, sceneggiatore e scrittore statunitense, nato a New York l'11 gennaio 1900 e morto a Los Angeles l'8 marzo 1971. Il pittoresco nom de plume [...] pulp, alcuni dei quali trasposti al cinema, ma il suo talento narrativo, Alliance for the Preservation of American Ideals, un'organizzazione conservatrice che durante la costruzione dello Holland Tunnel di New York, esperienza che ispirò il suo primo ...
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Bitzer, Billy (propr. Johann Gottlieb Wilhelm)
Stefano Masi
Operatore cinematografico statunitense, nato a Roxbury (Massachusetts) il 21 aprile 1872 e morto a Hollywood il 29 aprile 1944. La sua intensa [...] elettorale del futuro presidente W. McKinley, scene della guerra ispano-americana del 1898, e il celebre incontro di boxe tra J. ai produttori. Abbandonato il cinema attivo, si ritirò a lavorare in un piccolo studio fotografico di New York; dal 1939 ...
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arte digitale
loc. s.le f. Arte sperimentale, che si avvale delle tecnologie informatiche. ◆ Christiane Paul, curatrice di New Media Arts al Whitney Museum of American Art di New York, nel suo volume «Digital Art», dopo aver brevemente individuato...
loc. s.le f. e m. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, esperto che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di individuare parole, frasi e concetti ritenuti offensivi e lesivi della sensibilità e della...