Wilder, Billy (propr. Samuel)
Leonardo Gandini
Regista e sceneggiatore cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Sucha, nella Galizia austroungarica (od. Polonia) [...] weekend, dramma di un alcolizzato girato per le strade di New York, e Sunset Boulevard (1950; Viale del tramonto), incentrato sulle suggestioni e gli artifici del cinema hollywoodiano, entrambi premiati con l'Oscar per la migliore sceneggiatura; The ...
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Spielberg, Steven
Leonardo Gandini
Regista e produttore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Cincinnati (Ohio) il 18 dicembre 1948. Insieme all'amico George Lucas, ha influito forse più [...] 1997.
Ph.M. Taylor, Steven Spielberg: the man, his movies, and their meaning, New York 1999³.
C. Bisoni, Steven Spielberg, in Hollywood 2000, a cura di L. Gandini, R. Menarini, 2° vol., Autori, Recco 2001, pp. 262-71.
Incubi e meraviglie. Il cinema ...
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Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] la sua estrema ricerca espressiva, segnò forse anche la definitiva rottura fra Hollywood e M. che riprese a lavorare in teatro. Fra il 1943 , San Sebastian 1973.
S.S. Prawer, Caligari's children, New York 1980 (trad. it. Roma 1981, pp. 111-33). ...
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Crawford, Joan
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Lucille Fay LeSueur, attrice statunitense, nata il 23 marzo 1908 a San Antonio (Texas) e morta il 10 maggio 1977 a New York. Caratterizzata da tratti [...] serie di precoci e umili occupazioni, arrivò nel 1925 a Hollywood dopo essere stata notata da un dirigente della Metro Goldwyn
L.J. Quirk, The film of Joan Crawford, New York 1968.
S. Harvey, Joan Crawford, New York 1974 (trad. it. Milano 1984).
A. ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] di Cannes per Barton Fink (Barton Fink ‒ È successo a Hollywood) e nel 1997 il premio Oscar per la migliore sceneggiatura con formazione seguendo rispettivamente l'Institute of Film and TV di New York e i corsi di filosofia alla Princeton University. ...
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Korda, Sir Alexander
Eva Cerquetelli
Nome d'arte di Sándor László Kellner, regista e produttore cinematografico ungherese, naturalizzato britannico, nato a Turpásztó il 16 settembre 1893 e morto a Londra [...] successo. Tuttavia K. trovò troppo poco colto l'ambiente hollywoodiano e, anche a causa della crisi economica, nel 1930 miracles, London 1975.
M. Korda, Charmed lives: a family romance, New York 1979.
Á. Tóbiás, Korda Sándor, Budapest 1980.
E. Martini ...
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Ray, Nicholas
Altiero Scicchitano
Nome d'arte di Raymond Nicholas Kienzle, regista cinematografico statunitense, nato a Galesville (Wisconsin) il 7 agosto 1911 e morto a New York il 16 giugno 1979. [...] , che riflette la catastrofe privata del regista e legittima la definizione di "grande film malato" inventata da Truffaut. Ma Hollywood stava entrando in crisi e R. trovava sempre più difficoltà ad accettarne le regole, pur non riuscendo a uscire dal ...
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Valentino, Rudolph (noto anche come Valentino, Rodolfo)
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Rodolfo Pietro Filiberto Guglielmi, attore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Castellaneta [...] quali Bonnie Glass e Joan Sawyer. Denunciato più volte alla polizia di New York, lasciò infine la città e in occasione di una tournée come ballerino raggiunse Hollywood. Sul grande schermo aveva già preso parte come comparsa ad alcune produzioni ...
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Polański, Roman
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico polacco, di famiglia ebrea, nato a Parigi il 18 agosto 1933. La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità [...] Manson) ‒, P. realizzò a Hollywood Rosemary's baby (1968; Rosemary's baby ‒ Nastro rosso a New York), forse il suo film più fuga.
Bibliografia
I. Butler, The cinema of Roman Polanski, London-New York 1970.
P. Kané, Polanski, Paris 1970.
J. Belmans, ...
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Taylor, Elizabeth (propr. Elisabeth Rosemond)
Riccardo Martelli
Attrice cinematografica statunitense, con cittadinanza britannica, nata a Londra il 27 febbraio 1932. Definita 'l'ultima star', ha rappresentato [...] uno dei grandi miti di Hollywood. Nel corso di una carriera lunghissima la sua immagine mondana ha finito con il .
Bibliografia
A. Levy, The Elizabeth Taylor story, New York 1961.
F. Hirsch, Elizabeth Taylor, New York 1973 (trad. it. Milano 1988).
D. ...
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backdrop
(back-drop, back drop) s. m. inv. 1. Nel teatro e nel cinema, fondale scenografico, sfondo. 2. Cartellone pubblicitario che mette in mostra i loghi degli sponsor di manifestazioni sportive, spettacoli, convegni, ecc., collocato in...
solarpunk
(solar-punk) s. m. inv. Movimento culturale e genere letterario che progettano o immaginano un futuro sostenibile sotto il profilo economico, energetico, ambientale. ♦ Per chi infine sentisse il bisogno di uno slancio ottimistico,...