Architetto francese (Parigi 1867 - NewYork 1942). Formatosi presso l'École des art decoratifs e l'École des beaux-arts, viaggiò in Inghilterra e in Belgio dove fu profondamente influenzato dalle contemporanee [...] soluzioni di V. Horta. Significativo protagonista dell'Art Nouveau in Francia, G. combinò ldi nuovi materiali e nuove tecniche costruttive al recupero di materiali e metodi tradizionali. Tra le sue opere ...
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Scultrice e collezionista (NewYork 1875 - ivi 1942). Artista di una certa notorietà nell'ambito della tradizione accademica, sostenitrice di artisti (dal 1918 con il W. Studio Club), legò il suo nome [...] alla fondazione (1931) del Whitney Museum of american art a NewYork, che ha come nucleo la sua collezione di oltre 600 opere. Tra le più importanti raccolte d'arte americana del sec. 20º, con sempre nuovi acquisti di arte contemporanea, il Whitney ...
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Pittore statunitense (Long Island 1880 - NewYork 1937). Studiò alle scuole d'arte di Richmond e di NewYork. Nel 1904 si trasferì a Parigi, dove, fra il 1907 e il 1910, lavorò nello studio di Matisse. [...] Si avvicinò poi a R. Delaunay e al cubismo orfico. Presentò i suoi lavori "sincronisti" all'Armory Show di NewYork (1913) e in altre importanti esposizioni (nature morte geometriche, le cui masse, dai colori fortemente contrastanti, si stagliano ...
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Beard, Peter Hill. – Fotografo statunitense (NewYork 1938 - Montauk 2020). Artista poliedrico, tra i più affermati fotografi naturalisti del secondo Novecento, è stato profondo conoscitore dell’Africa, [...] cui ha dedicato il volume The end of the game (1965), documentando con intensi scatti in bianco e nero la drammatica esistenza delle specie selvatiche e il depauperamento delle risorse ambientali. Collaboratore ...
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Pittore statunitense (n. Corning, NewYork, 1928). Dopo aver studiato al California College of the Arts di Oakland, nel 1965 ha conseguito il Master of Fine Arts in pittura alla California State University [...] di Sacramento. Insieme ad altri artisti quali R. Estes, R. Bechtle e C. Close, G. è considerato uno dei fondatori della corrente del Fotorealismo (o Iperrealismo); i suoi dipinti, infatti, sono caratterizzati ...
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Scultore (Kiev 1887 - NewYork 1964). A Parigi (1908-20), in contatto con i cubisti e membro della Section d'or, svolse la sua ricerca più significativa, basata sulla semplificazione della forma, sul contrappunto [...] , continuò la sua sperimentazione, incentrata anche sul movimento ("archipentura", 1924) e sulla luce ("lightmodulors", 1946). Importante fu anche l'attività didattica che svolse attraverso le sue scuole a Parigi, a Berlino e, dal 1937, a NewYork. ...
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Pittore (NewYork 1923 - Southampton 2002). Studiò alla Juilliard school of music di NewYork per poi dedicarsi, dalla seconda metà degli anni Quaranta, alla pittura. Allievo, dal 1948 al 1951, di H. Hofmann [...] pur avvalendosi del linguaggio proprio dell'espressionismo astratto, reintrodusse la figurazione recuperando immagini popolari (La piscina, 1956, NewYork, Museum of modern art; Mi piace Olympia con la faccia nera, 1970, Parigi, Musée national d'art ...
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Pittore (Ìsari, Arcadia, 1890 - NewYork 1967). Emigrato negli USA nel 1904, studiò a Washington e a NewYork. Per un lungo periodo fu a Parigi (1927-37), dove conobbe Torres-Garcia, Seuphor, Léger e Mondrian. [...] In questo periodo portò avanti isolatamente la sua ricerca che giunse, nel 1934, al completo superamento dei modi figurativi, per la realizzazione di un linguaggio astratto in cui forme geometriche vengono ...
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Pittore inglese (n. Letchworth 1931 - NewYork 2016). Ha studiato alla St. Albans school of art e al Royal college of art e ha insegnato alla St. Martin's school of art e in diverse università americane. [...] Esponente della seconda generazione della pop art inglese, dopo un soggiorno a NewYork (1959-61), ha svolto una ricerca in cui prevalgono il profondo interesse per le proprietà formali del dipinto (colore, struttura, forma) e il tentativo di ...
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Scultore statunitense (NewYork 1903 - Glen Cove, NewYork, 1986). Odontoiatra, si dedicò alla scultura dal 1932, lavorando con pietra, legno e creta. Dagli anni Quaranta, abbandonata l'ispirazione naturalistica, [...] dalle forme vegetali passò a un biomorfismo sempre più vicino al recupero allusivo della figura umana. Tra le sue opere monumentali, il Menorah per il tempio israelitico di Tulsa (1954) e l'Arcangelo per il Lincoln Center di NewYork (1963). ...
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avocado bar
(Avocado Bar) loc. s.le m. Locale in cui si servono cibi e bevande a base di avocado. ◆ La missione di 'The Avocado Show' sarà proprio quella di essere un tempio per gli amanti di questo frutto. Un vero e proprio 'avocado bar'...
digital journalism
loc. s.le m. inv. Il giornalismo realizzato in rete, con caratteristiche specifiche rispetto al tradizionale giornalismo su carta. ◆ [tit.] Informazione / Il vocabolario del nuovo digital journalism. (Class, febbraio...