Pittore statunitense (NewYork 1848 - ivi 1936). Studiò a Parigi presso L. Bonnat, viaggiò in Francia e in Italia; fece vaste decorazioni in edifici pubblici e privati americani. ...
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Scultore (San Francisco 1878 - NewYork 1949); si dedicò soprattutto alla scultura monumentale; sua è la grande Vittoria, in onore della marina statunitense, a San Francisco. ...
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Pittore, incisore, scrittore (NewYork 1883 - ivi 1958). Studiò a NewYork e a Parigi, dove fece parte della Società degli artisti indipendenti. ...
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Pittore (NewYork 1847 - ivi 1919). Autodidatta, influenzato dai maestri della scuola di Barbizon, dipinse paesaggi con viva sensibilità per i valori atmosferici. ...
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Viola ⟨vióulë⟩, Bill. - Videoartista statunitense (NewYork 1951 - Long Beach 2024). Dopo un esordio in campo musicale, si è dedicato alla videoarte. Nelle sue opere, filmati video o videoinstallazioni [...] studiato (1969-73) nel dipartimento di studi sperimentali del College of visual and performing arts della Syracuse University (NewYork). Accanto all'interesse per il video come mezzo espressivo ha coltivato quello per la musica, studiando con David ...
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Scultore, nato a NewYork, N. Y., il 30 aprile 1906: uno dei rappresentanti più affermati della scultura espressionista-astratta, affermazione in gran parte stabilita con The bush (1951-52), grande costruzione [...] architettonica per l'esterno della sinagoga della Congregazione B'nai Israel, Millburn, N. J.; F. ha prodotto infatti, servendosi dei moduli espressionisti-astratti per il trattamento dello spazio, una ...
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YORK, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo protoapulo, secondario e poco documentato seguace del Pittore di Tarporley, vicino al Pittore di Eton-Nika (v. eton, pittore di).
Il nome gli è stato assegnato [...] prendendo come vaso eponimo il cratere a campana della City Art Gallery di York, n. 19 (già Collezione Hope, 261).
Bibl.: A. Cambitoglou-A. D. Trendall, Apulian red-figured vase-painters of the Plain Style, NewYork 1961, p. 44 s. ...
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Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] 33 milioni di abitanti nel complesso della sua agglomerazione), poi, solo pochissime – ai primi posti la stessa Tokyo, NewYork, Londra, Parigi – sono da considerarsi c. globali: organismi urbani che posseggono la capacità di esercitare influenze a ...
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Ogni intervento su monumenti, architetture, opere d’arte e altri oggetti di valore artistico, storico o antropologico successivo al completamento dell’opera. La logica e la finalità di questi interventi [...] dal British Museum di Londra e dal Museo Archeologico del Cairo, nel 1925 dal Louvre, nel 1930 dal Metropolitan Museum di NewYork; successivamente tutti i più grandi musei e istituzioni si dotarono di laboratori di r. (laboratori di r. del Vaticano ...
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Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente [...] quotidiani della Parigi minore, senza gli intenti di denuncia sociale che già all’inizio del secolo avevano caratterizzato l’opera a NewYork di L. Hine e J. Rijs. Il dadaismo utilizzò la f. affrancandola dalle costrizioni della tecnica con Man Ray e ...
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avocado bar
(Avocado Bar) loc. s.le m. Locale in cui si servono cibi e bevande a base di avocado. ◆ La missione di 'The Avocado Show' sarà proprio quella di essere un tempio per gli amanti di questo frutto. Un vero e proprio 'avocado bar'...
digital journalism
loc. s.le m. inv. Il giornalismo realizzato in rete, con caratteristiche specifiche rispetto al tradizionale giornalismo su carta. ◆ [tit.] Informazione / Il vocabolario del nuovo digital journalism. (Class, febbraio...