Poeta e retore latino cristiano, nato in Gallia, forse ad Arles, nel 473 (o 474), morto nel 521 a Pavia, dove fu vescovo dal 513. Per le traversie subìte a Costantinopoli, dove era stato mandato presso [...] l'imperatore Atanasio per ottenere l'adesione ai decreti del concilio di Calcedonia, fu poi dai papi NiccolòI e Giovanni VII considerato confessore della fede. Fu retore più che poeta. Abbiamo di lui 9 libri di Epistole e Opuscoli, una raccolta di ...
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GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] forse collegate con l'intervento a Roma del duca Lamberto di Spoleto durante la vacanza papale seguita alla morte di NiccolòI (novembre-dicembre 867), venne proscritto insieme con Gauderico vescovo di Velletri e Stefano vescovo di Nepi e mandato in ...
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MANDOSIO, Prospero
Massimo Ceresa
Nacque a Roma da Carlo e Virginia Roncioni, il 14 ag. 1643, e fu battezzato il 18 seguente, come si ricava dai registri della parrocchia di S. Maria in Monticelli, [...] 'oro in campo rosso. In origine abitavano in Campo Marzio, poi i coniugi Carlo e Virginia si trasferirono in un palazzo di piazza Farnese, , repertorio biografico degli archiatri pontifici da NiccolòI a Innocenzo XII, discontinuo fino a Giovanni ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] , del capitolo pastorale in terza rima Poscia che a l'ombra e della canzone a ballo Se avessi l'arco e l'ale. Caduti i Medici e affermatasi l'autorità di Savonarola, M. si avvicinò a quei settori di aristocrazia che, dopo una fase di ambiguo consenso ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] parte popolana, antica e ragguardevole ma non molto facoltosa, Niccolò di messer Bernardo Machiavelli, dopo una giovinezza che supponiamo the old Nick, «il vecchio Niccolò»! Mentre, nell'altra metà d'Europa, i dottrinari di parte cattolica, pur meglio ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] e alle difficoltà d’una particolare generazione romantica Niccolò Tommaseo pagò, di fatto, lungo tributo. fatte un affetto o un valore solo, cui poter infinitamente aderire.
Tali i contributi che gli venivano da amici quali un Rosmini, un Manzoni. ...
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Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] in 40 canti; 3a 1532, in 46 canti; ma forse pensava di condurre ancora avanti l'opera e da questa intenzione nacquero i Cinque canti pubblicati postumi e certo da lui rifiutati): un poema che vuol continuare anche nel metro - l'ottava rima, del resto ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] litterae e la vita civile, per la polemica contro i barbarismi della cultura scolastica, per l'impegno filologico e storico storiche, la non autenticità (del resto già sostenuta da Niccolò da Cusa) del documento che avrebbe comprovato la donazione di ...
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Favolista latino (sec. 1° d. C.). Poco sappiamo della sua vita. Originario della Macedonia, fu a Roma liberto di Augusto; poi sotto il regno di Tiberio, dopo aver composto i primi due libri di favole, [...] il senario assai regolare. Della sua opera restano solo estratti: i singoli libri giunti a noi constano rispettivamente di 31, 8, F. su una raccolta fatta alla fine del sec. 15° da Niccolò Perotto, che non si sa però da quale fonte le avesse attinte. ...
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Umanista (n. Firenze 1424 - m. nel Casentino 1498). Lettore di poesia e oratoria nello Studio dal 1458, dal 1467 fu cancelliere di parte guelfa, poi scrittore di lettere pubbliche presso la Signoria. Imbevuto [...] nella terza e quarta lo stesso Alberti, quasi per esemplificare i concetti discussi, dà un'interpretazione allegorica dei primi 6 libri alla Commedia fu stampato a Firenze nel 1481 da Niccolò della Magna con incisioni derivate da disegni di S. ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...