Scienziato e umanista (Lonigo, Vicenza, 1428 - Ferrara 1524); prof. di medicina a Padova, Bologna e Ferrara (dal 1464), ove ebbe alunno Paracelso. N. è uno dei medici più celebri della sua epoca; particolarmente importante la traduzione degli Aforismi di Ippocrate e le note critiche a Plinio (Plinii et aliorum doctorum, qui de simplicibus medicaminibus scripserunt, errores notati, 1492); molta fortuna ...
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Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] ), il quale in genere rifletteva l'identificazione di un complesso di sintomi. Alcuni autori pertanto, tra cui NiccolòLeoniceno, spinti dall'incondizionata ammirazione per la grecità tipica dell'Umanesimo, asserivano che tutte le forme morbose erano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ospedali, università e medicina
Maria Conforti
Il medico e anatomista danese Thomas Bartholin (1616-1680) negli anni Quaranta del Seicento aveva visitato l’Italia in un grand tour medico che lo aveva [...] l’irruzione dell’Umanesimo sulla scena della formazione e della cultura medica segna una novità significativa. A Ferrara insegna NiccolòLeoniceno (1428-1524), uno dei capofila di un recupero critico dei testi antichi, volto a leggerli con attenzione ...
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LEONI (Lioni), Piero (Pier Leone, Pierleone da Spoleto)
Franco Bacchelli
Nacque a Spoleto, probabilmente verso il 1445, da Leonardo, appartenente a una famiglia del ceto professionale spoletino, che [...] egli fu il precursore di quel recupero della medicina greca - ippocratica, ma soprattutto galenica - che poi con NiccolòLeoniceno prevalse nel Cinquecento. Appunto per questo, Poliziano a lui si rivolgeva per rivedere il proprio commento alle sopra ...
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DA MONTE (De Monte, Dei Monte), Giovanni Battista, dettò Montano
Maria Muccillo
Nacque nel 1489 a Verona, da nobile famiglia, originaria di Monte San Savino (prov. di Arezzo) donde il cognome, primogenito, [...] allievo di M. Musuro nelle lettere latine e greche e di Pomponazzi in filosofia. In medicina gli fu maestro NiccolòLeoniceno le cui lezioni seguì a Ferrara. A questi anni va forse ricondotta l'unica testimonianza della sua produzione letteraria, la ...
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DA MONTE, Conte (Conti, Pigatti, Montano, Montano Vicentino)
Tiziana Pesenti
Nacque intorno al 1520 a Mason (Vicenza) da Francesco Pigatti, di condizione borghese, e da una nobildonna della famiglia [...] ), dedicata, al già vescovo di Vicenza Matteo Priuli.
Il D. si ricollegava alla tradizione di studi galeniani inaugurata a Ferrara dal vicentino NiccolòLeoniceno e divulgata in ambiente vicentino da Giangiorgio Trissino e Celio Rodigino. Come il ...
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BARIGAZZI, Iacopo (Iacopo Berengario, Iacomo da Carpi)
Tiziano Ascari
Mario Crespi
Nacque a Carpi da Faustino e Orsolina Forghieri.
Si ignora l'anno della sua nascita, ma poiché egli afferma che era [...] al B. spiacque anche che l'operatore principale fosse Niccolò fiorentino. L'occasione gli diede lo spunto per il Faelli, una raccolta di scritti di Galeno nelle traduzioni del Leoniceno, del Calcondila e di Antonio Fortolo, con una dedicatoria del ...
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MANARDI (Manardo), Giovanni
Margherita Palumbo
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 da Francesco, notaio di famiglia nobile.
Allievo nello Studio cittadino di B. Guarini, F. Benzi e Niccolò da Lonigo [...] 'autunno 1518 rientrò a Ferrara. Di fama ormai consolidata e al centro di una vasta rete epistolare, nel 1524 successe a Leoniceno alla cattedra di medicina a Ferrara, diventando anche medico personale di Alfonso I d'Este. Nel 1535 sposò in seconde ...
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