La Mandragola di NiccolòMachiavelli (1518), la Lena di Ludovico Ariosto (1528) e la Moschetta (1531) di Angelo Beolco detto il «Ruzante» sono alcuni dei punti più alti raggiunti dal teatro cinquecentesco. [...] giocosa e amorosa improntata ad equivoci e a scambi di persona ereditati dalla commedia latina di Plauto e di Terenzio, assume da Machiavelli in poi toni sempre più cupi e grotteschi, che saranno propri del secondo periodo di produzione di Ruzante. ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...
Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Machiavelli, Niccolo
N. Machiavelli
1469
Nasce a Firenze da famiglia modesta
1498-1512
Svolge l’incarico di segretario della seconda cancelleria della Repubblica fiorentina
1513-20
Dopo la restaurazione dei Medici si ritira dalla vita politica
1513
Scrive...